Riassunto libro... :)
ciao a tutti, volevo kiedervi se potevate aiutarmi.
Qualcuno può farmi un riassunto (dettagliato) del libro di Valerio Massimo Manfredi, "Lo Scudo di Talos"? ringrazio già adesso :
Qualcuno può farmi un riassunto (dettagliato) del libro di Valerio Massimo Manfredi, "Lo Scudo di Talos"? ringrazio già adesso :
Risposte
grazie.... :)
RIASSUNTO
Il romanzo storico “Lo scudo di Talos” è stato scritto da Massimo Valerio Manfredi e racconta le vicende di una nobile famiglia spartana in cui nacque un bambino storpio chiamato Kleidemos.
Il padre Aristarchos in una notte piena di tuoni e fulmini, lo portò nel bosco e lì lo abbandonò.
Egli fece questo non per sua volontà ma per rispettare la legge di Sparta, seconda la quale i bambini che non erano perfetti nel corpo e quindi non potevano diventare guerrieri, dovevano essere abbandonati.
Il piccolo però fu ritrovato da un vecchio pastore ilota che stava pascolando le pecore del suo padrone sul monte Taigeto insieme al suo fedele cane Krios.
Il vecchio pastore, di nome Kritolaos, lo portò a casa sua e lo fece allevare da sua figlia e gli diede il nome di Talos. Talos crebbe ed imparò, grazie a Kritolaos, a muoversi con abilità ed a reggere almeno in parte il peso del corpo ed imparò a difendersi ed a tirare con l’arco.
Kritolaos prima di morire gli vede vedere dove era nascosta l’armatura del defunto re degli Iloti ed affidò Talos a Karas, un suo fedele amico perché lo proteggesse e lo aiutasse. Intanto a Sparta Brithos, fratello di Talos, imparava come diventare un guerriero.
Un giorno Brithos ed alcuni suoi compagni l’assalirono Antinea, figlia del contadino Pelias, e Talos per difenderla si scontrò con Brithos, che non sapeva fosse suo fratello, e con i suoi compagni.
Da quel giorno Brithos e Talos si odiarono a vicenda.
Ben presto ci fu la guerra contro il Gran Re di Persia e tutti gli iloti furono condotti a Sparta per essere scelti come attendenti per i guerrieri e Talos fu scelto da Brithos.
Nelle battaglia delle Termopili tutti i guerrieri spartani ed il Re Leonidas persero la vita tranne Brithos, il suo amico Aghias e Talos che per volere del Re portarono a Sparta un messaggio per gli Anziani. Essi però vennero considerati traditori perché ingiustamente accusati di essere fuggiti dal campo di battaglia. Aghias, l’amico di Brithos, s’impiccò nella sua casa e Brithos fuggì una notte con l’intenzione di uccidersi ma Talos lo fermò e lo convinse a riscattarsi aiutandolo nella sua guerra solitaria contro i persiani.
Brithos morì a Platea ed il Re Pausanias consegnò a Talos l’armatura di suo fratello e gli rivelò il suo vero nome e la storia della sua vera famiglia.
Allora Talos tornò a Sparta per vedere la sua madre naturale, Ismene, ma lei, per la troppo emozione morì.
Talos divenne un comandante dell’esercito di Pausanias e combattè a lungo in Asia.
Ritornato a Sparta, Talos, dopo varie ricerche trovò Antinea con la quale in seguito ebbe un bambino.
Sparta venne colpita da un terremoto e Karas disse a Talos che doveva scegliere se stare con gli Iloti o gli Spartani.
Talos alla fine decise di aiutare gli Iloti a liberarsi dalla schiavitù degli Spartani e con essi ricostruì Ithome, la vecchia città degli Iloti.
Gli Spartani assediarono la città a lungo e Talos, temendo il peggio, fece allontanare Antinea, suo figlio e sua madre per salvarli.
Mentre si stava preparando lo scontro finale giunse un messaggero degli Anziani, consigliato da Atene, che ordinava di cessare la lotta e ridare la libertà agli Iloti, purchè questi andassero a vivere nei territori degli Ateniesi.
Gli Iloti partirono ma con loro non vi era Talos; egli era scomparso proprio quando poteva raccogliere i risultati del suo valore. Il suo amico più caro, Karas, si mise alla sua ricerca fino a che si imbattè in un lupo che lo condusse vicino alla sua tana, dove rinvenne solo l’armatura e lo scudo dell’eroe.
