Mi serve un riassunto su la primavera di botticelli e la nascita di botticelli
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Aggiunto 7 minuti più tardi:
scusate la nascita della venere di boticelli
Risposte
Prego!! :)
grazie mille!!!!!! a tutti e 2
Ti aggiungo anche gli appunti del sito
https://www.skuola.net/ricerca/la+primavera+di+botticelli
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ciao :hi
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ciao :hi
Descrizione dell'opera:
La "Nascita di Venere" è uno dei capolavori dei Botticelli in cui è rappresentata Venere nuda, in piedi su di una conchiglia, scaldata dal soffio fecondatore di Eolo e da quello di Bora, dei del vento, mentre approda ad una spiaggia dove Flora, la dea della natura, gli porta una veste ricamata. Vi è anche un'altra interpretazione che vede in Eolo il personaggio di Zefiro, ed in quello di Flora una delle Ore.
Significati simbolici e caratteristiche formali:
In quest'opera, com'era solito per il Botticelli, l'elemento essenziale della composizione è la linea. Le figure emergono in superficie ed il loro contorno è evidenziato da un sottile, ma insistente strato di pigmento più scuro che generalmente crea una curva morbida. Egli ricercò attraverso i valori musicali di una linea danzante e sinuosa, l'armonia melodica della composizione e la trasparenza del colore, la contemplazione di una realtà trasfigurata, fuori dal tempo e dallo spazio, nell'autonoma perfezione della forma, secondo le raffinate concezioni della cultura umanistica medicea. L'opera, dove si trovano complessi temi allegorici e mitologici, come quello ovidiano, nasconde probabilmente un'allegoria neoplatonica fondata sul concetto dell'amore come forza motrice della natura, e gode di un delicato lirismo grazie anche alla rappresentazione di esili e longilinee figure femminili, adorne di veli trasparenti, dai colori tenui e leggeri, che formano delicati rabeschi sullo sfondo di giardini incantati, cosicché io mitologia antica filtra attraverso una rappresentazione libera e nostalgica. L'evento rappresentato simboleggia Venere che nasce dall'acqua, il luogo da cui la vita ebbe origine; Flora rappresenta la terra che offre i suoi frutti all'uomo, ai quali alludono i fiori sul manto che la dea porge a Venere, mentre il soffio di Eolo e Bora raffigura lo spirito che viene dato con la vita. Nell'insieme questo dipinto è una vera e propria celebrazione della vita. Come nella 'Primavera', si è colpiti dalla leggiadria delle figure e dall'animazione religiosa del dipinto, in cui le delicate ombreggiature dell'opera sono quasi completamente scomparse ed il suo incanto si è incrinato. Attraverso questi elementi è possibile scorgere una crisi personale dell'artista che coincide con quella della società fiorentina nel suo complesso, dovuto alla morte di Lorenzo, alla cacciata dei Medici ed all'annientamento dei sogni umanistici travolti dalle predicazioni apocalittiche dei Savonarola.
http://www.cavazza.it/arte/edmnv/botticelli/image1.jpg
"La primavera"
Descrizione dell'opera:
Zefiro, figura che apre la lettura, vento primaverile feconda con il soffio della passione la vergine Cloris, e da questo amore carnale nasce Flora che rappresenta la terra fecondata,quindi rappresenta la Primavera. Al centro dell’opera c è la Venere identificata con l’humanitas,le quali vengono tradotte in momento operativo dalle tre Grazie,figure che stanno a sinistra.Al centro vi è Castitas,che viene iniziata ai misteri amorosi dalle sorelle Voluptas e Pulcritudo,che personifica la bellezza. Si conclude all’estrema sinistra con la figura di Mercurio,simbolo della ragione e del buon consiglio,veglia sul compiersi armonioso del ciclo,dissipando con il caduceo,la bacchetta che ha il mano,le nubi della passione e dell’intemperanza che trasformano l’amore che nasce dall’istinto in amore per il divino. Cupido scocca la freccia a una delle tre Grazie,forse Castitas.
