Traduzione versione di latino , urgente !!
I romani si informano sulle mosse dei Cartaginesi
M. Valerius Laevinus consul M. Valerium Messallam , praefectum classis , cum parte navium in Africam paredatum misit , simulque speculatum quae populus Carthaginiensis ageret pararetque . Ipse consul decem navibus Romam profectus cum prospere pervenisset , senatum extemplo adiit , ubi de suis rebus gestis commemoravit . Rettulit enim , cum annos prope sexaginta in Sicilia terra marique magnis saepe cladibus bellatum esset , se eam provinciam confecisse neminemque Carthaginiensem in Sicilia iam esse . Dum haec Romae geruntur , M. Valerius Messalla , cum ante lucem ad Africam accessisset , improviso in agrum Uticensem escensionem fecit ; eumque late depopulatus , multis mortalibus cum alia omnis generis praeda captis , ad naves rediit et ad Siciliam rursus navigavit . Ex captivis multa digna relatu comperit , quae consuli Laevino omnia ordine perscriptis , ut sciret quo in statu res Africae essent . Nam quinque milia Numidarum cum Masinissa , Galae filio , acerrimo iuvene , Carthagine esse , et alios per totam Africam milites mercede conduci , qui in Hispaniam ad Hasdrubalem traicerentur , ut is iungeret se Hannibali .
(da Livio )
M. Valerius Laevinus consul M. Valerium Messallam , praefectum classis , cum parte navium in Africam paredatum misit , simulque speculatum quae populus Carthaginiensis ageret pararetque . Ipse consul decem navibus Romam profectus cum prospere pervenisset , senatum extemplo adiit , ubi de suis rebus gestis commemoravit . Rettulit enim , cum annos prope sexaginta in Sicilia terra marique magnis saepe cladibus bellatum esset , se eam provinciam confecisse neminemque Carthaginiensem in Sicilia iam esse . Dum haec Romae geruntur , M. Valerius Messalla , cum ante lucem ad Africam accessisset , improviso in agrum Uticensem escensionem fecit ; eumque late depopulatus , multis mortalibus cum alia omnis generis praeda captis , ad naves rediit et ad Siciliam rursus navigavit . Ex captivis multa digna relatu comperit , quae consuli Laevino omnia ordine perscriptis , ut sciret quo in statu res Africae essent . Nam quinque milia Numidarum cum Masinissa , Galae filio , acerrimo iuvene , Carthagine esse , et alios per totam Africam milites mercede conduci , qui in Hispaniam ad Hasdrubalem traicerentur , ut is iungeret se Hannibali .
(da Livio )
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I Romani si informano sulle mosse dei Cartaginesi
Il console Marco Valerio Levino mandò Marco Valerio Messalla, comandante della flotta, a predare in Africa con una parte delle navi e, allo stesso tempo, ad osservare ciò che faceva a preparava il popolo Cartaginese. Lo stesso console, partito per Roma con dieci navi, essendovi giunto felicemente, andò subito in senato, dove menzionò le sue imprese. Riferì infatti che, dopo che si era combattuto in Sicilia per terra e per mare, spesso con grandi disfatte, per quasi sessant'anni, aveva assoggettato quella provincia e che in Sicilia non c'era più nessun Cartaginese. Mentre a Roma accadevano queste cose, Marco Valerio Messalla, essendo giunto in Africa prima dell'alba, all'improvviso effettuò lo sbarco nel territorio di Utica; dopo averlo ampiamente saccheggiato, catturati molti uomini con altre prede di ogni tipo, tornò alle navi e navigò nuovamente alla volta della Sicilia. Dai prigionieri seppe molte cose degne di essere riferite, che scrisse tutte per ordine al console Levino, affinché sapesse in che stato fossero le cose dell'Africa. Infatti cinquemila Numidi assieme a Massinissa, figlio di Gala, giovane fierissimo, erano a Cartagine, e altri soldati erano assoldati per tutta l'Africa [n.b: 'mercede conduco' è una locuzione che significa 'assoldare'], affinché venissero spediti in Spagna da Asdrubale, perché egli si unisse ad Annibale.
:hi
Il console Marco Valerio Levino mandò Marco Valerio Messalla, comandante della flotta, a predare in Africa con una parte delle navi e, allo stesso tempo, ad osservare ciò che faceva a preparava il popolo Cartaginese. Lo stesso console, partito per Roma con dieci navi, essendovi giunto felicemente, andò subito in senato, dove menzionò le sue imprese. Riferì infatti che, dopo che si era combattuto in Sicilia per terra e per mare, spesso con grandi disfatte, per quasi sessant'anni, aveva assoggettato quella provincia e che in Sicilia non c'era più nessun Cartaginese. Mentre a Roma accadevano queste cose, Marco Valerio Messalla, essendo giunto in Africa prima dell'alba, all'improvviso effettuò lo sbarco nel territorio di Utica; dopo averlo ampiamente saccheggiato, catturati molti uomini con altre prede di ogni tipo, tornò alle navi e navigò nuovamente alla volta della Sicilia. Dai prigionieri seppe molte cose degne di essere riferite, che scrisse tutte per ordine al console Levino, affinché sapesse in che stato fossero le cose dell'Africa. Infatti cinquemila Numidi assieme a Massinissa, figlio di Gala, giovane fierissimo, erano a Cartagine, e altri soldati erano assoldati per tutta l'Africa [n.b: 'mercede conduco' è una locuzione che significa 'assoldare'], affinché venissero spediti in Spagna da Asdrubale, perché egli si unisse ad Annibale.
:hi
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