Qualora gli Iloti avessero avuto bisogno di Talos, egli sarebbe ritornato.
GENERE LETTERARIO:
è un romanzo storico poiché la grande storia dei Greci fa da cornice a duna splendida e tormentata storia familiare. Infatti nel libro si narrano le vicende di due fratelli separati in nome della legge più crudele di Sparta, che il fato per vie tortuose, li riavvicina e li fa combattere insieme contro gli invasori Persiani.
Nel romanzo vengono anche descritti avvenimenti storici quali la vittoria di Maratona e l’eroico sacrificio delle Termopili.
CARATTERISTICHE DEI PERSONAGGI
I personaggi principali sono:
- Talos/Kleidemos: ha occhi e capelli neri e corporatura snella e slanciata, nonostante la sua malformazione al piede. Il pastore Kritolaos, che lo alleva con il nome di Talos, lo definisce “mente pronta e cuore generoso”. Egli rivela infatti generosità e coraggio e si distingue per valore nelle guerre dimostrando predisposizione al comando. Kleidemos era il nome datogli dalla sua famiglia natale.
- Kritolaos: è un pastore appartenente al popolo degli Iloti. Ha i capelli bianchi e le mani nodose; secondo Talos è l’uomo più saggio del mondo. Vive sul monte Taigeto e Talos lo considera suo nonno.
- Colei che allevò Talos: è la figlia di Kritolaos, ha gli occhi grigi ed una testa spesso reclinata. E’ la dimostrazione della dedizione e dell’umiltà.
- Brithos: viene descritto come un grande guerriero. Nella prima parte del testo tenta di uccidere Talos ma qualcosa lo ferma. Solo in seguito scoprirà che Talos è suo fratello e si riconcilierà con lui.
- Karas: è il migliore amico di Talos dopo la morte di Kritolaos. Di lui non si sa molto, solo che è un omaccione che, pur di difendere il suo popolo, subisce torture e l’accecamento di un occhio
- Antinea: è l’unica donna amata da Talos nonostante abbia viaggiato molto per seguire il suo padrone, non ha mai dimenticato Talos, come lui non ha mai dimenticato lei. Ha occhi verdi e corpo snello. Rappresenta la giovinezza e l’amore ed avrà un figlio da Talos.
- Aghias: è l’amico di Brithos e si è tolto la vita dopo essere sopravvissuto alla battaglia di Platea. Come Brithos, fu accusato di codardia e non riuscì a reggere alle accuse.
- Aristarchos: è il padre di Talos e rappresenta la nobiltà spartana; mette le leggi della polis davanti all’amore per il proprio figlio. Nella battaglia delle Termopili si rivela valoroso e coraggioso.
- Pausanias: è il re spartano che si rivela traditore dei suoi cittadini. E’ lui che fa conoscere a Talos le sue vere origini.
ANALISI TESTO
In questo romanzo prevalgono azioni e descrizioni. Le azioni si hanno quando Talos e Brithos combattono mentre le descrizioni quando l’autore descrive il paesaggio un personaggio o delle azioni di guerra.
In questo romanzo ci sono anche dei dialoghi, ma sono di meno rispetto alle azioni o descrizioni.
Il capitolo che mi è piaciuto di più è quello che descrive l’incontro tra Kleidemos e la sua madre naturale Ismene; infatti solo in quel momento Talos capisce che i suoi genitori non lo avevano abbandonato per crudeltà, ma perché la legge di Sparta glielo imponeva e per questo i suoi genitori avevano lungamente sofferto (“Nostos” - 2°p. - capitolo 2 – pag. 181). Secondo me, questa è una delle parti più toccanti perchè ricca di sentimento e in grado di suscitare grande emozione nel lettore.
Preso da : http://blog.scuolaer.it/messaggio.aspx?IDBlog=979&IDMsg=11520
Aggiunto 3 secondi più tardi:
RIASSUNTO
Il romanzo storico “Lo scudo di Talos” è stato scritto da Massimo Valerio Manfredi e racconta le vicende di una nobile famiglia spartana in cui nacque un bambino storpio chiamato Kleidemos.
