Aiuto, traduzione versione latino "Ercole"
Miseram et nobilem vitam Herculis narrabo. Plurimae gentes, antiquis temporibus, Herculem amaverunt et colverunt. Nam bonus fuit et fortis et strenuus. Primam diei lucem Thebis, in Beotia, vidit. Patrem habuit Iovem, deorum et hominum regem. Herculis mater, Alcmena, non dea fuit, sed mulier mortalis. Itaque antiqui Herculem heorem vocabant. Iuno, dearum regina,Iovis coniux, mala fuit et necare saepe temptavit heroem, et adversus Herculem infantem in lectulo quiscentem duos crudeles dragones misit. Sed infans dracones vidit, e lectulo surrexit et parvis sed validus manibus suis dracones necavit. Sic hercules primos hostes vicit. Post multos res laude dignos iuppiter filli vitae finem fecit et Herculem inter deos accepit.
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Ercole
Racconterò la triste e nobile vita di Ercole. Moltissime genti, nei tempi antichi, amarono e venerarono Ercole. Infatti fu buono, forte e valoroso. Vide la prima luce del giorno [ovvero: 'nacque'] a Tebe, in Beozia. Ebbe come padre Giove, re degli dei e degli uomini. La madre di Ercole, Alcmena, non fu una dea, ma una donna mortale. Pertanto gli antichi chiamavano Ercole 'eroe'. Giunone, regina delle dee, moglie di Giove, fu malvagia e spesso cercò di uccidere l'eroe e contro il piccolo Ercole, che riposava nel lettino, mandò due crudeli serpenti. Ma il bimbo vide i serpenti, si alzò dal lettino e con le sue piccole ma forti mani uccise i serpenti. Così Ercole sconfisse i primi avversari. Dopo molte imprese degne di lode, Giove pose fine alla vita del figlio e accolse Ercole tra gli dei.
:hi
Racconterò la triste e nobile vita di Ercole. Moltissime genti, nei tempi antichi, amarono e venerarono Ercole. Infatti fu buono, forte e valoroso. Vide la prima luce del giorno [ovvero: 'nacque'] a Tebe, in Beozia. Ebbe come padre Giove, re degli dei e degli uomini. La madre di Ercole, Alcmena, non fu una dea, ma una donna mortale. Pertanto gli antichi chiamavano Ercole 'eroe'. Giunone, regina delle dee, moglie di Giove, fu malvagia e spesso cercò di uccidere l'eroe e contro il piccolo Ercole, che riposava nel lettino, mandò due crudeli serpenti. Ma il bimbo vide i serpenti, si alzò dal lettino e con le sue piccole ma forti mani uccise i serpenti. Così Ercole sconfisse i primi avversari. Dopo molte imprese degne di lode, Giove pose fine alla vita del figlio e accolse Ercole tra gli dei.
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