Sallustio De Catilinae Coniuratione Per Domani!:P

*Sub*
Giorno Ragà:hi
Per Domani Avrei De Catilinae Coniuratione 14 La Grave Corruzione Della Società Romana
Per Piacere,Fino Alle 24 Sono On Cmq.

Inizio :In Tanta Tamque Corrupta Civitate Catilina,
Fine:Postremo Neque Sumptui Neque Modestiae Suase Parcere Dum Illos Obnoxios Fidosque Sibi Feceret
Grazie 1000 In Anticipo!:)

Risposte
*Sub*
Oggi Me L'Ha Corretta
Era Parecchio Diversa Da Questa,
Se Le Salvate In Un World In Genere Le versioni,E Vi Siete Salvati Questa Errata La Riscrivo Esatta COme L'Ha Fatta La Mia Prof,
Se Invece Le Prendete Al Momento,E Non Fa Niente,ALlora è Inutile
Ditemi Voi!

Francy1982
ho trovato questa:
In tanta tamque corrupta civitate Catilina, id quod factu facillimum erat, omnium flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat. Nam quicumque impudicus, adulter, ganeo, manu, ventre, pene, bona patria lacerabat, quique alienum aes grande conflaverat quo flagitium aut facinus redimeret, praeterea omnes undique parricidae, sacrilegi, convicti iudiciis aut pro factis iudicium timentes, ad hoc quos manus atque lingua periurio aut sanguine civili alebat, postremo omnes quos flagitium, egestas, conscius animus exagitabat, ei Catilinae proxumi familiaresque erant. Quod si quis etiam a culpa vacuus in amicitiam eius inciderat, cottidiano usu atque illecebris facile par similisque ceteris afficiebatur. Sed maxume adulescentium familiaritates adpetebat; eorum animi molles etiam et fluxi dolis haud difficulter capiebantur. Nam ut cuiusque studium ex aetate flagrabat, aliis scorta praebere, aliis canes atque equos mercari, postremo neque sumptui neque modestiae suae parcere dum illos obnoxios fidosque sibi faceret. Scio fuisse nonnullos qui ita existumarent iuventutem, quae domum Catilinae frequentabat, parum honeste pudicitiam habuisse; sed ex aliis rebus magis quam quod cuiquam id compertum foret haec fama valebat.

In questa grande e corrotta civiltà Catilina, cosa che era facilissima a farsi, aveva attorno a se le schiere di tutte le scelleratezze dei delitti, come guardie del corpo. Infatti chiunnque era impudico, adultero, crapulone, aveva dilapidato al gioco, nei banchetti, nelle lussurie, le fortune paterne, e chi aveva contratto un grande debito, per riscattarsi con esso da un'infamia o da un delitto e anche tutti gli assassini di ogni paese, i sacrileghi, rei convinti nei processi o timorosi di un giudizio processuale per le loro malefatte, oltre a ciò, quelli che vivevano della loro mano e della loro lingua con lo spergiuro o con il sangue dei cittadini, tutti quelli che dei flaggellati,coloro che erano agitati dal rimorso, di loro Catilina era intimo e familiari. Questa se ancora senza colpa cadeva nella sua amicizia, per il contatto quotidiano e per gli adescamenti, facilmente era reso simile ai restanti. Ma magiormente cercava di ottenere le amicizie dei giovani. I loro animi ancora e mutevoli erano catturati non difficilmente con
favori, infatti a seconda dei gusti giovani di ciascuno, ad alcuni procurava le donne, ad altri cani e comprava cavalli, non risparmiava ne il suo denaro ne il suo amore, pur di farseli amici. So che ci fu qualcuno che riteneva che la gioventù che frequentava la casa di Catilina contaminasse i proprio pudore, ma questa dicerie (ebbe) credito più a seguito delle altre cose
che perchè ciò fosse conosciuto con certezza da qualcuno.

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