Il padre Aristarchos in una notte piena di tuoni e fulmini, lo portò nel bosco e lì lo abbandonò.
Egli fece questo non per sua volontà ma per rispettare la legge di Sparta, seconda la quale i bambini che non erano perfetti nel corpo e quindi non potevano diventare guerrieri, dovevano essere abbandonati.
Il piccolo però fu ritrovato da un vecchio pastore ilota che stava pascolando le pecore del suo padrone sul monte Taigeto insieme al suo fedele cane Krios.
Il vecchio pastore, di nome Kritolaos, lo portò a casa sua e lo fece allevare da sua figlia e gli diede il nome di Talos. Talos crebbe ed imparò, grazie a Kritolaos, a muoversi con abilità ed a reggere almeno in parte il peso del corpo ed imparò a difendersi ed a tirare con l’arco.
Kritolaos prima di morire gli vede vedere dove era nascosta l’armatura del defunto re degli Iloti ed affidò Talos a Karas, un suo fedele amico perché lo proteggesse e lo aiutasse. Intanto a Sparta Brithos, fratello di Talos, imparava come diventare un guerriero.
Un giorno Brithos ed alcuni suoi compagni l’assalirono Antinea, figlia del contadino Pelias, e Talos per difenderla si scontrò con Brithos, che non sapeva fosse suo fratello, e con i suoi compagni.
Da quel giorno Brithos e Talos si odiarono a vicenda.
Ben presto ci fu la guerra contro il Gran Re di Persia e tutti gli iloti furono condotti a Sparta per essere scelti come attendenti per i guerrieri e Talos fu scelto da Brithos.
Nelle battaglia delle Termopili tutti i guerrieri spartani ed il Re Leonidas persero la vita tranne Brithos, il suo amico Aghias e Talos che per volere del Re portarono a Sparta un messaggio per gli Anziani. Essi però vennero considerati traditori perché ingiustamente accusati di essere fuggiti dal campo di battaglia. Aghias, l’amico di Brithos, s’impiccò nella sua casa e Brithos fuggì una notte con l’intenzione di uccidersi ma Talos lo fermò e lo convinse a riscattarsi aiutandolo nella sua guerra solitaria contro i persiani.
Brithos morì a Platea ed il Re Pausanias consegnò a Talos l’armatura di suo fratello e gli rivelò il suo vero nome e la storia della sua vera famiglia.
Allora Talos tornò a Sparta per vedere la sua madre naturale, Ismene, ma lei, per la troppo emozione morì.
Talos divenne un comandante dell’esercito di Pausanias e combattè a lungo in Asia.
Ritornato a Sparta, Talos, dopo varie ricerche trovò Antinea con la quale in seguito ebbe un bambino.
Sparta venne colpita da un terremoto e Karas disse a Talos che doveva scegliere se stare con gli Iloti o gli Spartani.
Talos alla fine decise di aiutare gli Iloti a liberarsi dalla schiavitù degli Spartani e con essi ricostruì Ithome, la vecchia città degli Iloti.
Gli Spartani assediarono la città a lungo e Talos, temendo il peggio, fece allontanare Antinea, suo figlio e sua madre per salvarli.
Mentre si stava preparando lo scontro finale giunse un messaggero degli Anziani, consigliato da Atene, che ordinava di cessare la lotta e ridare la libertà agli Iloti, purchè questi andassero a vivere nei territori degli Ateniesi.
Gli Iloti partirono ma con loro non vi era Talos; egli era scomparso proprio quando poteva raccogliere i risultati del suo valore. Il suo amico più caro, Karas, si mise alla sua ricerca fino a che si imbattè in un lupo che lo condusse vicino alla sua tana, dove rinvenne solo l’armatura e lo scudo dell’eroe.
Qualora gli Iloti avessero avuto bisogno di Talos, egli sarebbe ritornato.
GENERE LETTERARIO:
è un romanzo storico poiché la grande storia dei Greci fa da cornice a duna splendida e tormentata storia familiare. Infatti nel libro si narrano le vicende di due fratelli separati in nome della legge più crudele di Sparta, che il fato per vie tortuose, li riavvicina e li fa combattere insieme contro gli invasori Persiani.
Nel romanzo vengono anche descritti avvenimenti storici quali la vittoria di Maratona e l’eroico sacrificio delle Termopili.
