Frase di latino (253797)

.Seby.
Philosophus quidam, a quo nihil possidebatur, per totam urbem diu ambulaverat.

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AlessandraAle1998
un certo filosofo, da cui nulla era posseduto (che non possedeva nulla traduzione meno letterale),passeggiava per tutta la città per molto tempo. Quando infine si fece notte, venne mosso dal timore che qualla notte rimanesse a cielo aperto. Dunque, poichè ormai in quel momento era lì vicino, si volse alla reggia piena di uomini e penso tra se stesso: "nessuno mi vieterà di rimanere al riparo in qualche angolo e di rimanere sdraiato comodamente." Immediatamente si mescolò con la folla dei servi e quando il triclino fu sotto il suo viso , si sdraiò lì sopra. Il re che era stato avvertito dai servi, accorse. Il filosofo fu aspramente rimproverato dal re, perchè si insinuò in casa sua (per esseresi insinuato a casa sua meno letterale) ; a cui quello minimamente spaventato rispose: " pensavo che questa casa fosse un albergo pubblico." Tuttavia il re mosso dall'ira disse " questa regia fu la casa costruita da un mio avo, nella quale risiedè mio padre e adesso è da me posseduta.". Da chi sarà poi posseduta?" chiese il filosofo. " Da mio figlio", rispose il re. E quindi?" Esclamò il filosofo" questa casa , che altri hanno costruito,(in cui) altri ci abitarono, da altri in seguito sarà posseduta, non è un albergo?"
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