Traduzione versione di latino 'Catone'
M.catone fuit tribunus militum in Sicilia, quaestor, aedilis plebis cum C.Helvio, praetor in Sardinia; consultatum gessit cum L. Valerio Flacco atque sorte provinciam Hispaniam citeriorem habuit, ex qua triumphum deportavit. Cum eodem Flacco censor fuit. Circiter annos octoginta, usque ad extremam aetatem ab adulescentia, rei publicae causa inimicitias suscipere non destitit. In omnibus rebu indriustius et diligens fuit: nam et agricola sollers et peritus iuris consultus et magnus imperator et praeclarus orator et cupidissimus litterarum fuit. ab adulescentia composuit orationes, senex historias scribere instituit. Earum erant libri septem. Primus continebat res gestas regum populi Romani, secundus et tertius origines civitatum Italiae; ob quam trm Origines omnes libros appellavit. In quarto autem libro bellum Poenicium est primum, in quinto secundum. Atque haec omnia capitulatim narravit. Reliqua quoque bella pari modo pertractavit usque ad praeturam Ser. Galbae; atque horum bellorum duces non nominavit, sed nine nominibus res notavit.
Risposte
Graziee mille ancora :D
M. Catone fu tribuno dei soldati in Sicilia, questore, edile della plebe con C. Elvio, pretore in Sardegna; esercitò il consolato con L. Valerio Flacco e gli toccò in sorte la provincia della Spagna citeriore, dalla quale riportò un trionfo. Fu censore con lo stesso Flacco. A ottant'anni circa, dalla giovinezza fino alla vecchiaia, non smise di procurarsi inimicizie per lo stato. In tutte le circostanze fu operoso e diligente: infatti fu un agricoltore solerte, un esperto giureconsulto, un grande comandante, un illustre oratore e appassionatissimo di letteratura. Dalla giovinezza compose orazioni, da anziano iniziò a scrivere le 'Storie'. I loro libri erano sette. Il primo conteneva le imprese dei re del popolo Romano, il secondo e il terzo le origini delle città d'Italia; per questo chiamò tutti i libri 'Origini'. Mentre nel quarto libro c'è la prima guerra Punica, nel quinto la seconda. Narrò tutte queste cose per sommi capi. Esaminò anche le altre guerre allo stesso modo fino alla pretura di Servio Galba; e non nominò i comandanti di queste guerre, ma annotò le imprese senza nomi.
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M. Catone fu tribuno dei soldati in Sicilia, questore, edile della plebe con C. Elvio, pretore in Sardegna; esercitò il consolato con L. Valerio Flacco e gli toccò in sorte la provincia della Spagna citeriore, dalla quale riportò un trionfo. Fu censore con lo stesso Flacco. A ottant'anni circa, dalla giovinezza fino alla vecchiaia, non smise di procurarsi inimicizie per lo stato. In tutte le circostanze fu operoso e diligente: infatti fu un agricoltore solerte, un esperto giureconsulto, un grande comandante, un illustre oratore e appassionatissimo di letteratura. Dalla giovinezza compose orazioni, da anziano iniziò a scrivere le 'Storie'. I loro libri erano sette. Il primo conteneva le imprese dei re del popolo Romano, il secondo e il terzo le origini delle città d'Italia; per questo chiamò tutti i libri 'Origini'. Mentre nel quarto libro c'è la prima guerra Punica, nel quinto la seconda. Narrò tutte queste cose per sommi capi. Esaminò anche le altre guerre allo stesso modo fino alla pretura di Servio Galba; e non nominò i comandanti di queste guerre, ma annotò le imprese senza nomi.
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M. Catone fu tribuno dei soldati in Sicilia, questore, edile della plebe con C. Elvio, pretore in Sardegna; esercitò il consolato con L. Valerio Flacco e gli toccò in sorte la provincia della Spagna citeriore, dalla quale riportò un trionfo. Fu censore con lo stesso Flacco. A ottant'anni circa, dalla giovinezza fino alla vecchiaia, non smise di procurarsi inimicizie per lo stato. In tutte le circostanze fu operoso e diligente: infatti fu un agricoltore solerte, un esperto giureconsulto, un grande comandante, un illustre oratore e appassionatissimo di letteratura. Dalla giovinezza compose orazioni, da anziano iniziò a scrivere le 'Storie'. I loro libri erano sette. Il primo conteneva le imprese dei re del popolo Romano, il secondo e il terzo le origini delle città d'Italia; per questo chiamò tutti i libri 'Origini'. Mentre nel quarto libro c'è la prima guerra Punica, nel quinto la seconda. Narrò tutte queste cose per sommi capi. Esaminò anche le altre guerre allo stesso modo fino alla pretura di Servio Galba; e non nominò i comandanti di queste guerre, ma annotò le imprese senza nomi.