Ungaretti (61767)
mi potete dire le similitudini e le metafore in veglia di ungaretti?
Aggiunto 59 secondi più tardi:
ma rispondete???????????????????????????????????????????????????????????????????'''
Aggiunto 59 secondi più tardi:
ma rispondete???????????????????????????????????????????????????????????????????'''
Risposte
in "VEGLIA" si parla della
congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
è anche questa una "metafora"
il poeta ha davanti a sè l'immagine orribile del compagno morto, con la bocca contorta nel ghigno della morte, ben visibile perchè c'è la luna piena ("con la sua bocca digrignata volta al plenilunio"), e le mani rattrappite e contorte dal "rigor mortis".
il poeta dice la "congestione delle sue mani" e non "le sue mani congestionate" e questa, direi, che è una "metonimia"
quelle mani spettrali gli sembra che "entrino" nel suo silenzio atterrito ("penetrata nel mio silenzio", "penetrare" da un'idea di violenza, di violazione), quasi per afferrarlo come fossero le mani scheletriche di un fantasma che vuole trascinarlo con sè nell'aldilà.
allora il poeta, per salvarsi, si attacca ferocemente alla vita ("non sono mai stato tanto attaccato alla vita") e cerca di "pensare a cose belle" (io dicevo così ai miei figli quando faticavano ad addormentarsi: "pensa a una cosa bella!") e mentalmente, freneticamente, scrive lettere d'amore, come quando ci tappiamo gli occhi e le orecchie e gridiamo quella specie di litania: "lalalalalala!!!"
ecco! la fonte è :http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070419020315AANJzNg
congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
è anche questa una "metafora"
il poeta ha davanti a sè l'immagine orribile del compagno morto, con la bocca contorta nel ghigno della morte, ben visibile perchè c'è la luna piena ("con la sua bocca digrignata volta al plenilunio"), e le mani rattrappite e contorte dal "rigor mortis".
il poeta dice la "congestione delle sue mani" e non "le sue mani congestionate" e questa, direi, che è una "metonimia"
quelle mani spettrali gli sembra che "entrino" nel suo silenzio atterrito ("penetrata nel mio silenzio", "penetrare" da un'idea di violenza, di violazione), quasi per afferrarlo come fossero le mani scheletriche di un fantasma che vuole trascinarlo con sè nell'aldilà.
allora il poeta, per salvarsi, si attacca ferocemente alla vita ("non sono mai stato tanto attaccato alla vita") e cerca di "pensare a cose belle" (io dicevo così ai miei figli quando faticavano ad addormentarsi: "pensa a una cosa bella!") e mentalmente, freneticamente, scrive lettere d'amore, come quando ci tappiamo gli occhi e le orecchie e gridiamo quella specie di litania: "lalalalalala!!!"
ecco! la fonte è :http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070419020315AANJzNg
nella poesia non ci sono nè similtudini nè metafore, altre figure retoriche sì, ma quelle che chiedi tu no!
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110224121542AAtqhQi
Ho trovato questo link, dovrebbe esserti d'aiuto. ;)
Ciao! :hi
Ho trovato questo link, dovrebbe esserti d'aiuto. ;)
Ciao! :hi