Versione di Curzio Rufo
Regis Darei uxor, itineris continui labore animique aegritudine fatigata, inter socrus et vjrginum filiarum manus collapsa erat, deinde extincta. Alexander, ubi id cognovit, haud secus quam si perentis suae mors nuntiata esset, crebros edidit gemitus, lacrimisque obortis, qualis Dareus profudisset, in tabernaculum in quo mater erat Darei, defuncto assidens corpori, venit. Hic vero renovatus est maeror, ut prostratam humi vidit; recenti malo priorum quoque admonita, receperat in gremium adultas vergines, magna quidem multi doloris solacia, sed quibus ipsa deberet esse solacio. In conspectu erat nepos parvulus, ob id ipsum miserabilis, quod nondium sentiebat calamitatem, ex maxima parte ad ipsum redundantem. Crederes Alexandrum intet suas necessitudines flere, et solacia non adhibere, sed quaerere ;cibo certe abstinuit, omnemque honorem funeri, patrio Persarum more, servavit; dignus, hercule, qui nunc quoque tantae mansuetudinis et continentiae ferat fructum. Semel omnino eam viderat, eo die capta est, nec ut ipsam, sed ut Darei matrem videret; eximiamque pulchritudinem formae eius gloriae habuerat invitamentum.
Miglior risposta
La moglie del re Dario, sfinita dalla fatica del viaggio ininterrotto e dal malessere dell'animo, era svenuta tra le braccia della suocera e delle giovani figlie, poi era spirata. Alessandro, quando seppe ciò, non diversamente che se gli fosse stata annunciata la morte di sua madre, emise continui gemiti e, versate lacrime, come le avrebbe versate Dario, andò nella tenda in cui era la madre di Dario, sedendo accanto al corpo privo di vita (=morto). Qui si rinnovò il dolore, quando la vide prostrata a terra; riportata dalla recente sciagura anche al ricordo delle precedenti, aveva accolto in grembo le figlie adulte, certo con grande sollievo per il reciproco dolore, ma alle quali ella stessa doveva essere di conforto. Era presente un nipote piccino, e per ciò stesso degno di pietà, poiché non capiva ancora la disgrazia, che ricadeva in grandissima parte su di lui. Avresti creduto che Alessandro piangesse tra i suoi parenti e non portasse conforto ma ne chiedesse; di certo si astenne dal cibo, fece celebrare le onoranze funebri secondo il rito patrio dei Persiani; meritevole, per Ercole, di godere ancor oggi il frutto di tanta generosità e moderazione. L'aveva vista solo una volta, il giorno in cui fu presa (=fatta prigioniera), e non per vedere lei, ma la madre di Dario; e aveva ritenuto la straordinaria bellezza del suo aspetto un invito alla gloria.
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