LaTiNo.....
Olim Thebis magnae civium discordiae exarserunt et civitas in duas(due acc.)factiones scindabantur.Phoebidas,Lacedaemonius dux,dum copias Olynthum ducit,iter per Thebas fecit et oppidi arcem,quae(la quale nom.) Cadmea nominatur,paucorum Thebanorum ausilio occupavit.Thebani victores alterius factionis principes partim necaverunt,partim in exilium eiecerunt.In exulibus Pelopidas erat,strenuus iuvenis,qui Thebas e Lacedaemoniis liberare veh(b)ementer cupiebat.Pelopidas ,cum comitibus suis,Athenas confugit et ibi patriam recuperare studebat.Post aliquot menses,Pelopidas ex exulibus dalegit duodecim adulescentulos:cum tam exiguo auxilio sub vespero Thebas pervenit ,cum canibus venatici set rustica veste:sic exulum iter suspiciones non movit.Vino epulisque dediti,principes civitatis Pelopidae adventum non animadverterunt et nocte exules eos (quelli)trucidaverunt;postea vulgus ad arma libertatemque vocaverunt et non Thebani cives,sed etiam undique agricolae ex agris concurrerunt,praesidium Lacedaemoniorum ex arce pepulerunt,patriam obsidione liberaverunt,Cadmea expugnationis auctores partim occiderunt,partim in exilium eiecerunt.
mi aiutate???vi voglio bene...kiss hi love thx
mi aiutate???vi voglio bene...kiss hi love thx
Risposte
L'ho tradotta ieri:
Un tempo a Tebe scoppiarono grandi contrasti tra i cittadini e la città era divisa in due fazioni. Febida, comandante degli Spartani, una volta si diresse verso Tebe e occupò la Cadmea, baluardo della città, con l’aiuto di pochi Tebani. I Tebani vincitori uccisero alcuni capi dell’altra fazione, mandarono gli altri in esilio. Tra gli esuli c’era Pelopida, valoroso giovane, che desiderava fortemente liberare Tebe dagli Spartani. Pelopida, con i suoi compagni, si rifugiò ad Atene: qui bramava di riconquistare la patria. Dopo alcuni mesi, Pelopida giunse ad Atene con dodici compagni, con i cani da caccia ma con una veste di campagna: così da esule il viaggio non suscitò sospetto. Dediti al vino e ai banchetti, i capi della città non si accorsero dell’arrivo di Pelopida. Di notte, gli esuli li trucidarono; in seguito chiamarono il popolo alle armi e alla libertà e accorsero non solo i cittadini Tebani, ma anche da tutte le parti gli agricoltori dai campi, rimossero dal baluardo il presidio degli Spartani, liberarono la patria dall’occupazione, uccisero alcuni fautori dell’assalto alla Cadmea, mandarono gli altri in esilio.
Un tempo a Tebe scoppiarono grandi contrasti tra i cittadini e la città era divisa in due fazioni. Febida, comandante degli Spartani, una volta si diresse verso Tebe e occupò la Cadmea, baluardo della città, con l’aiuto di pochi Tebani. I Tebani vincitori uccisero alcuni capi dell’altra fazione, mandarono gli altri in esilio. Tra gli esuli c’era Pelopida, valoroso giovane, che desiderava fortemente liberare Tebe dagli Spartani. Pelopida, con i suoi compagni, si rifugiò ad Atene: qui bramava di riconquistare la patria. Dopo alcuni mesi, Pelopida giunse ad Atene con dodici compagni, con i cani da caccia ma con una veste di campagna: così da esule il viaggio non suscitò sospetto. Dediti al vino e ai banchetti, i capi della città non si accorsero dell’arrivo di Pelopida. Di notte, gli esuli li trucidarono; in seguito chiamarono il popolo alle armi e alla libertà e accorsero non solo i cittadini Tebani, ma anche da tutte le parti gli agricoltori dai campi, rimossero dal baluardo il presidio degli Spartani, liberarono la patria dall’occupazione, uccisero alcuni fautori dell’assalto alla Cadmea, mandarono gli altri in esilio.
Questa discussione è stata chiusa