Versione ALESSANDRO MAGNO

imano
Alexander et virtutibus et vitiis clarus fuit. Litteras colebat clarosque poetas diligebat; Homeri libros etiam in Asia secum habebat ac in arca aurea servabat. pius erga deos fuit; nam sacra deorum templa saepe visitabat, deorumque auxilium multis hostiis magnanque copia donorum petebat. Luxuriam divitiarumque illecebras non curabat; saepe in Asia aquam turbidam fluviorum lutulentorum bibit ac in nuda humo iacuit. Copiosas Persarum ac Darei divitias cum regiis thesauris amicis distribuit. Multa tamen atque sordida vitia Alexandro erant: interdum enim asper erat, asperisque verbis cum amicis quoque contenebat, nec semper continentiam vini ac ciborum servabat, nec iram coercebat.

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ShattereDreams
Ci sono imprecisioni nella versione dell'utente troppapaura, per cui la traduco in modo corretto:


Alessandro fu famoso sia per le virtù che per i vizi. Coltivava le lettere e stimava i poeti famosi; aveva con sé anche in Asia i libri di Omero e li conservava in uno scrigno d'oro. Fu devoto verso gli dei; infatti visitava spesso i sacri templi degli dei, e chiedeva l'aiuto degli dei con molte vittime sacrificali e con grande abbondanza di doni. Non curava il lusso e le lusinghe della ricchezza; spesso in Asia bevve l'acqua torbida di fiumi fangosi e giacque sulla nuda terra. Distribuì agli amici le abbondanti ricchezze dei Persiani e di Dario con i tesori regi. Tuttavia Alessandro aveva molti sordidi vizi: talvolta era infatti aspro, e si rivolgeva anche agli amici con aspre parole, né conservava sempre la moderazione nel vino e nei cibi né teneva a freno l'ira.


:hi

troppapaura
Alessandro era famoso sia per le virtù, sia per i vizi. Onorava l'erudizione e apprezzava poeti famosi; con sè aveva anche i libri di Omero in Asia e li teneva in uno scrigno d'oro. Verso gli dei era devoto; infatti spesso visitava i sacri templi degli dei, e chiedeva l'aiuto degli dei per i molti nemici, con una grande abbondanza di doni. Non considerava la lussuria e le lusinghe delle ricchezze; spesso in Asia beveva l'acqua torbida dei fiumi fangosi e giaceva nella nuda terra. Distribuiva agli amici le abbondanti ricchezze coi tesori regi dei Persiani e di Dario.
Tuttavia erano molti e ignobili i vizi di Alessandro: infatti talvota era violento, affrontava gli amici anche con parole offensive, non sempre non conservava la moderazione col vino e le cibarie, e non frenava l'ira.

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