Versione latino e esercizio

Missypandora
Versione e esercizio latino

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Il re Codro

Tra gli Ateniesi e i Dori c'erano vecchi rancori; affinché le offese venissero vendicate con la guerra, dai Dori furono consultati gli oracoli riguardo all'esito del combattimento. Il responso fu: «Sarete vincitori, se non ucciderete il re dei nemici». E così i comandanti ordinarono ai soldati di non uccidere in battaglia il re degli Ateniesi. Codro, che era il re degli Ateniesi, quando seppe il responso dell'oracolo, volle subito affrontare la morte, affinché con la sua morte fosse di salvezza alla patria, liberare i suoi dal pericolo della guerra e procurare la vittoria agli Ateniesi. Quando si arrivò alla guerra, il re cambiò la veste regale, avanzava cencioso e portava delle fascine sul collo. Poi, per procurare la vittoria con la sua morte, entrò nell'accampamento dei nemici. Lì suscitò l'ira dei soldati con parole offensive e colpì uno di essi con la falce; allora finalmente il re stesso fu ucciso dall'uomo adirato con la spada. Quando i Dori riconobbero il corpo del re, andarono via senza il combattimento. Perciò Codro morì affinché la patria fosse salva. In questo modo i Dori involontariamente uccisero il re dei nemici, il quale con una morte volontaria liberò lo Stato da un grande pericolo.

Aggiunto 13 minuti più tardi:

Esercizi

1. Il verbo della finale è al congiuntivo imperfetto perché nella principale c'è un tempo storico (consulta sunt)

2. Per la legge del doppio futuro.

3. Il ne introduce una proposizione completiva volitiva in quanto nella proposizione principale c'è un verbo che indica comando (imperaverunt)

4. Saluti esprime la funzione di dativo di effetto; patriae esprime la funzione di dativo di vantaggio. Si tratta quindi del costrutto del doppio dativo.
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