Trieste

bastarda97
PROSA UMBERTO SABA TRIESTE

Risposte
giu92d
Ecco a te:

Trieste

Ho attraversata tutta la città.
ho attraversato tutta la città
Poi ho salita un'erta,
poi sono salito su una strada ripida
popolosa in principio, in là deserta,
all'inizio più popolata e poi deserta
chiusa da un muricciolo:
chiusa alla fine da un piccolo muro
un cantuccio in cui solo
e si crea uno spazio in cui da solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
mi siedo e mi dove questo cantuccio finisca
termini la città.
finisca tutta la città

Trieste ha una scontrosa
trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
grazia
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
è come un ragazzo amaro e divoratore
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
con gli occhi azzurri e due mani grandissime
per regalare un fiore;
troppo grandi per poter regalare un fiore
come un amore
come un amore
con gelosia.
che però è pieno di gelosia
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
da questa salita ogni Chiesa e ogni via di Trieste
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
posso scorgere si vede fino alla spiaggia affollata
o alla collina cui, sulla sassosa
e anche fino alla collina, nella cui cima ricoperta di sassi
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
sorge come se fosse aggrappata una casa

Intorno
intorno
circola ad ogni cosa
ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
gira un'aria strana
l'aria natia.
è l'aria natia
La mia città che in ogni parte è viva,
la mia città è viva in ogni sua parte
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
e ha un angolo solo per me, adatto alla mia vita
pensosa e schiva.
che è pensosa e solitaria

commento:

Il poeta da una visione di Trieste da un punto di vista panoramico, mentre pensa al travaglio della sua vita. Trieste e una donna si intitola la raccolta nella quale Trieste e Lina assumono per la prima volta il loro inconfondibili aspetti; sono amate per quello che hanno di proprio di inconfondibile... Trieste è la prima poesia di Saba che testimonia la sua volontà di cantare Trieste proprio in quanto Trieste e non solo in quanto città natale.
La descrizione del fascino di questa città non è fatta con l’animo del visitatore, non è una pagina di un giornale di viaggio, ma vibra del commosso affetto di chi vive in questa città, la sente sua e trova in essa il cantuccio a lui adatto, alla sua vita pensosa e schiva. Trieste diventa addirittura espressione e proiezione dello stato d’animo del poeta, alla "grazia scontrosa" della città fa riscontro la "vita pensosa e schiva" del poeta. Il soggettivo e l’oggettivo si identificano con assoluta fusione lirica.

Ciao :hi

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