Chiedo un aiuto per questa versione

Ila90
Ciao a tutti!volevo chiedervi una mano per questa versione e chiedervi che siti utilizzate,oltre a questo,per cercare le versioni tradotte.Grazie mille in anticipo.Spero voi siate in grado di aiutarmi.ciao!!

Haedui Litavicco hortante Romanorum castra diripiunt

Cum oppidum Gergovia a barbaris oppugnaretur,Haedui primis nuntiis a Litavicco acceptis nullum spatium sibi relinquunt ad cognoscendum. Impellit alios avaritia,alios iracundia et temeritas,quae maxime illi hominum generi est innata. Bona civium Romanorum diripiunt,caedes faciunt,in servitutem abstrahunt. Adiuvat rem proclinatam Convictolitavis (=Convictolitave)plebemque ad furorem impellit,ne facinore admisso ad sanitatem reverti audeant. M. Aristium tribunum militum iter ad legionem facientem fide data ex oppido Cabillono educunt;idem facere cogunt eos,qui negotiandi causa (=proposizione finale) ibi constiterant. Hos continuo in itinere adorti,omnibus impedimentis exuunt;nostros milites repugnantes (=che opponevano resistenza) diem noctemque obsident;multis utriumque interfectis,maiorem multitudinem armatorum concitant.

Risposte
aleio1
Di nulla...nn devi ripagare nessuno...skuola.net è gratis cm dice Daniele nel suo articolo in Homepage:):) ti kiediamo solo di inviarci qlk appunto se vuoi contribuire alla crescita di qst sito grandioso!!!

Ila90
Grazie mille,veramente!!spero di riuscire a ripagarti in qualche modo.Sei stato davvero gentile.Ciao e a presto.Ila

aleio1
Ecco...a te

Mentre a Gergovia tale era la situazione, gli Edui, alle prime notizie di Litavicco, non perdono neppure un istante a sincerarsene. Chi spinto dall'avidità, chi dall'iracondia e dall'avventatezza - è la loro caratteristica congenita - tutti danno per sicura una voce priva di fondamento. Saccheggiano i beni dei cittadini romani, ne fanno strage, li rendono schiavi. Convictolitave dà l'ultima spinta a una situazione già in bilico, aizza la folla, perché, una volta commesso il crimine, la vergogna le impedisca di ritornare alla ragione. M. Aristio, tribuno militare, era in marcia verso la legione: gli promettono via libera e lo lasciano uscire dalla città di Cavillono. Con lui costringono alla partenza anche chi si era lì stabilito per commercio. Appena i nostri si mettono in marcia, però, li assalgono e li spogliano di tutti i bagagli. I nostri si difendono, vengono assediati giorno e notte. Quando le perdite erano già molte da entrambe le parti, i Galli chiamano alle armi una folla più numerosa.

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