Tema terremoto in emilia aiutooooooooooooo
tema attualita' terremoto in emilia
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non lo sapevo io ho fatto una ricerca
yahoo è un sito concorrente giù... non si potrebbe linkare da quello...
PRENDI SPUNTO DA QUI :)
E' salito a circa 7.000 il numero degli sfollati nei comuni colpiti dal sisma in Emilia. Lo comunica l'Agenzia regionale di protezione civile. Fatto sta che a fronte delle nuove richieste di assistenza avanzate dai cittadini, e' stato necessario ricorrere a quattro nuovi moduli da 250 posti ciascuno, forniti dalle Regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria e dall'associazione nazionale di Volontariato delle Misericordie che arriveranno entro oggi. Attualmente, dunque i numeri dell'accoglienza nei Comuni colpiti dal sisma sono questi: 12 campi di accoglienza, 46 strutture di accoglienza al coperto (palestre, strutture comunalie altro), 14 alberghi. I volontari di protezione vivile impegnati nell'attivita' di assistenza sono circa 1200, di cui 700 provenienti dall'Emilia-Romagna e 500 da altre Regioni.L'Agenzia regionale di protezione civile sta pianificando le turnazioni per garantire la prosecuzione delle attivita' di assistenza nei prossimi giorni. Prosegue intanto l'attivita' delle squadre dei pompieri (3.000 sopralluoghi e verifiche sugli edifici) e del Nucleo di valutazione (squadre di tecnici della Protezione civile, del Servizio geologico regionale, dei Servizi tecnici di bacini, integrati da geometri e ingegneri volontari di protezione civile) che hanno effettuato un migliaio di accertamenti di agibilita'. L'Agenzia regionale di protezione civile sta definendo un piano per le opere provvisionali su strutture ed infrastrutture pubbliche e private (interventi urgenti per garantire la pubblica incolumita' e il rapido svolgimento delle operazioni di soccorso), in raccordo con il Dipartimento nazionale di Protezione civile, i Vigili del fuoco, i sindaci, i Centri coordinamento soccorsi, i Centri unificati provinciali di protezione civili."In Italia sono oltre 100.000 le strutture non adeguate al rischio sismico, tra cui anche scuole e ospedali". Lo segnala Agostino Marioni, presidente dell'associazione ingegneria sismica italiana (Isi), oggi a Bologna per un convegno organizzato dall'Isi sul tema delle costruzioni antisismiche. Per adeguare gli edifici esistenti, spiega Marioni, "ci sono varie tecnologie, usate anche a L'Aquila e di cui andrebbe diffusa la conoscenza". Il presidente dell'Isi parla in particolare della tecnica dell'isolamento sismico, ovvero l'inserimento nei pilastri che sorreggono le strutture di isolatori fatti in acciaio, gomma o materiali sintetici. Questi inserti, spiega Marioni, "isolano la struttura dal terreno filtrando e in parte assorbendo le onde sismiche". L'alternativa resta sempre "aumentare la resistenza degli edifici con rinforzi o armature". In parallelo al tema delle costruzioni antisismiche, il convegno si è concentrato anche sulle assicurazioni, che per volere del Governo Monti dovrebbero prendere il posto degli indennizzi statali alle persone che colpite dal terremoto. Un decreto che, comunque, non si applica agli abitanti delle province di Modena e Ferrara colpiti dal sisma di domenica, perchè non ancora applicato (manca il regolamento attuativo, da approvare entro 90 giorni). Per Marioni, l'introduzione delle assicurazioni volontarie "darà grande incremento ai sistemi di prevenzione sismica, a tutto beneficio del patrimonio". Dello stesso avviso pure Alberto Monti, consulente Ocse sulle assicurazioni per rischi catastrofali e docente di Diritto comparato all'Università di Pavia, uno dei relatori al convegno di oggi.Il passaggio al sistema assicurativo "dà alcuni vantaggi- spiega Monti- prima di tutto, rende certa la prestazione a fronte di un danno. Oggi, infatti, il contributo dello Stato è discrezionale e variabile a seconda delle risorse disponibili". Inoltre, nel decreto "è prevista la deducibilità del premio e agevolazioni fiscali sull'aliquota", tasse che ora toccano il 22-25%. Infine, il premio assicurativo sarà "legato al rischio sismico". Dunque, sostiene Monti, dare un valore monetario al possibilità di essere colpiti da un terremoto funziona "anche come educazione al rischio sismico e spinge il cittadino ad adottare contromisure". Insomma, per gli esperti il decreto del Governo "è un primo passo. Ma non basta". Secondo Monti, infatti, "il mercato delle assicurazioni volontarie in Italia non prende piede, perchè la gente non crede che lo Stato smetterà di dare indennizzi". E in effetti, neanche nel decreto "è detto con sicurezza che lo Stato azzera il proprio contributo". Il passaggio al sistema assicurativo volontario "è sicuramente un messaggio importante- insiste il giurista- ma bisogna vedere quali alternative concrete ci sono all'indennizzo statale: adesso è poco credibile dire che lo Stato non pagherà più". Secondo Monti, serve un "sistema di assicurazione agevolato" e, soprattutto, bisogna "pensare al problema in modo più strutturato". Una soluzione potrebbe essere creare "una società veicolo, partecipata con fondi pubblici, come avviene in Francia e in Spagna", suggerisce il docente.
