Acqua privatizzata: effetti e risvolti sugli sprechi?

Steven11
E' più che attuale la questione (proprio ora leggevo che è stata ottenuta la fiducia alla Camera).

Posto che non sono abbastanza informato sulla questione, ma che sentendo qua e là vari inteventi sull'argomento tendo ad essere critico riguardo tale decisione, oggi pensavo ad una cosa, e appunto apro la discussione perché non mi so dare una risposta, che spero arrivi (visto che qua non manca la gente con conoscenze economiche e ingegneristiche).
E' plausibile che questo decreto abbia, tra la negatività, come positivissimo effetto collaterale quello della riduzione dello spreco dell'acqua?

Le considerazioni sono due:
1)Come si prevede, l'acqua inizia a costare di più. Questo induce il consumatore a stare più attento all'acqua che usa, dal classico rubinetto aperto mentre ci si lava i denti al montaggio magari di strumenti come l'aeratore (che miscela acqua con aria riducendo la portata dal rubinetto e che costa molto poco), o lo sciacquone a doppio pulsante.

2)A livello extra-domiciliare, magari il privato che ora controlla l'acqua, avendo come fine quello dell'utile, magari ha più interesse a risolvere problemi com questo

...il 44% delle 89 città per cui è stato possibile fare una stima nel rapporto ecosistema urbano 2007, perde più del 30% dell'acqua che immette in rete» [...]
«E' evidente - spiega l'associazione ambientalista - che il problema è legato alla fatiscenza e alla irrazionalità della rete, fatta di condotte vecchie e realizzate per pezzi nel corso dei decenni, non un circuito chiuso come sarebbe normale, ma serbatoi completamente isolati».


A Roma ad esempio, è una cosa che mi rode da quanto faccio le elementari (lo scrissi in un temino!), è pieno di fontanelle che buttano acqua a getto continuo.
Ma tante veramente; può accadere che lungo una via ne trovi 2-3.
Da dove scendo io dall'autobus fino al dipartimento ce ne stanno 4, e parliamo di 12 minuti di cammino. Più quelle della città universitaria.
E' ripugnante.

Considerato poi infine che in altre città non è assolutamente così, ad esempio mi vengono in mente tra le ultime dove sono stato:
-A Macerata non mi pare neanche ce ne siano, visto che dovetti andare al bar a mendicare un goccio d'acqua
-A Catania ce ne sono poche e spesso col rubinetto da aprire, e sicuramente più sfruttate (le gente riempie le casse vuote perché l'acqua di casa non è granché)
-A Palermo, almeno nellla zona centrale, ne ho contate si è no 2-3. Una sera alle 10.30 mi sono letteralmente perso in delle buie viuzze centrali alla ricerca dell'unica fontana che conoscevo per riempire la bottiglia, che era a secco.
-Genova: poche fontane decisamente.
Sapete di qualche altra città dove le cose vanno come a Roma?

Ok, sono ipotesi buttate là. Spero che la discussione possa portare ad una analisi più accurata e meno empirica della mia :)

Buona serata!

Risposte
Cheguevilla
In questo periodo sono un po' cappottato con il lavoro, ma appena trovo un po' di tempo libero, cerco di rispondere.

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