Da ciabattino a medico versione corta

alexander97
da libenter pag 37 n° 5

Malus sutor,inopia deperditus,aedes suas relinquere statuit atque sedem operamque mutavit:medicinam igitur in ignoto loco facere constituit.Ibi falsum antidotum venditabat,itaque,magnum lucrum faciens,verbosis strophis magnam famam adquisivit.Illo tempore aeger forte iacebat urbis rex,vir magni ingenii multaeque calliditatis,iamdiu gravi morbo confectus.Rex igitur medicum arcessivit,sed,valetudinem suam timens,medici peritiam experiri statuit:scyphum deinde poposcit atque aquam fudit simulans se miscere antidoto toxicum.Tum iussit:"Ebibe,medice:si totam potionem ebiberis,tibi praemium ingens erit!"Timore mortis medicus iam expallescebat.Sic,pavidus totoque pectore tremens,voce submissa dixit:"Me vero non artis medicae scientia,sed stupor vulgi nobilem fecit."Rex igitur contionem advocavit atque coram populo edidit:"Stulti cives,vobis est sane magna dementia:capita vestra enim credere non dubitatis cui nemo commisit pedes calceandos

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Un mediocre ciabattino, rovinato dalla miseria, decise di abbandonare la sua abitazione e cambiò sia dimora che mestiere: perciò decise di fare medicina in un luogo ignoto. Lì vendeva un falso antidoto, e così, facendo un gran guadagno, con verbosi raggiri si procurò grande fama. A quel tempo, per caso, giaceva malato il re della città, uomo di grande ingegno e grande astuzia, stremato già da un pezzo da una grave malattia. Il re dunque mandò a chiamare il medico, ma, temendo per la sua salute, decise di mettere alla prova l'abilità del medico: chiese quindi una coppa e vi versò dell'acqua, fingendo di mescolare del veleno all'antidoto. Allora ordinò: "Bevi, medico: se berrai tutta la pozione avrai una grande ricompensa!". Per la paura della morte il medico già impallidiva. Così, timoroso e tremando con tutto il cuore, a bassa voce disse: "In verità non la conoscenza dell'arte medica, ma la stupidità del popolo mi ha reso famoso". Il re, dunque, convocò un'assemblea e davanti al popolo disse: "Stolti cittadini, siete davvero folli: infatti non avete esitato ad affidare le vostre teste [più in generale 'vite'] a chi nessuno ha affidato i piedi da calzare".

:hi
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