questo lo preso su yahoo
il 2 è
sono 638 le scosse di terremoto registrate dal secondo sisma del 29 maggio fino alle 7.36 di stamattina, 13 delle quali superiori a magnitudo 4 e sette oltre magnitudo 5 (l'ultima di domenica sera a 5.1). E' il nuovo aggiornamento fornito dall'assessore alla Protezione civile dell'Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, che ha fatto il punto in Aula. Nella sola notte di martedì 5, dalla mezzanotte alle 9, la terra ha tremato altre 15 volte. Le scosse, riferisce l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, sono state di intensità variabile tra 2.1 e 2.8, ma non sono state avvertite dalla popolazione perché molto in profondità.
Intanto, sale a 26 il bilancio delle vittime del sisma dopo che martedì 5 giugno sono morte due donne che erano state ricoverate in ospedale dopo il sisma del 29 maggio. Sandra Gherardi, 46 anni, di Cento donna era ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Maggiore di Bologna, in seguito al crollo di un cornicione di cui era rimasta vittima dopo la violenta scossa avvenuta attorno alle 9 del mattino. Si è spenta invece all'ospedale di Baggiovara (Modena) Liviana Latini, 65 anni, che era rimasta sotto le macerie del suo appartamento a Cavezzo.
preso da yahoo
il 3 è
Lo sciame sismico che in questi giorni sta colpendo l'Emilia, è iniziato domenica 20 maggio con un terremoto del 6° grado della Scala Richter che ha sconvolto tutto il Nord Italia. E da allora la terra ha continuato a tremare. Nuove scosse si sono registrate anche nei giorni seguenti in tutta la pianura padana emiliana. Le province più colpite sono state quelle di Modena e Ferrara. Le vittime accertate finora sono una ventina, mentre sono almeno 18.000 gli sfollati. La scorsa settimana il prefetto ha emanato una ordinanza per chiudere le scuole di ogni ordine e grado in molti comuni, in modo da poter effettuare i controlli necessari per accertare lo stato di agibilità degli edifici e garantire la sicurezza degli studenti. Prima di emanare l'ordinanza, il prefetto ha incontrato le autorità locali ed i rappresentanti della Protezione Civile e delle Forze dell'ordine. E la decisione di chiudere le scuole per effettuare i controlli è risultata la più adatta alla situazione. Nel comune di Crevalcore una scuola, risultata agibile, è stata messa a disposizione dall'amministrazione per accogliere gli sfollati. Dopo la prima scossa, si sono verificati ingenti danni, soprattutto a Finale Emilia, in provincia di Modena, dove ci sono stati crolli al Duomo, al campanile della chiesa dell'Annunziata e in due torrioni del Castello, e nella provincia di Ferrara, dove è crollato lo storico Palazzo dei Veneziani e un campanile a Sant'Agostino. Alla fine della scorsa settimana la situazione stava pian piano tornando alla normalità ed in alcune scuole erano già riprese le lezioni. Anche se erano diversi gli edifici scolastici che dovevano ancora essere controllati. A Modena tutte le 80 scuole erano state dichiarate sicure. E gli studenti sono tornati sui banchi già dal 23 maggio, anche se il monitoraggio è continuato anche nei giorni successivi per segnalare eventuali danni causati dal terremoto e non notati durante i primi sopralluoghi. A Ferrara, sempre il 23 maggio, hanno riaperto 32 dei 70 edifici scolastici di competenza comunale (asili, scuole elementari e scuole medie). Altre 15 scuole il 24 maggio, mentre per le restanti 23 scuole servono ulteriori controlli. Anche le scuole superiori sono state dichiarate sicure ed hanno riaperto il 23 in tutta la provincia, ad eccezione degli istituti che si trovano a Cento e a Bondeno.
