AIUTO!_PARTICIPIO PRESENTE/PERFETTO/FUTURO
Ciao,
qualcuno potrebbe spiegarmi brevemente l'uso e la traduzione dei participi presente, perfetto e futuro?
Grazie mille :)
qualcuno potrebbe spiegarmi brevemente l'uso e la traduzione dei participi presente, perfetto e futuro?
Grazie mille :)
Miglior risposta
Gli usi del participio possono essere sostanzialmente spiegati tramite la cosiddetta «sintassi del participio»:
- viene definito "sostantivato" il participio che assume il valore di sostantivo, e si traduce in Italiano o con un sostantivo o con una perifrasi: es., mittens epistulam scribit inteso come "il mittente / colui che manda scrive una lettera";
- viene definito "attributivo", o "predicativo", il participio che assume il valore di aggettivo, e si traduce in Italiano con una proposizione relativa esplicita: es., homo epistulam mittens est faber inteso come "l'uomo che manda la lettera è un fabbro";
- viene definito "congiunto" il participio che assume il valore di una proposizione subordinata implicita generalmente temporale, causale, concessiva o ipotetica: ess., homo, epistulam mittens, ... inteso come "l'uomo, quando / mentre / perché / poiché / anche se / se manda una lettera, ...";
NB1: il participio congiunto si distingue da quello attributivo perché posto, assieme al segmento di frase che regge, tra due virgole;
NB2: siccome i valori che esso ha sono molteplici, è sempre preferibile tradurlo in Italiano col gerundio (presente o passato a seconda che il participio sia al presente o al perfetto), per cui la frase di prima risulta: "l'uomo, mandando una lettera, ..." (ricordati che si deve tradurre con "pur mandando" in caso tu ritenga che ha valore concessivo!).
La sintassi dei casi che ti ho sopra descritto è valida per tutti e tre i participi: se è un participio presente, lo dovrai rendere in Italiano con il presente, l'imperfetto o il gerundio presente; se è un participio perfetto, invece, dovrai renderlo con il passato prossimo e/o remoto, il trapassato prossimo e/o remoto, oppure col gerundio passato.
Un discorso a parte merita invece il valore del participio futuro: dal momento che non esiste in Italiano, dovrai adoperare delle perifrasi per renderne il senso: es., missurus dev'essere inteso come "colui che manderà" oppure "colui che ha intenzione di / è destinato a / sta per mandare".
Il participio futuro si può trovare spessissimo accompagnato dal verbo sum, assieme al quale forma la cosiddetta «perifrastica attiva»: es., missurus sum, inteso come "io ho intenzione di / sono destinato a / sto per"; in sostanza, è come la costruzione inglese to be going to.
Questi sono gli usi del participio in breve! Spero di esserti stato di aiuto! :)
- viene definito "sostantivato" il participio che assume il valore di sostantivo, e si traduce in Italiano o con un sostantivo o con una perifrasi: es., mittens epistulam scribit inteso come "il mittente / colui che manda scrive una lettera";
- viene definito "attributivo", o "predicativo", il participio che assume il valore di aggettivo, e si traduce in Italiano con una proposizione relativa esplicita: es., homo epistulam mittens est faber inteso come "l'uomo che manda la lettera è un fabbro";
- viene definito "congiunto" il participio che assume il valore di una proposizione subordinata implicita generalmente temporale, causale, concessiva o ipotetica: ess., homo, epistulam mittens, ... inteso come "l'uomo, quando / mentre / perché / poiché / anche se / se manda una lettera, ...";
NB1: il participio congiunto si distingue da quello attributivo perché posto, assieme al segmento di frase che regge, tra due virgole;
NB2: siccome i valori che esso ha sono molteplici, è sempre preferibile tradurlo in Italiano col gerundio (presente o passato a seconda che il participio sia al presente o al perfetto), per cui la frase di prima risulta: "l'uomo, mandando una lettera, ..." (ricordati che si deve tradurre con "pur mandando" in caso tu ritenga che ha valore concessivo!).
La sintassi dei casi che ti ho sopra descritto è valida per tutti e tre i participi: se è un participio presente, lo dovrai rendere in Italiano con il presente, l'imperfetto o il gerundio presente; se è un participio perfetto, invece, dovrai renderlo con il passato prossimo e/o remoto, il trapassato prossimo e/o remoto, oppure col gerundio passato.
Un discorso a parte merita invece il valore del participio futuro: dal momento che non esiste in Italiano, dovrai adoperare delle perifrasi per renderne il senso: es., missurus dev'essere inteso come "colui che manderà" oppure "colui che ha intenzione di / è destinato a / sta per mandare".
Il participio futuro si può trovare spessissimo accompagnato dal verbo sum, assieme al quale forma la cosiddetta «perifrastica attiva»: es., missurus sum, inteso come "io ho intenzione di / sono destinato a / sto per"; in sostanza, è come la costruzione inglese to be going to.
Questi sono gli usi del participio in breve! Spero di esserti stato di aiuto! :)
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Grazie mille a tutti! :)
Guarda i post a questo link, possono esserti di grande aiuto: https://forum.skuola.net/latino/participio-latino-56118.html