Cicerone, Catilinarie dalla 11 alla 13
Buon pomeriggio a tutti!
L'altro giorno ero assente da scuola e la professoressa di latino ha trattato le Catilinarie 11 12 13, analizzandole e traducendole. Ho provato a farmi passare gli appunti da qualcuno, ma nessuno in classe mia ne ha presi di decenti; alcuni nemmeno li hanno presi, forse non considerando la possibilità di un compito sull'analisi di tale testo. Compito che, però, è stato fissato per questo sabato. Io ho provato a tradurre di mio i paragrafi seguendo alcune note del testo, e la traduzione l'ho riportata sotto. Ma, non avendo praticamente mai fatto un'analisi del testo da solo, non credo di essere in grado di eseguirne una decente e adatta ad un compito.
Perciò chiedo, a chiunque ne fosse in grado, di dare una controllata alla traduzione che ho fatto, e ad inserire l'analisi opportuna dei tre paragrafi, esplicitando la costruzione in principali, coordinate e subordinate dei vari periodi.
[11] Magna dis immortalibus habenda est atque huic ipsi Iovi Statori, antiquissimo custodi huius urbis, gratia, quod hanc tam taetram, tam horribilem tamque infestam rei publicae pestem totiens iam effugimus. Quamdiu mihi consuli designato, Catilina, insidiatus es, non publico me praesidio, sed privata diligentia defendi. Cum proximis comitiis consularibus me consulem in campo et competitores tuos interficere voluisti, compressi conatus tous nefarios amicorum praesidio et copiis nullo tumultu publice concitato.
[12] Nunc iam apere rem publicam universam petis, templa deorum immortalium, tecta urbis, vitam omnium civium, Italiam totam ad exitium et vastitatem vocas. Si te interfici iussero, residebit in re publica reliqua coniuratorum manus; sin tu, quod te iamdudum hortor, exieris, exhaurietur ex urbe tuorum comitum magna et perniciosa sentina rei publicae.
[13] Quid est, Catilina? Num dubitas id me imperante facere quod iam tua sponte faciebas? Exire ex urbe iubet consul hostem.
Quid est, Catilina? num dubitas id me imperante facere, quod iam tua sponte faciebas? Exire ex urbe iubet consul hostem. Interrogas me, num in exilium; non iubeo, sed, si me consulis, suadeo.
TRADUZIONE:
Bisogna essere molto riconoscenti verso gli dei immortali e verso questo stesso Giove Statore, antichissimo custode di questa città, poichè abbiamo fuggito già così tante volte questa tanto tremenda, tanto orribile e tanto minacciosa rovina dello Stato. Finché tu, Catilina, hai teso insidie a me, console designato, mi sono difeso non con un pubblico presidio, ma con la mia privata attenzione. Durante gli scorsi comizi per disegnare i consoli hai voluto togliere di mezzo me console nel Campo e i tuoi rivali, ho sventato i tuoi nefandi tentativi con un presidio di amici e senza aver sollevato nessun tumulto in pubblico. Ora attacchi ormai apertamente l’intero Stato, i templi degli dei immortali, le case della città, la vita di tutti i cittadini, chiami alla rovina e alla desolazione l’Italia intera. Se avrò ordinato di ucciderti, resterà nello Stato la superstite schiera dei congiurati; se però tu, cosa alla quale ti esorto già da tempo, sarai andato via si svuoterà dalla città la grande feccia dei tuoi compagni rovinosa per lo Stato. Che c’è, Catilina? Esiti forse a fare dietro mio ordine quello che già ti accingevi a fare spontaneamente? Il console ordina che il nemico esca dalla città.
E allora, Catilina? Esiti a fare su mio ordine quel che stavi per fare di tua volontà? Il console ingiunge al nemico di lasciare la città. «È esilio», mi chiedi? No, non te lo posso ordinare, ma, se vuoi il mio parere, te lo suggerisco.
GRAZIE A TUTTI FIN DA ADESSO!
