X domani!!!
Mi servirebbe qst versione di latino x domani.Si trova a pag 167 del libro Littera,ae 2C, è di Livio e il titolo è "Il Senato dichiara guerra a Filippo di Macedonia"
Io cmq il testo lo scrivo:
Anno quingentesimo quinquagesimo primo ab Urbe condita, bellum cum rege Philippo indictum est, paucis mensibus post pacem Carthaginiensibus datam.Primum eam rem Publius Sulpicius consul ad senatum rettulit, qui decrevit ut consules maioribus hostiis(che complemento è?) rem divinam facerent et post hanc rem divinam de repubblica deque provinciis senatum consulerent.Per eos dies et litterae ab M. Aurelio legato et M. Valerio Laevino propraetore apportatae sunt et Atheniensium nova legatio venit, quae regem appropinquare finibus suis nuntiaret, brevique non agros modo, sed ipsam urbem in dicionem regis venturam esse.Litterae Aurelii Valerique lectae sunt et legati Atheniensium auditi.Senatus deinde consultum decrevit ut sociis gratiae agerentur, quod ne obsidionis quidem metu decessissent fide.De auxilio mittendo placuit ut Philippo, Macedonum regi, indiceretur bellum.
Grazie in anticipooooooooooooo
Io cmq il testo lo scrivo:
Anno quingentesimo quinquagesimo primo ab Urbe condita, bellum cum rege Philippo indictum est, paucis mensibus post pacem Carthaginiensibus datam.Primum eam rem Publius Sulpicius consul ad senatum rettulit, qui decrevit ut consules maioribus hostiis(che complemento è?) rem divinam facerent et post hanc rem divinam de repubblica deque provinciis senatum consulerent.Per eos dies et litterae ab M. Aurelio legato et M. Valerio Laevino propraetore apportatae sunt et Atheniensium nova legatio venit, quae regem appropinquare finibus suis nuntiaret, brevique non agros modo, sed ipsam urbem in dicionem regis venturam esse.Litterae Aurelii Valerique lectae sunt et legati Atheniensium auditi.Senatus deinde consultum decrevit ut sociis gratiae agerentur, quod ne obsidionis quidem metu decessissent fide.De auxilio mittendo placuit ut Philippo, Macedonum regi, indiceretur bellum.
Grazie in anticipooooooooooooo
Risposte
Ahaha :lol prego! ciao chiudo :hi
Ma glassieeeeeeeeeeeeeeeee!!! Mi hai salvato la vita :lol
L'ho tradotta:
Nell'anno 551 dalla fondazione di Roma, fu indetta una guerra contro il re Filippo, dopo la pace data da pochi mesi ai Cartaginesi. Per primo il console Publio Sulpicio riferì la cosa al senato, il quale decretò che i consoli facessero un sacrificio ai nemici maggiori (non sn molto convinto) e dopo questo consultassero il senato a riguardo dello stato e delle province. Durante quei giorni fuorno portate lettere (inviate) dall'ambasciatore M. Aurelio e dal propretore M. Valerio e venne una nuova delegazione di Ateniesi, per annunciare che il re si avvicinava ai loro confini, e a breve non solo i campi, ma la città stessa sarebbe venuta in possesso del re. Le lettere di Aurelio e Valerio furono lette e gli ambasciatori degli Ateniesi fuorno ascoltati. Il senato quindi decretò che agissero in aiuto degli alleati, affinchè non perdessero la speranza per la paura di un assedio. Fu ben accetto il fatto di mandare aiuto cossicchè si dichiaro guerra a Filippo, re dei Macedoni.
Nell'anno 551 dalla fondazione di Roma, fu indetta una guerra contro il re Filippo, dopo la pace data da pochi mesi ai Cartaginesi. Per primo il console Publio Sulpicio riferì la cosa al senato, il quale decretò che i consoli facessero un sacrificio ai nemici maggiori (non sn molto convinto) e dopo questo consultassero il senato a riguardo dello stato e delle province. Durante quei giorni fuorno portate lettere (inviate) dall'ambasciatore M. Aurelio e dal propretore M. Valerio e venne una nuova delegazione di Ateniesi, per annunciare che il re si avvicinava ai loro confini, e a breve non solo i campi, ma la città stessa sarebbe venuta in possesso del re. Le lettere di Aurelio e Valerio furono lette e gli ambasciatori degli Ateniesi fuorno ascoltati. Il senato quindi decretò che agissero in aiuto degli alleati, affinchè non perdessero la speranza per la paura di un assedio. Fu ben accetto il fatto di mandare aiuto cossicchè si dichiaro guerra a Filippo, re dei Macedoni.
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