Vorrei sapere quali sono gli argomenti attulità più attuali! xD

Zoe93
Ciao a tutti!! =)
Domani devo fare un tema/saggio breve e sarà su un argomento di attualità.
Volevo per favore sapere da voi i più importanti argmoneti di attualità (scusate il gioco di parole) attuali [xD].

Se per caso avete anche alcuni riferimenti tipo articoli di giornale o temi o ancora saggi brevi ve ne sarei ancora più grata!!!! ^^


Grazie a tt qll k risponderanno!! :satisfied

Risposte
cichinella
su haiti potresti prendere spunto anche tu qui...
https://forum.skuola.net/italiano/testo-di-haiti-39549.html

oppure:

-Auto di lusso e redditi
Qualcosa non quadra...In Italia ci sono più supercar che stipendi pari al prezzo delle auto vendute: meno dell'1% degli Italiani dichiara più di 100 mila euro l'anno al fisco
Qualcosa non quadra: incrociando i dati di vendita delle vetture di lusso con le dichiarazioni dei redditi si scoprono dati incredibili. In un Paese dove lo scorso anno si sono vendute 620 Ferrari, 151 Lamborghini, 180 mila fra Mercedes, Bmw, Audi e un totale di 206 mila auto dal prezzo medio di 103 mila euro, solo 76 mila italiani (ossia, lo 0,18 per cento dei 41 milioni e 66.588 contribuenti, poco meno di due su mille) hanno dichiarato al fisco più di 200 mila euro lordi. Questo significherebbe che solo meno della metà di chi ha comprato una macchina di questa categoria - spendendo fra l'altro in un colpo solo tutti i soldi guadagnati in un anno - si sarebbe potuto permettere davvero una macchina del genere.
Il discorso non cambia allargando la fascia dei potenziali clienti ai contribuenti che hanno denunciato al fisco più di 100 mila euro, cioè a quelle persone che avrebbero dovuto impegnare due anni di guadagni in una macchina: sono stati solo 382.662, meno dell'uno per cento del totale. Di questi, 218.198 (cioè ben oltre la metà) erano lavoratori dipendenti.
Numeri impressionanti, che diventano ancora più incredibili se si vanno a fare i conti in tasca alle marche di lusso. E già perché l'Italia per questi produttori di sogni riveste un'importanza fondamentale: siamo il secondo mercato al mondo per vendite di Lamborghini e Ferrari, il terzo di esportazione per Mercedes e Bmw e il quarto per le Porsche. Siamo battuti (a seconda dei marchi e a volte di pochissimo...) solo da Paesi del calibro di Stati Uniti e Germania. Solo che la nostra ricchezza "ufficiale" non è minimamente paragonabile a quella di altri Paesi che comprano supercar a un ritmo di gran lunga inferiore al nostro.
Incrociando poi i dati di vendita con la produzione si ha un'altra - tragica - fotografia della nostra situazione: l'Italia è il secondo mercato europeo per acquisti di auto dopo la Germania. Da noi infatti si vendono più di due milioni di vetture l'anno ma se ne producono solo mezzo milione (nel 2008 erano state 659 mila e 910 mila nel 2007). Questo significa che oggi compriamo solo e non costruiamo quasi più: i nostri volumi di produzione sono inferiori di 7 volte ai 3,6 milioni della Germania, e la metà di quanto si produce in Francia e soprattutto in Spagna. Ma anche questo è strano: non si capisce che interesse ci possa essere in Italia a vendere tante macchine se - sempre secondo le dichiarazioni dei redditi denunciate dalle società concessionarie d'auto - il guadagno per ogni vettura venduta è di appena 50 centesimi...

oppure:

-E' di nuovo caro benzina
14 euro in più per un pienoAumenti record rispetto a un anno fa: oggi una famiglia spende in media 300 euro in più l'anno. Insorgono le associazioni dei consumatori
Dopo un periodo di (relativa) tranquillità esplode di nuovo il caso del 'caro benzina: secondo le stime di Adiconsum ogni famigllia spende infatti in media fino a 300 euro in più per colpa degli aumenti del prezzo del carburante e dall'aumento della tariffe di treni e autostrade. Che ci si muova in auto o in treno, che lo si faccia per lavoro o per andare in vacanza, il risultato è una 'tassa' occulta, denuncia il presidente Paolo Landi, che "rischia di riaccendere l'inflazione e pesare sulla ripresa".
Significativo il peso degli aumenti che si registrano nel comparto dei carburanti. Le nuove impennate dei prezzi di benzina e gasolio, considerando una media di 15-20mila chilometri l'anno e un consumo di 800-1000 litri, costringe un automobilista a spendere 150 euro in più. Che salgono fino a 200 euro per una famiglia media, perchè per ogni famiglia circola in media un veicolo e mezzo.
Un vero e proprio salasso. Secondo i calcoli dell'Adoc, rispetto a un anno fa un pieno di 60 litri costa 13 euro in più con in incremento del 20,9%. Si è passati da 66,48 euro del 7 gennaio 2009, quando la benzina costava 1,108 euro agli attuiali 80,40 euro con il prezzo della benzina a 1,340 euro.
Il capitolo assicurazioni, con le tariffe rc auto in continua crescita, pesa per 60 euro. L'aumento delle tariffe ferroviarie comporta, anno su anno, un aggravio medio per ogni famiglia di 30 euro. L'incremento dei pedaggi autostradali, con un euro in più da pagare sulla tratta Roma-Milano, incide in media per 10 euro. Ovviamente, in entrambi i casi, i valori crescono sensibilmente nel caso di lavoratori pendolari che percorrono quotidianamente le stesse tratte.
Le associazioni dei consumatori accendono i riflettori soprattutto sugli incrementi che riguardano l'auto. "Le tariffe autostradali sono aumentate fino al 15%, un incremento non giustificato, considerato il volume degli investimenti fatti e la riduzione del 5% dei prezzi industriali", sostiene Landi. Altrettanto immotivata la rincorsa dei prezzi dei carburanti, che "sono evidentemente il risultato di atteggiamenti speculativi". Landi chiama in causa il governo: "deve rompere gli indugi e assumere provvedimenti nella direzione richiesta da tutti". Altrimenti, conclude, "è lecito sostenere che non si ha il coraggio di intervenire perchè l'aumento dei prezzi conviene a tutti".

Aggiunto 56 secondi più tardi:

io opterei però soprattutto sul disastro di haiti...comunque se ti serve qualche altra cosa aggiorna il thread...

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.