Solo 6 frasi dal libro latino a colori pagina 243 numero 27
1. Totius Hispaniae regio, quia terrae fecundiate caret atque vacua frumenti est, difficilem habet oppugationem. [Bellum Hispaniense]
2. Postquam bellum decretum est, per muros turresque tormenta cives disponunt, arma in iuvenes dividunt, opifices, quorum copia urbs abundabat, in officinas distribuunt. [Curzio Rufo]
3. Fuit apud Segestanos, ex aere Dianae, simulacrom summa atque antiqua praeditum religione atque singulari opere artificioque perfectum, sed cum hostes ibi confugerunt, populus omnia vestavit. [Cicerone]
4. T. Otacilius, postquam ante lucem urbem intravit, equos frumento onustos cepit atque agrum circa Uticam vastavit praedamque omnis generis ad naves, quae [le quali] apud litus exspectabant, egit. [Livio]
5. Miltiades copias e navibus eduxit, urbem operibus militaribus clausit omnique aqua cibariisque privavit; deinde, postquam vinea ac testudines constituit, propius muros accessit atque tela crebra in urbem coniecit. [Cornelio Nepote]
6. Hostes Carthaginienses in navibus remanserunt scalasque rapuerunt et naves a terra reppulerunt, quia Romani milites ad litus telis hastisque ardentibus onusti appropinquabant. [Bellum Alexandrinum]
7. "Ablue corpus inluvie terrenisque sordibus squalidum: cape regis animum et sortem omnem regni tui cum fortuna Romana misce". [Livio]
Grazie in anticipo
2. Postquam bellum decretum est, per muros turresque tormenta cives disponunt, arma in iuvenes dividunt, opifices, quorum copia urbs abundabat, in officinas distribuunt. [Curzio Rufo]
3. Fuit apud Segestanos, ex aere Dianae, simulacrom summa atque antiqua praeditum religione atque singulari opere artificioque perfectum, sed cum hostes ibi confugerunt, populus omnia vestavit. [Cicerone]
4. T. Otacilius, postquam ante lucem urbem intravit, equos frumento onustos cepit atque agrum circa Uticam vastavit praedamque omnis generis ad naves, quae [le quali] apud litus exspectabant, egit. [Livio]
5. Miltiades copias e navibus eduxit, urbem operibus militaribus clausit omnique aqua cibariisque privavit; deinde, postquam vinea ac testudines constituit, propius muros accessit atque tela crebra in urbem coniecit. [Cornelio Nepote]
6. Hostes Carthaginienses in navibus remanserunt scalasque rapuerunt et naves a terra reppulerunt, quia Romani milites ad litus telis hastisque ardentibus onusti appropinquabant. [Bellum Alexandrinum]
7. "Ablue corpus inluvie terrenisque sordibus squalidum: cape regis animum et sortem omnem regni tui cum fortuna Romana misce". [Livio]
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Miglior risposta
1. Il territorio di tutta l'Ispania, poiché manca di fertilità della terra e è priva di grano, rende difficile l'assedio.
2. Dopo che fu decretata la guerra, i cittadini dispongono le catapulte lungo le mura e le torri, distribuiscono le armi ai giovani, ripartiscono gli operai nelle fabbriche, di cui la città abbondava.
3. Presso i Segestani vi fu una statua di bronzo di Diana di dotato di grandissima e antica venerabilità ed eseguita con straordinaria arte e perizia, ma quando i nemici si rifugiarono lì, il popolo devastò ogni cosa.
4. T. Otacilio, dopo che all'alba entrò in città, prese dei cavalli carichi di grano e devastò il territorio attorno ad Utica e portò il bottino di ogni genere alle navi, che attendevano presso la spiaggia.
5. Milziade condusse le truppe fuori dalle navi, cinse la città con opere d'assedio e la privò di acqua e di ogni approvvigionamento; poi, dopo che eresse le vigne e le testuggini, si avvicinò di più alle mura e scagliò numerosi dardi contro la città.
6. I nemici Cartaginesi restarono nelle navi, portarono via le scale e allontanarono le navi dalla terraferma, perché i soldati Romani si avvicinavano alla spiaggia carichi di dardi e lance infuocate.
7. "Detergi il (tuo) corpo sporco di sudiciume e di sporcizia del terreno: assumi lo spirito di un re e unisci la sorte del tuo regno con la sorte Romana".
:hi
2. Dopo che fu decretata la guerra, i cittadini dispongono le catapulte lungo le mura e le torri, distribuiscono le armi ai giovani, ripartiscono gli operai nelle fabbriche, di cui la città abbondava.
3. Presso i Segestani vi fu una statua di bronzo di Diana di dotato di grandissima e antica venerabilità ed eseguita con straordinaria arte e perizia, ma quando i nemici si rifugiarono lì, il popolo devastò ogni cosa.
4. T. Otacilio, dopo che all'alba entrò in città, prese dei cavalli carichi di grano e devastò il territorio attorno ad Utica e portò il bottino di ogni genere alle navi, che attendevano presso la spiaggia.
5. Milziade condusse le truppe fuori dalle navi, cinse la città con opere d'assedio e la privò di acqua e di ogni approvvigionamento; poi, dopo che eresse le vigne e le testuggini, si avvicinò di più alle mura e scagliò numerosi dardi contro la città.
6. I nemici Cartaginesi restarono nelle navi, portarono via le scale e allontanarono le navi dalla terraferma, perché i soldati Romani si avvicinavano alla spiaggia carichi di dardi e lance infuocate.
7. "Detergi il (tuo) corpo sporco di sudiciume e di sporcizia del terreno: assumi lo spirito di un re e unisci la sorte del tuo regno con la sorte Romana".
:hi
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