Mi potete tradurre questa versione: Catone il Censore

tony995
Ecco la versione:

Catone il Censore
Cum Cato quaestor Scipioni Africano obtigisset in Sicilia, cum duce parum amice vixit; nam, tam parsimoniae amans erat, ut numquam probaverit Scipionis sumptus. Quare Romam remeavit ibique palam vìtam Scipionis reprehendit; dictitabat Scipionem cum pallio et crepidis ambulare, palestrae operam dare, militum licentiae indulgere. Tanta asperitate erat Cato, ut etiam matronarum luxum obiurgaret. Nam in medio ardore belli Punici, Oppius, tribunus plebis, legem rogaverat ne mulieres Romanae plus (= più di) semuncia auri haberent, neu vestimenta varii coloris induerent neu vehiculis in urbe divitias ostenderent, Cum Scipio bellum confecisset, matronae postulaverunt, ut senatus legem Oppiam abrogaret, et Cato frustra restitit.

Grazie!!

Risposte
dolce_salentina94
Essendo il questore Catone succeduto a Scipione l'Africano in Sicilia, visse poco amichevolmente con il duce; infatti, era tanto amante della parsimonia, che mai approvò le spese di Scipione. Perciò tornò a Roma e lì biasimò pubblicamente la vita di Scipione; continuava a dire che Scipione camminava con il pallio ed i sandali, si applicava all'esercizio fisico, compiaceva la sfrontatezza dei soldati. Catone era di un rigore tanto grande che biasimava anche il lusso delle matrone. Infatti in mezzo al furore della guerra punica Oppio, tribuno della plebe, aveva presentato una legge affinchè le donne romane non avessero più di mezza oncia d'oro e non indossassero vesti di vario colore nè ostentassero ricchezza sui carri in città. Avendo Scipione terminato la guerra, le matrone chiesero che il senato abrogasse la legge di Oppio, e Catone si oppose invano.

Ciao tony995 :hi (ricordati di votare come miglior risposta)

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