Alessandro e il nodo di Gordio

slimshady86
Qualcuno potrebbe tradurmi questo testo per lunedì?

Alexander urbem Gordium in dicionem suam accipit et in lovis templum intrat. In templo vehiculum videt Midae, antiqui Phrygiae regis, non diversum a vulgatis vehiculis. Mirum erat iugum, adstrictum multis nodis implicatis, et oraculum sententiam ediderat: Rex Asiae erit vir qui vehiculi vinculum solvet.
Alexander oraculum cognoscit et statim oraculi sortem explere cupit. Rex circumdabatur turba Phrygum et Macedonum: alii exspectatione suspendebantur, alii anxii erant temeraria regis fiducia. Vinculorum series autem adstrictissima erat et rex nec terminum videbat. Alexander initio nodos solvere temptat, postea vero, captus timore adversae fortunae et futuri doloris suorum militum, gladio lora rumpit et oraculi sortem vel eludit vel implet.

(lovis= di Giove;
ediderat=aveva espresso;
qui=il quale;
alii...alii=gli uni...gli altri.)

Grazie in anticipo! :hi :cuore

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sharkE21
Alessandro, ridotta in suo potere la città, entrò nel tempio di Giove.
Vide il carro con il quale era noto che viaggiò Gordio, padre di Mida. Era degno di nota il giogo, legato con parecchi nodi intrecciati in se stessi così da nascondere i capi dell'intreccio. In seguito affermando le isole che il responso fu pronunciato dall'oracolo e che chi fosse riuscito a sciogliere l'inestricabile nodo,sarebbe divenuto signore dell'Asia, si introdusse con sentimento il desiderio di compiere la sua profezia. Presso il re la follia dei Macedoni era stata agitata da un'incauta fiducia del re, poiché la serie di nodi era così complicata che non si poteva vedere ne con il conto ne con la vista da dove cominciasse l'intreccio o dove finisse; avvicinatosi per scioglierlo, gli era presa la preoccupazione che, se il tentativo fosse fallito, gli avrebbe portato sfortuna, tagliati colla spada tutti i lacci, o eluse o realizzò la predizione dell’oracolo.

un'altra traduzione è questa

Alessandro, ridotta in suo potere la città, entrò nel tempio di Giove. Vide il carro, con cui si sapeva che si era lasciato trasportare Gordio, padre di Mida, carro che alla vista non era affatto diverso nell'utilizzo da quelli più comuni e normali. Si notava immediatamente il giogo stretto con parecchi nodi avvolti su se stessi che nascondevano però i punti di connessione. Siccome poi gli abitanti dicevano che dall'oracolo era stata fatta la profezia che si sarebbe impadronito dell’Asia colui che avesse sciolto quel nodo inestricabile, gli venne il desiderio di mettere in atto quella predizione. Intorno al re c’era una folla sia di Frigi che di Macedoni, i primi sospesi nell'attesa, i secondi preoccupati per la sicurezza del re che pareva temeraria: infatti, dato che la serie di nodi era talmente stretta che non si riusciva né a capire né a vedere da dove prendesse avvio la connessione o dove andasse a finire, il re cercando di sciogliere i nodi aveva ingenerato in loro la preoccupazione che se il tentativo non fosse riuscito si risolvesse in un cattivo presagio. Quello, senza aver a lungo lottato coi nodi nascosti, disse: "Non ha importanza come vengono sciolti" e, tagliati colla spada tutti i lacci, o eluse o realizzò la predizione dell’oracolo.
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