Versione latino (282323)

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mi potreste aiutare con queste 2 versioni?

Porsena, Etruscorum rex, Romam cum ingenti exercitu obsidione clausit. Non timor hostium, sed victus inopia Romanos vexabat: nam Etrusci omnes aditus obstruebant commeatusque accessum impediebant. Tum C. Mucius, iuvenis nobilis generis, senatus consensu in castra hostium atque inde in regis tabernaculum mutata veste penetravit. Hic tamen ob errorem vestitus et ornatus, ferme paris, scribam pro rege sica percussit. Iuvenis Romanus doluit infelicem exitum conatus, sed nec minas nec truces hostium vultus reformidavit: a satellitibus comprehensus, in conspectu Porsenae incredibilem contemptum cruciatuum et mortis ostentavit: nam dexteram manum super foculum ad sacrificium accensum posuit ibique constanti vultu tenuit, donec flammae totam cremaverunt. Tum Porsena, admiratione impulsus, iuvenem dimisit atque ab oppugnatione destitit. Postea Romani Mucio, dexterae usu orbato, Scaevolae nomen indiderunt.

questa è la seconda:

Maximi et excultissimi omnium populorum antiquae aetatis Graeci et Romani fuerunt. Nullius gentis enim maior fuit gloria aut clarior historia; apud nullum populum aut plures viri insignes floruerunt aut maiorem copiam praeclararum virtutum invenire possumus. Graeci priores optimarum artium initia invenerunt, omnesque doctrinas acerrime et diligentissime perspexerunt: pulcherrimas deorum hominumque imagines sculpserunt aut pinxerunt, suavissima carmina in honorem conditorum urbium aut deorum aut athletarum composuerunt, in omnibus rebus praeclaram laudem obtinuerunt. Romanorum autem maxima fuit virtus in bello, summa aequitas atque sapientia in rebus civilibus; nullus populus enim plures aut potentiores hostes bello superavit aut sapientiores et meliores leges invenit. Itaque Romanorum imperium maximum et iustissimum in terris fuit.

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Pinchbeck
Porsenna, re degli Etruschi, cinse d'assedio Roma con un grandissimo esercito. Tormentava i Romani non il timore dei nemici, ma la mancanza di cibo: infatti gli Etruschi ostruivano tutte le entrate e impedivano l'arrivo di rifornimenti. Allora C. Muzio, giovane di famiglia nobile, col consenso del senato, entrò nell'accampamento dei nemici e da lì nella tenda del re, cambiata la veste. Lì, tuttavia, ingannato dall'abbigliamento e dall'ornamento (non letterale), quasi uguale, uccise lo scrivano al posto del re. Il giovane romano non si rattristò per l'esito infelice del tentativo, ma non ebbe paura né delle minacce né delle espressioni truci dei nemici: catturato dalle guardie del corpo, davanti a Porsenna mostrò un incredibile disprezzo delle torture e della morte: infatti mise la mano destra sul fuoco acceso per il sacrificio e lì la tenne con un'espressione impassibile, finché le fiamme non la bruciarono tutta. Allora Porsenna, spinto dall'ammirazione, liberò il giovane e fermò l'assedio. Dopo i Romani diedero a Muzio, privato dell'uso della mano destra, il soprannome di Scevola.


I Greci e i Romani furono i più grandi e i più colti fra i popoli dei tempo antichi. Infatti nessun popolo ebbe gloria maggiore o storia più illustre (non letterale); presso nessun popolo fiorirono più uomini straordinari o possiamo trovare una maggiore quantità di eccellenti virtù. Per primi i Greci inventarono i fondamenti delle arti liberali, e coltivarono ogni disciplina con molto acume a diligenza: scolpirono o dipinsero bellissime immagini di dei e uomini, composero dolcissime poesie in onore della fondazione di città o degli dei o di atleti, ottennero meravigliosa gloria in ogni cosa. Invece, la virtù dei Romani fu massima in guerra, eccellente la giustizia e la saggezza negli affari civili; infatti nessun popolo vinse più nemici o nemici più potenti o inventò le leggi più sagge e migliori. Perciò l'impero dei Romani fu il più grande e il più giusto in terra.
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