Lalalallala

pazzarella94
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giovanni800
De Rerum natura

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E:

Lucrezio (96 a.C. -55 a.C. circa) è stato uno dei maggiori poeti della letteratura latina. Il suo poema, il De rerum natura ha avuto, a partire dall’Umanesimo in poi, una grande fortuna sia a causa della bellezza dei versi sia a causa dell’afflato laico che lo pervade tutto. Esso si configura come un poema epico-didascalico in esametri, suddiviso in sei libri, forse incompiuto a causa della morte prematura del poeta.

L’oggetto della sua poesia è l’esposizione della filosofia epicurea, che allora a Roma aveva un certo seguito; il poema è suddivisibile in tre diadi che rispettivamente trattano di: teoria degli atomi (libri I-II); l’anima e le modalità della conoscenza (libri III-IV); la dottrina del mondo (libri V-VI).Tra le parti del poema più interessanti sono senz’altro da ricordare: l’inno a Venere, con cui si apre il poema, intesa non tanto come divinità tradizionale quanto come potenza creatrice della natura; la storia dell’umanità, nel V libro, in cui gli uomini passano da uno stato primigenio di natura ad uno sempre più raffinato di cultura e la celebre chiusa del VI libro dedicata alla peste di Atene del 430 a.C.

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