Xfavore mi serve un aiutino x questa versione d autore (latino)
:hiL'autore è Fedro e la versione si intitola: L'aquila e la cornacchia
(INIZIA COSì):Contra potentes nihil facere possumus; si vero interest consiliator maleficus, vis et nequitia omnia perdunt.........................(FINISCE COSì): Misera testudo non tam tuta naturae munere fuit,ut non succubuerit simul rebori et astutiae.
P.S vi prego è veramente urgente...
(INIZIA COSì):Contra potentes nihil facere possumus; si vero interest consiliator maleficus, vis et nequitia omnia perdunt.........................(FINISCE COSì): Misera testudo non tam tuta naturae munere fuit,ut non succubuerit simul rebori et astutiae.
P.S vi prego è veramente urgente...
Risposte
Bravo Giu!
Chiudo :hi
Chiudo :hi
e di chè...figurati
Buono studio!
ciaociao :hi
Buono studio!
ciaociao :hi
mamma mia sei la mia salvezza grazie mille:hi
Ecco a te:
Contro i potenti nessuno è protetto a sufficienza; se poi si aggiunge un consigliere malefico, va in rovina tutto ciò che forza e perversità attaccano. L'aquila portò in alto una tartaruga. Ma questa aveva nascosto il corpo nella sua casa di corno e così rintanata non poteva essere lesa in alcun modo. Giunge, fendendo l'aria, la cornacchia, e volandole accanto, dice: "È certo una preda bella grassa quella che hai arraffato con gli artigli; ma se non ti mostrerò che cosa devi fare, ti stancherà inutilmente con il suo notevole peso". Avuta la promessa di una parte, consiglia di rompere su una roccia la dura corazza, lasciandola cadere dall'alto del cielo; dopo averla così fracassata, avrebbe potuto cibarsi facilmente. Persuasa da queste parole, l'aquila seguì i consigli e divise generosamente il pasto con la sua maestra. Così quella che era stata protetta dal dono di natura, ìmpari contro due, perì miseramente.
Ciao Jeppika :hi
Contro i potenti nessuno è protetto a sufficienza; se poi si aggiunge un consigliere malefico, va in rovina tutto ciò che forza e perversità attaccano. L'aquila portò in alto una tartaruga. Ma questa aveva nascosto il corpo nella sua casa di corno e così rintanata non poteva essere lesa in alcun modo. Giunge, fendendo l'aria, la cornacchia, e volandole accanto, dice: "È certo una preda bella grassa quella che hai arraffato con gli artigli; ma se non ti mostrerò che cosa devi fare, ti stancherà inutilmente con il suo notevole peso". Avuta la promessa di una parte, consiglia di rompere su una roccia la dura corazza, lasciandola cadere dall'alto del cielo; dopo averla così fracassata, avrebbe potuto cibarsi facilmente. Persuasa da queste parole, l'aquila seguì i consigli e divise generosamente il pasto con la sua maestra. Così quella che era stata protetta dal dono di natura, ìmpari contro due, perì miseramente.
Ciao Jeppika :hi
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