Saggio breve ambito socio-economico

Sophia15
Salve mi potreste aiutare a fare il saggio breve in base a questi documenti?SAGGIO BREVE: AMBITO SOCIO ECONOMICO: I GIOVANI IN FAMIGLIA E IN SOCIETA’ DOCUMENTI: Documento 1 Incapaci di sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda dei figli, i genitori minimizzano e dimostrano di non voler credere alle proporzioni che i figli vorrebbero dare ai loro problemi.(...) A rendere difficile il dialogo, sono soprattutto il divario generazionale e culturale, l'incapacità di ascoltare, il predominio dei mass-media nella vita familiare. Lo sbalzo di età si manifesta in diversità di opinioni e interessi in contrapposti atteggiamenti verso la vita e la società. È l'eterna lotta fra chi vuole far valere il bagaglio della propria esperienza e chi vuole camminare da solo, a costo di ruzzolare e scivolare lungo il percorso. Gli uni dimenticano che a loro tempo hanno scalpitato e invocato autonomia, gli altri, impazienti, non riconoscono valore a una esperienza che per loro sa di muffa. La difficoltà di capire il mondo d'oggi e il nuovo modo di vivere dei figli rende i genitori pessimisti e Apprensivi. I genitori, in un tentativo di giustificazione, si nascondono dietro il paravento dell’amore e dell'affetto. Sostengono che ogni presa di posizione nasce da preoccupazione e si ispira al desiderio di costruire la felicità dei giovani. Ma è proprio questa tutela che i figli non sopportano. Sergio Giordani, Dimensioni nuove, 1983 Documento 2 Più o meno consapevolmente, quando ci chiediamo se vi sia un futuro per i giovani d'oggi, intendiamo il termine «futuro» in un senso più profondo della semplice determinazione temporale: esso designa per noi non soltanto ciò che accade dopo oggi, ma soprattutto ciò che può accadere di nuovo e di migliore rispetto ad oggi. Attendere il futuro, prepararsi al futuro, interrogarsi sul futuro, implica sempre un giudizio, un'interpretazione del presente: futuro non è, propriamente, la ripetizione del presente, ma la sua innovazione in senso positivo, almeno per quegli aspetti per cui il presente è sinonimo di monotonia, di banalità, di grigiore, di insoddisfazione. Uno dei motivi più immediati e più pressanti di sfiducia concerne la prospettiva dell'inserimento giovanile nel mondo dei lavoro. Una riflessione sulla condizione giovanile attuale deve, innanzitutto, prendere atto di un dato incontestabile: tutta una serie di congiunture economiche, a livello nazionale e mondiale, ha portato ad un quadro occupazionale allarmante. «Non sono cifre tratte dal cappello di un prestigiatore: nei prossimi venti anni la disoccupazione rimarrà uno dei più gravi problemi del mondo; sarà necessario creare un miliardo di posti di lavoro, e di questo miliardo l'81% nei Paesi in via di sviluppo»: così, recentemente, si esprimeva il Direttore generale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Augusto Cavadi, 1986. Documento 3 Ascoltiamo genitori sempre più rammaricati riguardo agli atteggiamenti dei figli ed agli errori commessi nell’assolvere alla funzione genitoriale. Le risposte che i figli mostrano nei loro confronti, sono sempre più superficiali, distaccate e intolleranti, quando non giungono addirittura all’indifferenza. Un buon figlio sarà tale solo dopo aver elaborato il perdono dei suoi genitori nonostante gli errori da loro commessi nell’educarlo, errori che, di solito, avvengono per scarsa consapevolezza del ruolo. Dott. Mario Mengheri Documento 4 È una società che continua a vedersi in difficoltà. L’ottimismo verso il futuro dell’economia resta basso. Si risparmia e si consuma di meno. La gente prova un senso di disorientamento e cala la fiducia negli altri. È più preoccupata per il futuro, in particolare per quello dei giovani, che secondo la gran parte degli italiani vivranno una situazione peggiore di quella dei loro genitori. Il futuro appare bigio. In relazione ai giovani - che per definizione rappresentano il domani, quindi l’evoluzione (e il miglioramento) rispetto al passato – viene dipinto uno scenario poco rassicurante. Quasi il 60% degli italiani ritiene che i giovani di oggi vivranno una condizione sociale ed economica peggiore di quella dei loro genitori. Si tratta di una percezione sul futuro che sicuramente riflette e amplifica le preoccupazioni del presente. Ma è un dato che suscita comunque inquietudine. Luigi Ceccarini,La Repubblica 2004. Documento 5 "L'area sensibile su cui i genitori pensano di poter intervenire per educare i propri figli è l'uso quotidiano degli strumenti di divulgazione mediatica o di comunicazione che hanno sostituito le bambole e i soldatini. I ragazzi cominciano a socializzare prestissimo, dall'asilo nido e la loro esistenza si basa sul continuo confronto con i coetanei su cose “alla moda” come può essere l'ultimo videogioco o l'ultima puntata del reality di turno. Essere isolati e tagliati fuori dalla conversazione implica una frustrazione che attribuisce il valore alla punizione". Ma si tratta di metodi efficaci per ottenere ubbidienza? "Sicuramente si colpiscono i giovani su qualcosa a cui tengono e quindi il deterrente è forte, ma da questa ricerca è emerso che l'autorevolezza genitoriale è in forte calo. Prima la punizione peggiore per un giovane era la perdita di stima del genitore. I padri illuminati non applicavano pene corporali per sanzionare i comportamenti dei figli: era sufficiente togliere loro la stima per ottenere il risultato voluto. Oggi i veri padri sono i protagonisti dei programmi tv e la stima che i ragazzi non vogliono perdere è quella del gruppo". Professor Massimo Cicogna,La Repubblica 2006

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melody_gio
Ciao Sophia,

devi provare a fare tu il saggio breve. Poi riportalo qua e noi ti aiutiamo con le correzioni e altri consigli.

Ciao,
Giorgia.
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