Significati simbolici e caratteristiche formali:
La linea è predominante rispetto agli altri elementi. Ha un ruolo importante ed ha anche una funzione decorativa perché è sinuosa,ondeggiante e armonica. L’aspirazione di Botticelli è quella di raccogliere e di riportare sulla tela qualcosa di assolutamente perfetto. La linea è leggera,non ha spessore. Mentre ci sono linee ampie e linee curve più strette e contenute. La linea è continua e non presenta frammentazione.La sua qualità è quella di essere armonica e contribuisce a dare eleganza a tutte le figure. La superficie è liscia perché colorata da un’estensione del colore per copiature uniforme e piatta. Le pennellate non si distinguono perché sono uniformi. I colori sono quelli primari,cioè più puri e hanno una loro luminosità. Le luci e le ombre rappresentano la profondità dello spazio. Qui non c è una luce che ha una sorgente precisa,ma essa è uniformemente distribuita che illumina soprattutto le parti interne delle figure e per contrasto prende valore il contorno. In questo modo esse appaiono aeree,delicate che trovano unico paragone che le può eguagliare,la luminosità del cielo. Per quanto riguarda la percezione della profondità,non è presente,ma solo un minimo indizio spaziale che è determinato dalla semplice sovrapposizione delle forme e dalla linea di contorno. Questo modo di trattare le figure va inteso come un processo di purificazione e sublimazione della materia,cioè alle figure toglie la gravità e il peso per liberarle o staccarle dalla realtà terrena e giungere cosi all’essenza.
Il primo particolare che colpisce l’occhio è costituito da due alberi inclinati, in contrasto con la perpendicolarità di tutti gli altri. Li piega la forza di Zefiro, che, per quanto vento di natura gentile, non riesce a trattenere il suo impeto di afferrare la ninfa Clori. Sono piante di alloro, con le foglie rese in modo realistico: si distingue il diverso colore della pagina superiore e inferiore delle foglie, e si notano delle foglie giovani ancora leggermente contorte. Gli alberi in posizione arretrata, con i loro aghi che sembrano spuntare dai tronchi sono stati identificati come tassi, mentre sotto le ali di Zefiro sono ben visibili i galbuli di uno o più cipressi. Lo spazio sotto i piedi, o meglio sotto il leggerissimo manto di Cloris, è occupato da un prepotente giaggiolo (o iris) contornato da margherite e violette e inframmezzato da fiordalisi. Si potrebbe, forse, cominciare a parlare di omaggio al committente. Forse.In realtà i fiori che appaiono nella Primavera sono in grandissima maggioranza portatori di significati amorosi o gioiosi.
La "Nascita di Venere" è uno dei capolavori dei Botticelli in cui è rappresentata Venere nuda, in piedi su di una conchiglia, scaldata dal soffio fecondatore di Eolo e da quello di Bora, dei del vento, mentre approda ad una spiaggia dove Flora, la dea della natura, gli porta una veste ricamata. Vi è anche un'altra interpretazione che vede in Eolo il personaggio di Zefiro, ed in quello di Flora una delle Ore.
Significati simbolici e caratteristiche formali:
In quest'opera, com'era solito per il Botticelli, l'elemento essenziale della composizione è la linea. Le figure emergono in superficie ed il loro contorno è evidenziato da un sottile, ma insistente strato di pigmento più scuro che generalmente crea una curva morbida. Egli ricercò attraverso i valori musicali di una linea danzante e sinuosa, l'armonia melodica della composizione e la trasparenza del colore, la contemplazione di una realtà trasfigurata, fuori dal tempo e dallo spazio, nell'autonoma perfezione della forma, secondo le raffinate concezioni della cultura umanistica medicea. L'opera, dove si trovano complessi temi allegorici e mitologici, come quello ovidiano, nasconde probabilmente un'allegoria neoplatonica fondata sul concetto dell'amore come forza motrice della natura, e gode di un delicato lirismo grazie anche alla rappresentazione di esili e longilinee figure femminili, adorne di veli trasparenti, dai colori tenui e leggeri, che formano delicati rabeschi sullo sfondo di giardini incantati, cosicché io mitologia antica filtra attraverso una rappresentazione libera e nostalgica. L'evento rappresentato simboleggia Venere che nasce dall'acqua, il luogo da cui la vita ebbe origine; Flora rappresenta la terra che offre i suoi frutti all'uomo, ai quali alludono i fiori sul manto che la dea porge a Venere, mentre il soffio di Eolo e Bora raffigura lo spirito che viene dato con la vita. Nell'insieme questo dipinto è una vera e propria celebrazione della vita. Come nella 'Primavera', si è colpiti dalla leggiadria delle figure e dall'animazione religiosa del dipinto, in cui le delicate ombreggiature dell'opera sono quasi completamente scomparse ed il suo incanto si è incrinato. Attraverso questi elementi è possibile scorgere una crisi personale dell'artista che coincide con quella della società fiorentina nel suo complesso, dovuto alla morte di Lorenzo, alla cacciata dei Medici ed all'annientamento dei sogni umanistici travolti dalle predicazioni apocalittiche dei Savonarola.
