Versione latino: L'eloquenza di Pericle

liotru46
Pericles, sub Anaxagora praeceptore summo studio instructus, liberis Athenarum cervicibus iugum servitutis imposuit; egit enim illam urbem et versavit arbitrio suo. Cumque adversus voluntatem populi loqueretur, iucunda nihilominus et popularis eius vox erat. Fertur quidam, cum admodum senex primae contioni Periclis adulescentuli interesset idemque iuvenis Pisistratum iam decrepitum concionantem audisset, non temperasse sibi quominus exclamaret caveri illum civem oportere, quod Pisitrati orationi simillima eius esset oratio; nec hominem aut aestimatio eloquii aut morum augurium fefellit. Quid enim inter Pisistratum et Periclem interfuit, nisi quod ille armatus, hic sine armatis tyrannidem gessit?

Mi potete tradurre questa versione? Grazie ;)

Aggiunto 20 ore 44 minuti più tardi:

grazie mille, silmagister!!! ;)

Miglior risposta
silmagister
Pericles, sub Anaxagora praeceptore summo studio instructus, liberis Athenarum cervicibus iugum servitutis imposuit; egit enim illam urbem et versavit arbitrio suo. Cumque adversus voluntatem populi loqueretur, iucunda nihilominus et popularis eius vox erat. Fertur quidam, cum admodum senex primae contioni Periclis adulescentuli interesset idemque iuvenis Pisistratum iam decrepitum contionantem audisset, non temperasse sibi quominus exclamaret caveri illum civem oportere, quod Pisitrati orationi simillima eius esset oratio; nec hominem aut aestimatio eloquii aut morum augurium fefellit. Quid enim inter Pisistratum et Periclem interfuit, nisi quod ille armatus, hic sine armatis tyrannidem gessit?

Pericle, educato con grandissima cura sotto Anassagora come precettore, impose sui colli liberi ( sulle persone libere) di Atene il giogo della schiavitù; trattò infatti e maneggiò quella città a seconda del suo volere. Nonostante egli parlasse contro la volontà del popolo, tuttavia la sua voce era piacevole e gradita al popolo stesso. Si narra che un tale, mentre assisteva ormai molto vecchio alla prima esposizione in pubblico di Pericle giovinetto e poichè lo stesso da giovane aveva ascoltato Pisistrato ormai decrepito che parlava in pubblico, non si fosse astenuto dall'esclamare che era necessario guardarsi da quel cittadino, poichè il suo discorso era assai simile al discorso di Pisistrato; e la valutazione dell'eloquenza e il presentimento sul carattere non sfuggì a quell'uomo. Che differenza infatti ci fu tra Pisistrato e Pericle, se non nel fatto che quello esercitò la tirannide armato, questo senza gente armata ?

ciao liotru46 :hi
Miglior risposta
Risposte
caligola
Pericle impose il giogo della schiavitù sulle spalle libere di Atene.
Infatti egli guidò la città e la piegò al suo volere, poichè, anche quando parlava contro la volontà del popolo, la sua voce era tuttavia gioiosa e gradevole.

Pertanto la maldicenza della commedia antica (veteris comoediae maledica lingua), sebbene desiderasse (lett: desiderava) criticare la potenza dell'uomo, tuttavia lodava in lui la sua grande arte oratoria.

Sulle labbra di Pericle vi era infatti una grazia più dolce del miele e diceva che nei cuori di coloro che lo avevano ascoltato, la sua voce restava come degli aculei.

Sulla eloquenza di Pericle narrano questo fatto: un tempo un cittadino ateniese, ormai alquanto anziano, che in gioventù aveva aiutato Pisistrato ormai malconcio mentre arringava, intervenne al primo discorso di Pericle adolescente, e dopo che il giovane finì il proprio discorso, esclamò: "temete questo cittadino, o Ateniesi, poichè il suo discorso (modo di pensare) è assai simile al discorso di Pisistrato"

ecco spero die sserti stato utile

non è esattamente questa...

ciao liotru46 :hi

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.