Tradurre le Frasi di latino

Lunapazza95
- Quia natura mutari non potest, idcirco verae amicitiae sempiternae sunt.

- Quae cum ita sint, quid est quod de A. Licinii civitate dubitetis, praesertim cum aliis quoque in civitatibus fuerit inscriptus.

- Armorum et equitandi peritissimus fuisse fertur Titus princeps, latine graeceque vel in orando vel in fingendis poematibus promptus et facilis ad extemporalitatem usque: sed ne musicae quidem rudis, quippe qui cantaret et psalleret iucunde scienterque.

- Quid est quod tantoopere te commoveat tuus dolor intestinus?

- Apud Graecos antiquissimus genus est poetarum, siquidem Homerus fuit et Hesiodus ante Romam conditam.

- Insanabili quando perniciei nec causa nec finis inveniebatur, libri Sibyllini ex senatus consulto aditi sunt.

- Me et de via fessum et qui ad multam nocte vigillassem, somnus artior quam solebat complexus est.

- Ego potissimus Thucydidi credo, quod aetate proximus de eis, qui illorum temporum historiam reliquerunt, et eiusdem civitatis fuit.

- Thucydides momoriae prodidit ossa Themistoclis clam in Attica ab amicis sepulta esse, quoniam legibus non concederetur, quod proditionis esset damnatus.

Miglior risposta
ShattereDreams
1. Poiché la natura non può essere cambiata, di conseguenza le vere amicizie sono eterne.

2. Stando così le cose, perché dubitate della cittadinanza di A. Licinio, soprattutto dal momento che fu iscritto anche nelle liste di altre città?

3. Si dice che il principe Tito fosse espertissimo di armi e del cavalcare, pronto e abile nel parlare latino e greco o nel comporre versi fino all'improvvisazione: ma neanche inesperto di musica, poiché egli cantava e suonava la cetra piacevolmente e abilmente.

4. Qual è il motivo per cui tanto ti sconvolge questa tua sofferenza privata?

5. Presso i Greci la classe dei poeti è antichissima, se è vero che Omero ed Esiodo vissero prima della fondazione di Roma.

6. Quando non si trovava né la causa né la via d'uscita da un'insanabile flagello per decreto del senato furono consultati i libri Sibillini.

7. Un sonno più tenace del solito (=di quello che soleva) avvinse me, stanco per il viaggio e per aver vegliato fino a tarda notte.

8. Io credo di più a Tucidide, poiché fu il più vicino d'età tra coloro che lasciarono un'opera storica di quei tempi, e fu della stessa città.

9. Tucidide ha tramandato che le ossa di Temistocle furono sepolte di nascosto in Attica dagli amici, dal momento che non era permesso dalle leggi poiché era stato condannato per tradimento.



:hi
Miglior risposta
Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.