Annibale sconfigge i romani al lago Trasimeno

Kargo
Ragazzi urgentissimo mi serve qst pezzo di versione tradotaa! ç_ç X domani !
Interea pridie , solius occasu , romanorum exercitus , Flaminii consulis dictu , ad lacum ex opposita parte pervenerant. Romanorum dux , cum Carthaginiensium castra copiasque vidit , cum toto excercitu in hostem processit , quia hannibalis insidiae a Flaminio detectae non erant. Poenus , ubi ( appena) vidit hostem clausum (chiuso) lacu ac montibus et a suis copiis circumfusum ( circondato) , proelii signum dedit : omnes Carthaginienses simul in hostem impetum fecerunt.

Risposte
Kargo
Traducetemi qst pezzo perfavore vi scongiuro ;_;
Romanorum dux , cum Carthaginiensium castra copiasque vidit , cum toto excercitu in hostem processit , quia hannibalis insidiae a Flaminio detectae non erant. Poenus , ubi ( appena) vidit hostem clausum (chiuso) lacu ac montibus et a suis copiis circumfusum ( circondato) , proelii signum dedit : omnes Carthaginienses simul in hostem impetum fecerunt.

Mario
Purtroopo le versioni nn si trpvano sempre uguali a quelle richieste.

Hannibal, postquam per Etruriam ad Trasumenum lacum pervenerat, omnibus agris inter Cortonam urbem Trasumenumque lacum vastatis, castra aperto atque edito loco inter lacum ac montes locavit. Postea, insidias Romanis paraturus, milites levis armaturae post montes circumduxit (fece girare) et equitatum ad fauces saltus (all'imboccatura del passo) inter montes occultavit: reliquam exercitus partem pro castris instruxit. Interea pridie, solis occasu, Romanorum exercitus, Flaminii consulis ductu, ad lacum ex opposita parte pervenerat. Flaminius, Carthaginiensium castris conspectis, nullam suspicionem de Hannibalis indiis concipiens, cum toto exercitu in hostem processit. Poenus, ubi (appena) vidit hostem lacu ac montibus clausum et a suis copiis circumfusum, proelii signum dedit: omnes Carthaginienses simul in hostem impetum fecerunt. Interea improvisa et densa nebula e lacu orta (sorta) omnia contexit et Romanis, qui in fronte, a sinistro cornu, a tergo ab hostibus invadebantur et a dextro cornu lacu claudebantur, nulla spes salutis fuit: consul quoque strenue pugnans sub hostium ictibus cecidit, magna militum pars in atroci proelio periit, pauci, armis abiectis, in montes confugerunt.

Annibale, dopo che per l’Etruria era giunto al lago Trasimeno, devastati tutti i campi tra la città di Cortona e il lago Trasimeno, collocò l’accampamento in un luogo aperto e alto tra il lago e i monti.
Poi, per preparare un tranello ai Romani, fece girare i soldati armati alla leggera dietro i monti e nascose la cavalleria all’imboccatura del passo tra i monti: congiunse insieme davanti all’accampamento la rimanente parte dell’esercito.
Nel frattempo, il giorno prima, al tramontar del sole, l’esercito dei Romani, sotto il comando del console Flaminio, era giunto al lago dalla parte opposta. Flaminio, rilevato l’accampamento dei Cartaginesi, non avendo alcune sospetto dell’agguato di Annibale, avanzò con tutto l’esercito contro il nemico. Il cartaginese, appena vide il nemico rinchiuso dal lago e dai monti e accerchiato dalle sue truppe, diede il segno del combattimento: tutti i Cartaginesi fecero un attacco nel nemico.
Intanto una improvvisa e densa nebbia sorta dal lago ricoprì ogni cosa e i Romani, i quali, dall’ala sinistra, erano invasi dalla spalle e da davanti dai nemici e dall’ala destra erano chiusi dal lago, non ebbero nessuna speranza di salvezza, poiché anche la nebbia impediva l’uso delle armi. Nella grande confusione la strage fu grande: anche il console combattendo valorosamente morì sotto il colpo dei nemici. Grande parte dell’esercito morì nell’atroce combattimento, i pochi, buttate le armi, si rifugiarono sui monti.

tratta da un forum nn so se è esatta.

Kargo
Non è la stessa ti prego nn so fare i riadattamenti perfavore traduceteelo io sn negato ç_ç

Mario
Hannibal, postquam per Etruriam ad Trasumenum lacum pervenerat, omnibus agris inter Cortonam urbem Trasumenumque lacum vastatis, castra aperto atque edito loco inter lacum ac montes locavit. Postea, insidias Romanis paraturus, milites levis armaturae post montes circumduxit (fece girare) et equitatum ad fauces saltus (all'imboccatura del passo) inter montes occultavit: reliquam exercitus partem pro castris instruxit. Interea pridie, solis occasu, Romanorum exercitus, Flaminii consulis ductu, ad lacum ex opposita parte pervenerat. Flaminius, Carthaginiensium castris conspectis, nullam suspicionem de Hannibalis indiis concipiens, cum toto exercitu in hostem processit. Poenus, ubi (appena) vidit hostem lacu ac montibus clausum et a suis copiis circumfusum, proelii signum dedit: omnes Carthaginienses simul in hostem impetum fecerunt. Interea improvisa et densa nebula e lacu orta (sorta) omnia contexit et Romanis, qui in fronte, a sinistro cornu, a tergo ab hostibus invadebantur et a dextro cornu lacu claudebantur, nulla spes salutis fuit: consul quoque strenue pugnans sub hostium ictibus cecidit, magna militum pars in atroci proelio periit, pauci, armis abiectis, in montes confugerunt.

Annibale, dopo che era giutno attraverso l'Etruria al lago trasimeno, devastati tutti i campi tra la città di Cortona e il lago Trasimeno, pose l'accampamento in un luogo aperto e alto tra il lago e i monti. Dopo, mentre preparava le insidie ai Romani, fece girare dietro i monti i soldati con la leggera armatura e nascose la cavalleria all'imboccatura del passo tra i monti: schierò la restante parte dell'esercito in difesa dell'accampamento. Intanto il giorno prima, al calare del sole, l'esercito romano, sotto la guida del console Flaminio, era giunto al lago dalla parte opposta. Flaminio, visto l'accampamento dei Cartaginesi, capendo che non c'erano insidie da parte di Annibale, avanzò contro il nemico con tutto l'esercito. Annibale, quando vide che il nemico era chiuso dal lago e dai monti e circondato dalle sue truppe diede il segnale della battaglia. Tutti i Cartaginesi fecero impeto contro il nemico. Intanto una improvvisa e densa nebbia, sorta dal lago, oscurò ogni cosa e per i Romani, quelli che erano difronte, quelli dal lato sinistro, furono invasi alle spalle dai nemici e chiusi dalla parte destra del lago, non ci fu alcuna speranza di salvezza, poichè la caligine impediva l'uso delle armi. Nel grande tumulto fu ingente la sconfitta: anche il console combattendo morì sotto i colpi dei nemici, grande parte dei soldati morì nell'atroce combattimento, pochi, gettate le armi, fuggirono tra i monti.

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