Aiuto mi serve é urgente la traduzione di questa versione LA STRANA MENTALITÀ DEGLI SVECI

Sissy_dream
Suebi maximam putant esse laudem quam latissime a suis finibus vacare agros. Quod enim significat magnum numerum civitatum eorum vim non sustinuisse. Itaque una ex parte ab suebis multos agros vacare dicunt. Ad alteram partem succedunt Ubii, quorum fuit civitas ampla atque florens, et paulo sunt quam eiusdem generis ceteri humaniores, propterea quod Rhenum attingunt multumque ad eos mercatores ventitant et quod ipsi, propter propinquitatem, Gallicis moribus adsuefacti sunt. Suebi cum his saepe bellum commiserunt, sed numquam ex finibus eos expulerunt; tamen vectigales sibi fecerunt ac multo humiliores infirmioresque redegerunt

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ale92t
Ciao

E' più o meno il testo che trovi qui https://www.skuola.net/versioni-latino/cesare/de-bello-gallico/libro-4/paragrafo-3 . Ho apportato delle modifiche alla traduzione in funzione del tuo testo.

Gli Svevi reputano vanto principale per la propria nazione che le regioni di confine, per il tratto più ampio possibile, siano disabitate: ciò è indice che moltissimi popoli non sono riusciti a resistere alla loro forza militare. A tal proposito corre voce che, in una parte del territorio degli Svevi, molte campagne siano spopolate. Un'altra parte del loro territorio confina con gli Ubi, popolo un tempo numeroso e fiorente, e
(gli Ubi) sono un po' più civili rispetto alle altre genti della loro razza perché, vivendo lungo il Reno, sono visitati di frequente dai mercanti e, per ragioni di vicinanza, hanno assorbito i costumi dei Galli. Gli Svevi li afrontarono spesso in guerra, ma non riuscirono a scacciarli dalle loro terre; tuttavia, li avevano costretti a versare tributi, rendendoli molto meno potenti e forti.

La traduzione è resa "libera"in alcuni punti, quindi, se hai dubbi, non esitare a chiedermi :-)
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