preso da yahoo
spero di esserti stata di aiuto
giu=)
E' salito a circa 7.000 il numero degli sfollati nei comuni colpiti dal sisma in Emilia. Lo comunica l'Agenzia regionale di protezione civile. Fatto sta che a fronte delle nuove richieste di assistenza avanzate dai cittadini, e' stato necessario ricorrere a quattro nuovi moduli da 250 posti ciascuno, forniti dalle Regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria e dall'associazione nazionale di Volontariato delle Misericordie che arriveranno entro oggi. Attualmente, dunque i numeri dell'accoglienza nei Comuni colpiti dal sisma sono questi: 12 campi di accoglienza, 46 strutture di accoglienza al coperto (palestre, strutture comunalie altro), 14 alberghi. I volontari di protezione vivile impegnati nell'attivita' di assistenza sono circa 1200, di cui 700 provenienti dall'Emilia-Romagna e 500 da altre Regioni.L'Agenzia regionale di protezione civile sta pianificando le turnazioni per garantire la prosecuzione delle attivita' di assistenza nei prossimi giorni. Prosegue intanto l'attivita' delle squadre dei pompieri (3.000 sopralluoghi e verifiche sugli edifici) e del Nucleo di valutazione (squadre di tecnici della Protezione civile, del Servizio geologico regionale, dei Servizi tecnici di bacini, integrati da geometri e ingegneri volontari di protezione civile) che hanno effettuato un migliaio di accertamenti di agibilita'. L'Agenzia regionale di protezione civile sta definendo un piano per le opere provvisionali su strutture ed infrastrutture pubbliche e private (interventi urgenti per garantire la pubblica incolumita' e il rapido svolgimento delle operazioni di soccorso), in raccordo con il Dipartimento nazionale di Protezione civile, i Vigili del fuoco, i sindaci, i Centri coordinamento soccorsi, i Centri unificati provinciali di protezione civili."In Italia sono oltre 100.000 le strutture non adeguate al rischio sismico, tra cui anche scuole e ospedali". Lo segnala Agostino Marioni, presidente dell'associazione ingegneria sismica italiana (Isi), oggi a Bologna per un convegno organizzato dall'Isi sul tema delle costruzioni antisismiche. Per adeguare gli edifici esistenti, spiega Marioni, "ci sono varie tecnologie, usate anche a L'Aquila e di cui andrebbe diffusa la conoscenza". Il presidente dell'Isi parla in particolare della tecnica dell'isolamento sismico, ovvero l'inserimento nei pilastri che sorreggono le strutture di isolatori fatti in acciaio, gomma o materiali sintetici. Questi inserti, spiega Marioni, "isolano la struttura dal terreno filtrando e in parte assorbendo le onde sismiche". L'alternativa resta sempre "aumentare la resistenza degli edifici con rinforzi o armature". In parallelo al tema delle costruzioni antisismiche, il convegno si è concentrato anche sulle assicurazioni, che per volere del Governo Monti dovrebbero prendere il posto degli indennizzi statali alle persone che colpite dal terremoto. Un decreto che, comunque, non si applica agli abitanti delle province di Modena e Ferrara colpiti dal sisma di domenica, perchè non ancora applicato (manca il regolamento attuativo, da approvare entro 90 giorni). Per Marioni, l'introduzione delle assicurazioni volontarie "darà grande incremento ai sistemi di prevenzione sismica, a tutto beneficio del patrimonio". Dello stesso avviso pure Alberto Monti, consulente Ocse sulle assicurazioni per rischi catastrofali e docente di Diritto comparato all'Università di Pavia, uno dei relatori al convegno di oggi.Il passaggio al sistema assicurativo "dà alcuni vantaggi- spiega Monti- prima di tutto, rende certa la prestazione a fronte di un danno. Oggi, infatti, il contributo dello Stato è discrezionale e variabile a seconda delle risorse disponibili". Inoltre, nel decreto "è prevista la deducibilità del premio e agevolazioni fiscali sull'aliquota", tasse che ora toccano il 22-25%. Infine, il premio assicurativo sarà "legato al rischio sismico". Dunque, sostiene Monti, dare un valore monetario al possibilità di essere colpiti da un terremoto funziona "anche come educazione al rischio sismico e spinge il cittadino ad adottare contromisure". Insomma, per gli esperti il decreto del Governo "è un primo passo. Ma non basta". Secondo Monti, infatti, "il mercato delle assicurazioni volontarie in Italia non prende piede, perchè la gente non crede che lo Stato smetterà di dare indennizzi". E in effetti, neanche nel decreto "è detto con sicurezza che lo Stato azzera il proprio contributo". Il passaggio al sistema assicurativo volontario "è sicuramente un messaggio importante- insiste il giurista- ma bisogna vedere quali alternative concrete ci sono all'indennizzo statale: adesso è poco credibile dire che lo Stato non pagherà più". Secondo Monti, serve un "sistema di assicurazione agevolato" e, soprattutto, bisogna "pensare al problema in modo più strutturato". Una soluzione potrebbe essere creare "una società veicolo, partecipata con fondi pubblici, come avviene in Francia e in Spagna", suggerisce il docente.