L'altro giorno ero assente da scuola e la professoressa di latino ha trattato le Catilinarie 11 12 13, analizzandole e traducendole. Ho provato a farmi passare gli appunti da qualcuno, ma nessuno in classe mia ne ha presi di decenti; alcuni nemmeno li hanno presi, forse non considerando la possibilità di un compito sull'analisi di tale testo. Compito che, però, è stato fissato per questo sabato. Io ho provato a tradurre di mio i paragrafi seguendo alcune note del testo, e la traduzione l'ho riportata sotto. Ma, non avendo praticamente mai fatto un'analisi del testo da solo, non credo di essere in grado di eseguirne una decente e adatta ad un compito.
Perciò chiedo, a chiunque ne fosse in grado, di dare una controllata alla traduzione che ho fatto, e ad inserire l'analisi opportuna dei tre paragrafi, esplicitando la costruzione in principali, coordinate e subordinate dei vari periodi.
[11] Magna dis immortalibus habenda est atque huic ipsi Iovi Statori, antiquissimo custodi huius urbis, gratia, quod hanc tam taetram, tam horribilem tamque infestam rei publicae pestem totiens iam effugimus. Quamdiu mihi consuli designato, Catilina, insidiatus es, non publico me praesidio, sed privata diligentia defendi. Cum proximis comitiis consularibus me consulem in campo et competitores tuos interficere voluisti, compressi conatus tous nefarios amicorum praesidio et copiis nullo tumultu publice concitato.
[12] Nunc iam apere rem publicam universam petis, templa deorum immortalium, tecta urbis, vitam omnium civium, Italiam totam ad exitium et vastitatem vocas. Si te interfici iussero, residebit in re publica reliqua coniuratorum manus; sin tu, quod te iamdudum hortor, exieris, exhaurietur ex urbe tuorum comitum magna et perniciosa sentina rei publicae.
[13] Quid est, Catilina? Num dubitas id me imperante facere quod iam tua sponte faciebas? Exire ex urbe iubet consul hostem.
Quid est, Catilina? num dubitas id me imperante facere, quod iam tua sponte faciebas? Exire ex urbe iubet consul hostem. Interrogas me, num in exilium; non iubeo, sed, si me consulis, suadeo.
TRADUZIONE:
Bisogna essere molto riconoscenti verso gli dei immortali e verso questo stesso Giove Statore, antichissimo custode di questa città, poichè abbiamo fuggito già così tante volte questa tanto tremenda, tanto orribile e tanto minacciosa rovina dello Stato. Finché tu, Catilina, hai teso insidie a me, console designato, mi sono difeso non con un pubblico presidio, ma con la mia privata attenzione. Durante gli scorsi comizi per disegnare i consoli hai voluto togliere di mezzo me console nel Campo e i tuoi rivali, ho sventato i tuoi nefandi tentativi con un presidio di amici e senza aver sollevato nessun tumulto in pubblico. Ora attacchi ormai apertamente l’intero Stato, i templi degli dei immortali, le case della città, la vita di tutti i cittadini, chiami alla rovina e alla desolazione l’Italia intera. Se avrò ordinato di ucciderti, resterà nello Stato la superstite schiera dei congiurati; se però tu, cosa alla quale ti esorto già da tempo, sarai andato via si svuoterà dalla città la grande feccia dei tuoi compagni rovinosa per lo Stato. Che c’è, Catilina? Esiti forse a fare dietro mio ordine quello che già ti accingevi a fare spontaneamente? Il console ordina che il nemico esca dalla città.
E allora, Catilina? Esiti a fare su mio ordine quel che stavi per fare di tua volontà? Il console ingiunge al nemico di lasciare la città. «È esilio», mi chiedi? No, non te lo posso ordinare, ma, se vuoi il mio parere, te lo suggerisco.
GRAZIE A TUTTI FIN DA ADESSO!
