Ragazzi x favore mi servirbbero queste due versioni,grazie
ragazzi x favore mi servirbbero queste due versioni: la 1 si intitola prometeo dona il fuoco agli uomini...la 1 righa:prometheus hominis corpus luto formativ...la 2 si intitola il mito di meleagro e la 1 riga è cosi:althaea thestii filia ex oeneo....se volete ve la scrivo tuttta quanta...grazie 1000...sono nelle vostre mani...
Risposte
chiudo
GRAZIE 1000..NN SO COME RINGRAZIARTI
Sei molto fortunato, le ho trovate!
La prima:
Prometeheus hominis corpus luto formavit.Tum omnes in silvis vitam misere et in egestate degebant;bacis famem sedabant et assidue beluas metuebant.Sed Prometeheus,magna animi begnitate,vitae humanae condiciones sublevare valde desideravit.Tum ex Vulcani dei officina dolo ignem subtraxit atque hominibus dedit.Cito hominum vita mutavit :igne enim cibos coquere didicerunt,tenebras dispellere,aes fundere,arma parare.Armis vero beluas necabant sed etiam bella gerere homines didicerunt.Propter ignis furtum,Iuppiter in rupe Caucasi montis Prometheum ligavit:interdiu vultur promethei iecur mordebat;sed noctu iterum crescebat.
Prometeo creò il corpo dell'uomo con la creta. allora tutti passavano la vita nella selva in miseria e povertà, placavano la fame con le bacche e temevano continuamente le belve.
Ma Prometeo, con grande bontà dell'animo, aveva desiderato di attenuare molto la condizione della vita umana.
Allora tirò fuori dal Vulcano il fuoco con l'inganno del dio e lo diede agli uomini. Presto la vita degli uomini cambiò: infatti con il fuoco impararono a cucinare i cibi, cacciare le tenebre, fondere il rame, preparare le armi. In realtà con le armi uccidevano le belve ma gli uomini iniziarono anche a far guerra. A causa del furto del fuoco, Giove legò Prometeo sulla rupe del monte Caucaso: di giorno un avvoltoio mordeva il fegato di Promete, ma di notte cresceva di nuovo.
La seconda:
Althaea, Thestii filia, ex Oeneo, Aetolie rege, peperit Meleagrum: ibi in regia titio ardens apparuit. Parcae venerunt et Meleagro fata cecinerunt: "Meleager tamdiu vivet quamdiu titio incolumis erit".Titionem Althaea in arca diligenter servavit ut vitam filii defenderet. Post multos annos ira Dianae (quia Oeneus sacra annua deae non facerat), aper mira magnitudine agrum Calydonium vastabat; aprum Meleager cum delectis iuvenibus interfecit pellemque Atalanta Meleagri auxilium imploravit; ille amorem cognationi anteposuit avunculosque suos occidit. Althaea mater, ut audivit tantum facinus, memor Parcarum praecepti, titionem ex arca sustulit ut in ignem coniceret. Ita dum pro fratribus poenas cupiit capere, filium ad mortem perduxit.
Altea, figlia di Testio, generò Meleagro da Eneo, re di Etolia: là: là nel palazzo reale apparve un tizzone ardente. Arrivarono le Parche e predissero tale destino a Meleagro: "Meleagro vivrà finché il tizzone sarà intatto". Altea conservò con cura il tizzone in uno scrigno per salvaguardare la vita del figlio. Molti anni dopo a causa dell'ira di Diana (poiché Eneo non aveva compiuto i sacrifici annuali alla dea), un cinghiale di eccezionale grandezza devastava il territorio di Calidone; Meleagro uccise il cinghiale insieme a giovani scelti, e Atalanta chiese implorando la pelle e l'aiuto di Meleagro; costui antepose l'amore al rapporto di parentela e uccise i propri zii. La madre Altea, appena venne a sapere di un tale misfatto, memore dell'insegnamento delle Parche, rimosse il tizzone dallo scrigno per gettarlonel fuoco. Così, mentre desiderò di trovare vendetta per i fratelli, condusse il figlio alla morte.
La prima:
Prometeheus hominis corpus luto formavit.Tum omnes in silvis vitam misere et in egestate degebant;bacis famem sedabant et assidue beluas metuebant.Sed Prometeheus,magna animi begnitate,vitae humanae condiciones sublevare valde desideravit.Tum ex Vulcani dei officina dolo ignem subtraxit atque hominibus dedit.Cito hominum vita mutavit :igne enim cibos coquere didicerunt,tenebras dispellere,aes fundere,arma parare.Armis vero beluas necabant sed etiam bella gerere homines didicerunt.Propter ignis furtum,Iuppiter in rupe Caucasi montis Prometheum ligavit:interdiu vultur promethei iecur mordebat;sed noctu iterum crescebat.
Prometeo creò il corpo dell'uomo con la creta. allora tutti passavano la vita nella selva in miseria e povertà, placavano la fame con le bacche e temevano continuamente le belve.
Ma Prometeo, con grande bontà dell'animo, aveva desiderato di attenuare molto la condizione della vita umana.
Allora tirò fuori dal Vulcano il fuoco con l'inganno del dio e lo diede agli uomini. Presto la vita degli uomini cambiò: infatti con il fuoco impararono a cucinare i cibi, cacciare le tenebre, fondere il rame, preparare le armi. In realtà con le armi uccidevano le belve ma gli uomini iniziarono anche a far guerra. A causa del furto del fuoco, Giove legò Prometeo sulla rupe del monte Caucaso: di giorno un avvoltoio mordeva il fegato di Promete, ma di notte cresceva di nuovo.
La seconda:
Althaea, Thestii filia, ex Oeneo, Aetolie rege, peperit Meleagrum: ibi in regia titio ardens apparuit. Parcae venerunt et Meleagro fata cecinerunt: "Meleager tamdiu vivet quamdiu titio incolumis erit".Titionem Althaea in arca diligenter servavit ut vitam filii defenderet. Post multos annos ira Dianae (quia Oeneus sacra annua deae non facerat), aper mira magnitudine agrum Calydonium vastabat; aprum Meleager cum delectis iuvenibus interfecit pellemque Atalanta Meleagri auxilium imploravit; ille amorem cognationi anteposuit avunculosque suos occidit. Althaea mater, ut audivit tantum facinus, memor Parcarum praecepti, titionem ex arca sustulit ut in ignem coniceret. Ita dum pro fratribus poenas cupiit capere, filium ad mortem perduxit.
Altea, figlia di Testio, generò Meleagro da Eneo, re di Etolia: là: là nel palazzo reale apparve un tizzone ardente. Arrivarono le Parche e predissero tale destino a Meleagro: "Meleagro vivrà finché il tizzone sarà intatto". Altea conservò con cura il tizzone in uno scrigno per salvaguardare la vita del figlio. Molti anni dopo a causa dell'ira di Diana (poiché Eneo non aveva compiuto i sacrifici annuali alla dea), un cinghiale di eccezionale grandezza devastava il territorio di Calidone; Meleagro uccise il cinghiale insieme a giovani scelti, e Atalanta chiese implorando la pelle e l'aiuto di Meleagro; costui antepose l'amore al rapporto di parentela e uccise i propri zii. La madre Altea, appena venne a sapere di un tale misfatto, memore dell'insegnamento delle Parche, rimosse il tizzone dallo scrigno per gettarlonel fuoco. Così, mentre desiderò di trovare vendetta per i fratelli, condusse il figlio alla morte.
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