Versione "La battaglia di Alesia"

Romy1997
Uno die intermisso, Galli,magno cratium, scalarum, harpagonum numero effecto, media nocte silentio ex castris egressi, ad campestres munitiones accedunt.Subito clamore sublato, qua significatione, qui in oppido obsidebantur, de suo adventu cognoscere possent,parant crates proicere,fundis, sagittis, lapidibus nostros de vallo proturbare reliquaque administrere, quae ad oppugnationem pertinent. Eodem tempore, clamore exaudito, dat tuba signum suis Vercingetorix atque ex oppido educit. Nostri, ut(secondo come) superioribus diebus suus cuique erat locus attributus, ad munitiones accedunt; fundis librilibus sudibusque, quas in opere disposuerant, ac glandibus Gallos proterrent. Prospectu tenebris adempto, multa utrimque vulnera accipiuntur. Complura tormentis tela coniciuntur;interea oppidani ea,quae a Vercingetorige ad eruptionem praeparata erant,proferunt.

Risposte
Slippers
Ah All Q hai fatto bene a completare la versione me n'ero pure scordata di aver lasciato sospeso la frase finale!! :(

Ali Q
Aggiungerei solo qualche piccola correzione (peraltro davvero di poco conto), poi la versione di Slippers è assolutamente perfetta:

I Galli, passato un giorno, (ma nel frattempo)* preparato un gran numero di graticci, scale e arpioni, a mezza notte in silenzio usciti dall' accampamento si avvicinano alle fortificazioni della pianura. Alzato un grido improvviso, e con tale (oppure: con la quale) segnalazione quelli che erano assediati in città potevano sapere del loro arrivo, si preparano a gettare graticci, a respingere dalla trincea i nostri con fionde, frecce, pietre ed organizzare le altre cose che si riferiscono all’assedio. Nello stesso tempo, sentito l’urlo, Vercingetorige con la tromba dà ai suoi il segnale e li fa uscire dalla città. I nostri, secondo come nei giorni precedenti era stato assegnato a ciascuno il suo posto, si avvicinano alle fortificazioni; con fionde da una libbra e pali, che avevano disposto nella opera di difesa e ghiande di piombo atterriscono i Galli. Tolta la visione per le tenebre si ricevono perdite (o ferite) da entrambe le parti. Con le macchine si lanciano molte armi.

* meglio non inserirlo nella traduzione lettarale, giacchè non è presenta nel testo latino)

Ed ecco anche la traduzione dell'ultima frase:

Nel frattempo gli assediati tiarno fuori (mostrano) quelle cose che erano state preparate da Vercingetorige per una eruzione (uscita improvvisa).

Slippers
I Galli, passato un giorno, ma nel frattempo preparato un gran numero di graticci e scale, a mezza notte in silenzio usciti dagli accampamenti si avvicinano alle fortificazioni della pianura.Alzato un grido improvviso, e con tale segnalazione quelli che erano assediati in città potevano sapere del loro arrivo, preparano a gettare graticci, a scompigliare dalla trincea i nostri con fionde, frecce, pietre ed organizzare le altre cose che servono per l’assedio. Nello stesso tempo, sentito l’urlo, Vercingetorige con la tromba dà ai suoi il segnale e li fa uscire dalla città. I nostri, poiché nei giorni precedenti era stato assegnato a ciascuno il suo posto, si avvicinano alle fortificazioni; con fionde da una libbra e pali, che avevano disposto nella opera di difesa e ghiande di piombo atterriscono i Galli. Tolta la visione per le tenebre si ricevono perdite da entrambe le parti. Con le macchine si lanciano molte armi.

interea oppidani ea,quae a Vercingetorige ad eruptionem praeparata erant,proferunt. Devo tradurre quest'ultima frase..a frappoco!

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