Miglior risposta
La traduzione è fatta bene, solo due piccole correzioni:
11) Cum ... voluisti: "quando hai voluto", il cum con il congiuntivo è un modo di fare la temporale;
12) templa deorum immortalium, tecta urbis, vitam omnium civium, Italiam totam sono tutti complementi oggetti di ad exitium et vastitatem vocas: "chiami alla rovina e alla desolazione i templi degli dei immortali, le case della città, la vita di tutti i cittadini, l’Italia intera";
Ecco l'analisi del periodo.
[11] Magna dis immortalibus habenda est atque huic ipsi Iovi Statori, antiquissimo custodi huius urbis, gratia: principale
quod hanc tam taetram, tam horribilem tamque infestam rei publicae pestem totiens iam effugimus causlae
Quamdiu mihi consuli designato, Catilina, insidiatus es: temporale
non publico me praesidio, sed privata diligentia defendi: principale
Cum proximis comitiis consularibus me consulem in campo et competitores tuos interficere voluisti; temporale
compressi conatus tous nefarios amicorum praesidio et copiis nullo tumultu publice concitato: principale
[12] Nunc iam apere rem publicam universam petis: principale
templa deorum immortalium, tecta urbis, vitam omnium civium, Italiam totam ad exitium et vastitatem vocas: coordinata alla principale
Si ... iussero: ipotetica
te interfici: infinitiva oggettiva
residebit in re publica reliqua coniuratorum manus: principale
sin tu ... exieris: ipotetica
quod te iamdudum hortor: relativa
exhaurietur ex urbe tuorum comitum magna et perniciosa sentina rei publicae: principale
[13] Quid est, Catilina?: principale
Num dubitas: principale
id ... facere: infinitiva
me imperante: ablativo assoluto
quod iam tua sponte faciebas: relativa
Exire ex urbe ... hostem: infinitiva
iubet consul: principale
Interrogas me: principale
num in exilium: interrogativa
non iubeo: principale
sed ... suadeo: coordinata alla principale
si me consulis: ipotetica
ciao!
sele
11) Cum ... voluisti: "quando hai voluto", il cum con il congiuntivo è un modo di fare la temporale;
12) templa deorum immortalium, tecta urbis, vitam omnium civium, Italiam totam sono tutti complementi oggetti di ad exitium et vastitatem vocas: "chiami alla rovina e alla desolazione i templi degli dei immortali, le case della città, la vita di tutti i cittadini, l’Italia intera";
Ecco l'analisi del periodo.
[11] Magna dis immortalibus habenda est atque huic ipsi Iovi Statori, antiquissimo custodi huius urbis, gratia: principale
quod hanc tam taetram, tam horribilem tamque infestam rei publicae pestem totiens iam effugimus causlae
Quamdiu mihi consuli designato, Catilina, insidiatus es: temporale
non publico me praesidio, sed privata diligentia defendi: principale
Cum proximis comitiis consularibus me consulem in campo et competitores tuos interficere voluisti; temporale
compressi conatus tous nefarios amicorum praesidio et copiis nullo tumultu publice concitato: principale
[12] Nunc iam apere rem publicam universam petis: principale
templa deorum immortalium, tecta urbis, vitam omnium civium, Italiam totam ad exitium et vastitatem vocas: coordinata alla principale
Si ... iussero: ipotetica
te interfici: infinitiva oggettiva
residebit in re publica reliqua coniuratorum manus: principale
sin tu ... exieris: ipotetica
quod te iamdudum hortor: relativa
exhaurietur ex urbe tuorum comitum magna et perniciosa sentina rei publicae: principale
[13] Quid est, Catilina?: principale
Num dubitas: principale
id ... facere: infinitiva
me imperante: ablativo assoluto
quod iam tua sponte faciebas: relativa
Exire ex urbe ... hostem: infinitiva
iubet consul: principale
Interrogas me: principale
num in exilium: interrogativa
non iubeo: principale
sed ... suadeo: coordinata alla principale
si me consulis: ipotetica
ciao!
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