Versioni di Latino (262906)

saramaiello25
Avrei bisogno di tradurre tre brevi versioni che il mio prof di latino ci ha assegnato come vacanze per controllare che il calco sia giusto, visto che mi risultano svariate incongruenze e frasi prive di senso.

Prima versione:
Cum senatus de tertio Punico bello ageret, Cato iam senex delendam Carthaginem esse censuit, et negavit, eā stante, salvam esse posse rem publicam. Cum autem id, contradicente Scipione Nasica, facile obtinere non posset, olim in curiam intulit ficum praecocem, cuius pulchritudinem patres admirati sun. "Quando ex arbore eum lectum esse putatis?" interrogavit. Illi ficum recentem esse affirmaverunt. "Ante quartum diem decerptus est Carthagine!" movit ea res patrum animos, et bellum Carthaginiensibus indictum est.

Seconda versione:
Cum Romani, suadente Catone, constituissent Carthaginem diruere, Carthaginienses iussi sunt, si salvi esse vellent ex urbe migrare. Quia Romani brevi tempore impetum facturi esse omnibus videbantur, ferunt rerum scriptores Carthagine statim ululatum esse ortum. Nam clamaverunt omnes pugnandum esse, timore moriendi neglecto. Sed itafuit Carthaginiensibus penuria rerum ut ancillas primo totonderint, ut earum crinibus funes facerent. Mox etiam matronae ipsae capillos suos ad easdem faciendas contulerunt.

Terza versione:
Cicero Attico salutem dicit.
Utinam illum diem videam, cum tibi potero gratias agere, quod me ad vivendum hortaris! Nam videtur mihi mors vitae anteponenda esse. Igitur ad me consolandum et animam meam recreandi causā te oro ut quam primum venias. Confido te cras perventurum esse me adflictiones aegre ferentem visitatum. Nam meā interest te adesse.

Grazie mille!!!

Risposte
Pinchbeck
Poiché i Romani, su esortazione di Catone, avevano deciso di distruggere Cartagine, ordinarono ai Cartaginesi di uscire dalla città se volessero essere salvi. Poiché sembrava a tutti che i Romani avrebbero attaccato in poco tempo, gli storici tramandano che subito un grande grido si era alzato a Cartagine. Infatti tutti urlavano di dover combattere, ignorando la paura di morire (lett. ignorata la paura di morire). Ma i Cartaginesi avevano una tale mancanza di risorse che dapprima rasarono le ancelle, fecero corde dai loro capelli. Subito anche le matrone portarono i loro capelli per fare la medesima cosa (lett. plurale).

-MANUEL-.
VERSIONE 1
Mentre in senato si discuteva sulla terza guerra Punica, Catone, ormai anziano, deliberò che si dovesse distruggere Cartagine e disse che, finché stava in piedi, lo Stato non poteva essere salvo.

Dal momento che, contraddicendolo Scipione Nasica, non convinceva facilmente i senatori, in seguito, ogni volta che espresse il suo parere su qualche argomento, aggiunse sempre: «Questo delibero e che Cartagine debba essere distrutta».

Alla fine portò nella curia un fico prematuro e, scossa la toga, lo mostrò; mentre i senatori ne ammiravano la bellezza, Catone domandò loro quando pensavano che fosse stato colto dall'albero.

A quelli, che sostenevano che il fico sembrava recente, disse: «Eppure sappiate che è stato raccolto a Cartagine tre giorni fa; tanto poco distiamo dal nemico». Quel fatto impressionò gli animi dei senatori, e fu dichiarata guerra ai Cartaginesi
VERSIONE 3
Cicerone saluta Attico
Voglia il cielo che io veda il giorno in cui potrò ringranziarti perché mi hai esortato/costretto a vivere ! Tuttora, certo, me ne rammarico molto. Comunque ti prego di venire subito da me a Vibone, verso cui io per molte ragioni ho mutato il mio tragitto. Se verrai là, potrò prendere una risoluzione su tutto il viaggio e il mio esilio. Se non lo farai, mi stupirò; ma confido che lo farai.

Aggiunto 2 minuti più tardi:

Ciao ! Mi spiace ma con la seconda versione non posso aiutarti !! Però visto che ti ho aiutato con due versioni vota la mia risposta precedente come "Miglior Risposta" !! GRAZIE

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