http://www.cavazza.it/arte/edmnv/botticelli/image1.jpg
"La primavera"
Descrizione dell'opera:
Zefiro, figura che apre la lettura, vento primaverile feconda con il soffio della passione la vergine Cloris, e da questo amore carnale nasce Flora che rappresenta la terra fecondata,quindi rappresenta la Primavera. Al centro dell’opera c è la Venere identificata con l’humanitas,le quali vengono tradotte in momento operativo dalle tre Grazie,figure che stanno a sinistra.Al centro vi è Castitas,che viene iniziata ai misteri amorosi dalle sorelle Voluptas e Pulcritudo,che personifica la bellezza. Si conclude all’estrema sinistra con la figura di Mercurio,simbolo della ragione e del buon consiglio,veglia sul compiersi armonioso del ciclo,dissipando con il caduceo,la bacchetta che ha il mano,le nubi della passione e dell’intemperanza che trasformano l’amore che nasce dall’istinto in amore per il divino. Cupido scocca la freccia a una delle tre Grazie,forse Castitas.
Significati simbolici e caratteristiche formali:
La linea è predominante rispetto agli altri elementi. Ha un ruolo importante ed ha anche una funzione decorativa perché è sinuosa,ondeggiante e armonica. L’aspirazione di Botticelli è quella di raccogliere e di riportare sulla tela qualcosa di assolutamente perfetto. La linea è leggera,non ha spessore. Mentre ci sono linee ampie e linee curve più strette e contenute. La linea è continua e non presenta frammentazione.La sua qualità è quella di essere armonica e contribuisce a dare eleganza a tutte le figure. La superficie è liscia perché colorata da un’estensione del colore per copiature uniforme e piatta. Le pennellate non si distinguono perché sono uniformi. I colori sono quelli primari,cioè più puri e hanno una loro luminosità. Le luci e le ombre rappresentano la profondità dello spazio. Qui non c è una luce che ha una sorgente precisa,ma essa è uniformemente distribuita che illumina soprattutto le parti interne delle figure e per contrasto prende valore il contorno. In questo modo esse appaiono aeree,delicate che trovano unico paragone che le può eguagliare,la luminosità del cielo. Per quanto riguarda la percezione della profondità,non è presente,ma solo un minimo indizio spaziale che è determinato dalla semplice sovrapposizione delle forme e dalla linea di contorno. Questo modo di trattare le figure va inteso come un processo di purificazione e sublimazione della materia,cioè alle figure toglie la gravità e il peso per liberarle o staccarle dalla realtà terrena e giungere cosi all’essenza.
Il primo particolare che colpisce l’occhio è costituito da due alberi inclinati, in contrasto con la perpendicolarità di tutti gli altri. Li piega la forza di Zefiro, che, per quanto vento di natura gentile, non riesce a trattenere il suo impeto di afferrare la ninfa Clori. Sono piante di alloro, con le foglie rese in modo realistico: si distingue il diverso colore della pagina superiore e inferiore delle foglie, e si notano delle foglie giovani ancora leggermente contorte. Gli alberi in posizione arretrata, con i loro aghi che sembrano spuntare dai tronchi sono stati identificati come tassi, mentre sotto le ali di Zefiro sono ben visibili i galbuli di uno o più cipressi. Lo spazio sotto i piedi, o meglio sotto il leggerissimo manto di Cloris, è occupato da un prepotente giaggiolo (o iris) contornato da margherite e violette e inframmezzato da fiordalisi. Si potrebbe, forse, cominciare a parlare di omaggio al committente. Forse.In realtà i fiori che appaiono nella Primavera sono in grandissima maggioranza portatori di significati amorosi o gioiosi.