Versione latino la virtù di lucrezia(I) aiuto livio

bennydj
ciao vi prego di tradurmela allora inizia cosi:
rex tarquinius,quod civium romanorum animos praeda ac divitiis delenire studebat.
finisce:mulierum certaminis laus lucretiae fuit victoroque vir comiter ceteros iuvenes ad cenam invitavit.vi prego e nell libro "latino laboratorio 1"tantucci roncoroni pg 146 es 30grazie anticipatamente

Risposte
cinci
Benissimo, ciao!:hi

bennydj
grazie mille ciau

cinci
Il re Tarquinio, poiché aveva in mente di prendersi tutte le richhezze dei Romani, indisse guerra ad Ardea, una fiorente cittadina dei Rutuli. Mentre la cittadina era sotto stretto assedio, i giovani(figli) del re vivevano nell'ozio più ozioso, con banchetti e cerimonie. Mentre cenavano presso S. Tarquinio, successe per caso che si capitò a parlar di mogli: ciascuno prese a lodare la sua; quindi Tarquinio Collatino disse: . Dopoché a Roma scese la notte, subito si avviarono da Collatia. Lì videro tutte le mogli insieme riunite, a parte Lucrezia, moglie di Collatino, che di notte tesseva la lana fra le ancelle. nella disputa della lode alle donne vinse Lucretia, e l'uomo vittorioso invitò a cena gli altri ragazzi.

Ecco qui, ciao!!!:hi

bennydj
Rex Tarquinius,quod civium Romanorum animos preda ac divitiis delenire studebat,Ardeae,opulento Rutulorum oppido,bellum indixit.Dum oppidum longa obsidione premitur,regii iuvenes otium conviviis comissationibusque terebant.Cum cenebant apud Sex.Tarquinium,incidit forte(avv)mentio de uxoribus:suam quisque_(=ciascuno)laudari miris modis coepit (=iniziò),donec Tarquinius Collatinus dixit:”Paucis quidam horis meae Lucretiae virtutem cognoscemus.Equos conscendite,amici,ac mecus Romam accurrite:necopinato virorum adventu virtus uxorum comprobabitur”.Postquam Romam sub vesperum pervenerunt, mox Collatiam perrexerunt.Ibi(=lì) mulieres in convivio cum aequalibus viderunt praeter Lucretiam,Collatini uxorem,quae (=che)sera nocte inter ancillas in medio medium lanam texebat.Mulierum certaminis laus Lucretiae fuit victorque vir com’iter ceteros iuvenes ad cenam invitavit.
e tutta grazie mille!!!!!!!!

cinci
Scrivicela tutta

bennydj
grazie milleeeee ciauuuuuuuu cmq quella ke ai inserito e la 2 nn la 1 grazie cmq.ki mi aiuta?

sedia90
Ma un perverso desiderio di Lucrezia invase Sesto Tarquinio a causa della (di lei) bellezza e specchiata castità: pertanto poco dopo il giovane si recò nottetempo a Collazia con un solo compagno, assalì Lucrezia con la spada e rivelò alla donna il proprio amore. Dal momento che non riuscì a piegare l'animo fermo di Lucrezia nè con parole nè con la forza, aggiunse al terrore il disonore. "Ti ucciderò e poi metterò accanto al tuo corpo il cadavere nudo di un servo: tutti penseranno a una vergognosa relazione amorosa".
Così la libidine vinse l'ostinato pudore con la paura della vergogna.
Lucrezia, disperata per una così grave disgrazia, mandò da Roma un messaggio al padre e da Ardea uno al marito: "venite subito con degli amici fidati, è avvenuto un orribile delitto".
Quando il marito e il padre furono sul posto, trovarono Lucrezia malconcia in camera da letto. Allora la donna disse: "Collatino, nel tuo letto ci sono le tracce di un uomo estraneo, ma solo il corpo è stato violato, l'animo è innocente: la morte (ne) sarà testimone. Sesto Tarquinio, come un nemico anzichè come un ospite, nottetempo con la violenza contro di me e contro sè stesso, se voi siete uomini, mi ha strappato un malsano piacere".
Gli uomini consolano l'animo di Lucrezia, ma ella esclama: "Io, anche se mi assolvo dal peccato, non mi libero dalla disperazione, e nessuna donna in futuro vivrà disonorata grazie all'esempio di Lucrezia". E si conficcò un coltello nel cuore.

:hi

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