Possibilmente entro il 6 [1]

Celia_Zalk
Sono tre versioncine da poco, vi preghiamo di aiutarci.
Anche in due (ste' minkiate, esatto) non riusciamo a farle in modo decente.
Help.
Ci rendiamo conto di essere messe male.

Grazie in anticipo.

ORIGINE DEL MALCOSTUME DI ROMA
Di Sallustio

Sed ubi res publica crevit, nationes ferae et populi ingentes vi subacti sunt et Carthago deleta est, fortuna saevire ac miscere omnia incepit.
Otiom et divinae miseriae et corruptionis causa fuerunt civibus Romanis qui labores, pericula, dubias atque asperas res antea toleraverant.
Igitur primo e pecugnae, deinde imperii cupido crevit et materies omnium malorum fuerunt.
Nam ante Carthaginem deletam populus et senatus Romanis placide modesteque rem publicam tractabant neque de gloria neque de dominatione certamen inter cives erat:
Metus hostium in bonis artibus civitatem retinebat.
Sed ubi hostium formido decessit, lasciva atque superbia incesserunt.
Ita otium, quod Romani in aversis rebus optaverant, asperum et acerbum i rubes secundis apparuit: Quare res publica dilacerata est.

Risposte
Celia_Zalk
ti ringraziamo vivamente... :D

...ma visto che siamo impedite...cisiamo fermate alla terza riga. Un "piccolo" ulteriore aiutino?

Francy1982
è la versione su questo brano ti ricopio il testo originale in latino e la traduzione, cerca le frasi che ti servono....ciau ciau


Sed ubi labore atque iustitia res publica crevit, reges magni bello domiti, nationes ferae et populi ingentes vi subacti, Carthago aemula imperi Romani ab stirpe interiit, cuncta maria terraeque patebant, saevire fortuna ac miscere omnia coepit. Qui labores, pericula, dubias atque asperas res facile toleraverant, iis otium divitiaeque, optanda alias, oneri miseriaeque fuere. Igitur primo pecuniae, deinde imperi cupido crevit: ea quasi materies omnium malorum fuere. Namque avaritia fidem probitatem ceterasque artis bonas subuertit; pro his superbiam, crudelitatem, deos neglegere, omnia venalia habere edocuit. Ambitio multos mortalis falsos fieri subegit, aliud clausum in pectore, aliud in lingua promptum habere, amicitias inimicitiasque non ex re, sed ex commodo aestimare, magisque vultum quam ingenium bonum habere. Haec primo paulatim crescere, interdum vindicari; post ubi contagio quasi pestilentia inuasit, civitas immutata, imperium ex iustissimo atque optimo crudele intolerandumque factum.

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[10] Ma quando lo stato crebbe con fatica e giustizia, quando i grandi sovrani furono dominati in guerra, quando genti e importanti popoli furono sottomessi con la forza, quando Cartagine, emula dell'impero romano fu distrutta dalle fondamenta, quando tutti i mari e le terre erano aperti, la fortuna iniziò ad incrudelire e sconvolgere tutti. coloro che avevano facilmente sopportato le fatiche, i pericoli, i dubbi e le asperità, per questi furono di peso e di sventura l'ozio e la ricchezza. Dunque per primo crebbe il desiderio di denaro, poi quello di comando. Tali passioni furono quasi l'origine di tutti i mali. infatti l'avarizia sovvertì la fede, l'onestà e tutte le altre virtù; al posto di queste insegnò la superbia, la crudeltà, l'ateismo, il considerare tutto in vendita. L'ambizione spinse a diventare menzogneri molti uomini, ad avere una cosa nel cuore, un'altra palese sulla lingua, a stimare l'amicizia non secondo i meriti reali ma in base al vantaggio personale, e ad avere più un bell'aspetto che un buon animo. questi mali all'inizio crebbero a poco a poco, talora venivano puniti; poi, quando il contatto dilagò quasi in pestilenza, la città si trasformò, il governo da giustissimo e ottimo divenne crudele ed insopportabile. (www.splash.it)

Celia_Zalk
Proprio nulla? :cry

alkalewi
proprio nulla

IPPLALA
Nulla

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