questo lo preso su yahoo
il 2 è
sono 638 le scosse di terremoto registrate dal secondo sisma del 29 maggio fino alle 7.36 di stamattina, 13 delle quali superiori a magnitudo 4 e sette oltre magnitudo 5 (l'ultima di domenica sera a 5.1). E' il nuovo aggiornamento fornito dall'assessore alla Protezione civile dell'Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, che ha fatto il punto in Aula. Nella sola notte di martedì 5, dalla mezzanotte alle 9, la terra ha tremato altre 15 volte. Le scosse, riferisce l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, sono state di intensità variabile tra 2.1 e 2.8, ma non sono state avvertite dalla popolazione perché molto in profondità.
Intanto, sale a 26 il bilancio delle vittime del sisma dopo che martedì 5 giugno sono morte due donne che erano state ricoverate in ospedale dopo il sisma del 29 maggio. Sandra Gherardi, 46 anni, di Cento donna era ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Maggiore di Bologna, in seguito al crollo di un cornicione di cui era rimasta vittima dopo la violenta scossa avvenuta attorno alle 9 del mattino. Si è spenta invece all'ospedale di Baggiovara (Modena) Liviana Latini, 65 anni, che era rimasta sotto le macerie del suo appartamento a Cavezzo.
preso da yahoo
il 3 è
Lo sciame sismico che in questi giorni sta colpendo l'Emilia, è iniziato domenica 20 maggio con un terremoto del 6° grado della Scala Richter che ha sconvolto tutto il Nord Italia. E da allora la terra ha continuato a tremare. Nuove scosse si sono registrate anche nei giorni seguenti in tutta la pianura padana emiliana. Le province più colpite sono state quelle di Modena e Ferrara. Le vittime accertate finora sono una ventina, mentre sono almeno 18.000 gli sfollati. La scorsa settimana il prefetto ha emanato una ordinanza per chiudere le scuole di ogni ordine e grado in molti comuni, in modo da poter effettuare i controlli necessari per accertare lo stato di agibilità degli edifici e garantire la sicurezza degli studenti. Prima di emanare l'ordinanza, il prefetto ha incontrato le autorità locali ed i rappresentanti della Protezione Civile e delle Forze dell'ordine. E la decisione di chiudere le scuole per effettuare i controlli è risultata la più adatta alla situazione. Nel comune di Crevalcore una scuola, risultata agibile, è stata messa a disposizione dall'amministrazione per accogliere gli sfollati. Dopo la prima scossa, si sono verificati ingenti danni, soprattutto a Finale Emilia, in provincia di Modena, dove ci sono stati crolli al Duomo, al campanile della chiesa dell'Annunziata e in due torrioni del Castello, e nella provincia di Ferrara, dove è crollato lo storico Palazzo dei Veneziani e un campanile a Sant'Agostino. Alla fine della scorsa settimana la situazione stava pian piano tornando alla normalità ed in alcune scuole erano già riprese le lezioni. Anche se erano diversi gli edifici scolastici che dovevano ancora essere controllati. A Modena tutte le 80 scuole erano state dichiarate sicure. E gli studenti sono tornati sui banchi già dal 23 maggio, anche se il monitoraggio è continuato anche nei giorni successivi per segnalare eventuali danni causati dal terremoto e non notati durante i primi sopralluoghi. A Ferrara, sempre il 23 maggio, hanno riaperto 32 dei 70 edifici scolastici di competenza comunale (asili, scuole elementari e scuole medie). Altre 15 scuole il 24 maggio, mentre per le restanti 23 scuole servono ulteriori controlli. Anche le scuole superiori sono state dichiarate sicure ed hanno riaperto il 23 in tutta la provincia, ad eccezione degli istituti che si trovano a Cento e a Bondeno.
preso da yahoo
spero di esserti stata di aiuto
giu=)