Versione NARCISO aiutatemi...vi prego *.*

kobebest
clara fabula miseri Narcissi, Cephissi, fluvii filii, ab Ovidio poeta narratur. Erat Narcissus pulcher puer sed superbus: nam puellae et Nymphae ardenter Narcissum cupiebant, sed ab eo spernebantur; puer enim amatoriis gaudiis venatorium studium anteponebat. Propter ferum ingenium Narcissus igitur a deis punitur. Olim puer ad rivum appropinquat et bibere incipit ; in aqua formam suam videt, nimia miraque flamma ardet et puerum, quem spectat, cupit. Frustra alba bracchia in aqua mergit et vacuum simulacrum captat. Denique amore non satiatio vincitur: de vita decedit et Nymphae pueri mortem lugent. Narcissi corpus in rogum imponitur, sed miro prodigio evanescit et exsistit de nigra terra croceus flos, quem narcissum appellamus.

Risposte
Scoppio
La famosa favola dei poveri Narciso e ------, figli di Fiume, è narrata dal poeta Ovidio. Narciso era un ragazzo bello ma superbo: infatti le ragazze e le Ninfe desideravano avidamente Narciso, ma erano disdegnate da lui; infatti il ragazzo anteponeva (a loro) l'esercizio dei godimenti amorosi di cacciatore. Perciò, a causa di un ingegno selvaggio, Narciso era stato punito dagli dei. Una volta il ragazzo si avvicinò (presente storico) ad un fiume e iniziò a bere; vide la sua figura nell'acqua, un amore forte e stupendo lo invase e il ragazzo si innamorò di quello che vedeva (La sua immagine riflessa). Inutilmente immerse in acqua le braccia bianche e prese l'immagine vuota. Infine fu vinto da un amore non appagato (non riesce a prendere l'immagine riflessa, perciò non riesce ad essere contento): morì e le ninfe piansero la more del ragazzo. Il corpo di Narciso fu bruciato, ma per uno straordinario miracolo (il corpo) sparì e dalla terra nera venne fuori un fiore giallo-arancione, che chiamiamo Narciso.

:hi

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