CARATTERISTICHE DEI PERSONAGGI
I personaggi principali sono:
- Talos/Kleidemos: ha occhi e capelli neri e corporatura snella e slanciata, nonostante la sua malformazione al piede. Il pastore Kritolaos, che lo alleva con il nome di Talos, lo definisce “mente pronta e cuore generoso”. Egli rivela infatti generosità e coraggio e si distingue per valore nelle guerre dimostrando predisposizione al comando. Kleidemos era il nome datogli dalla sua famiglia natale.
- Kritolaos: è un pastore appartenente al popolo degli Iloti. Ha i capelli bianchi e le mani nodose; secondo Talos è l’uomo più saggio del mondo. Vive sul monte Taigeto e Talos lo considera suo nonno.
- Colei che allevò Talos: è la figlia di Kritolaos, ha gli occhi grigi ed una testa spesso reclinata. E’ la dimostrazione della dedizione e dell’umiltà.
- Brithos: viene descritto come un grande guerriero. Nella prima parte del testo tenta di uccidere Talos ma qualcosa lo ferma. Solo in seguito scoprirà che Talos è suo fratello e si riconcilierà con lui.
- Karas: è il migliore amico di Talos dopo la morte di Kritolaos. Di lui non si sa molto, solo che è un omaccione che, pur di difendere il suo popolo, subisce torture e l’accecamento di un occhio
- Antinea: è l’unica donna amata da Talos nonostante abbia viaggiato molto per seguire il suo padrone, non ha mai dimenticato Talos, come lui non ha mai dimenticato lei. Ha occhi verdi e corpo snello. Rappresenta la giovinezza e l’amore ed avrà un figlio da Talos.
- Aghias: è l’amico di Brithos e si è tolto la vita dopo essere sopravvissuto alla battaglia di Platea. Come Brithos, fu accusato di codardia e non riuscì a reggere alle accuse.
- Aristarchos: è il padre di Talos e rappresenta la nobiltà spartana; mette le leggi della polis davanti all’amore per il proprio figlio. Nella battaglia delle Termopili si rivela valoroso e coraggioso.
- Pausanias: è il re spartano che si rivela traditore dei suoi cittadini. E’ lui che fa conoscere a Talos le sue vere origini.
ANALISI TESTO
In questo romanzo prevalgono azioni e descrizioni. Le azioni si hanno quando Talos e Brithos combattono mentre le descrizioni quando l’autore descrive il paesaggio un personaggio o delle azioni di guerra.
In questo romanzo ci sono anche dei dialoghi, ma sono di meno rispetto alle azioni o descrizioni.
Il capitolo che mi è piaciuto di più è quello che descrive l’incontro tra Kleidemos e la sua madre naturale Ismene; infatti solo in quel momento Talos capisce che i suoi genitori non lo avevano abbandonato per crudeltà, ma perché la legge di Sparta glielo imponeva e per questo i suoi genitori avevano lungamente sofferto (“Nostos” - 2°p. - capitolo 2 – pag. 181). Secondo me, questa è una delle parti più toccanti perchè ricca di sentimento e in grado di suscitare grande emozione nel lettore.
Preso da : http://blog.scuolaer.it/messaggio.aspx?IDBlog=979&IDMsg=11520
Il romanzo storico “Lo scudo di Talos” è stato scritto da Massimo Valerio Manfredi e racconta le vicende di una nobile famiglia spartana in cui nacque un bambino storpio chiamato Kleidemos.
Il padre Aristarchos in una notte piena di tuoni e fulmini, lo portò nel bosco e lì lo abbandonò.
Egli fece questo non per sua volontà ma per rispettare la legge di Sparta, seconda la quale i bambini che non erano perfetti nel corpo e quindi non potevano diventare guerrieri, dovevano essere abbandonati.
Il piccolo però fu ritrovato da un vecchio pastore ilota che stava pascolando le pecore del suo padrone sul monte Taigeto insieme al suo fedele cane Krios.
Il vecchio pastore, di nome Kritolaos, lo portò a casa sua e lo fece allevare da sua figlia e gli diede il nome di Talos. Talos crebbe ed imparò, grazie a Kritolaos, a muoversi con abilità ed a reggere almeno in parte il peso del corpo ed imparò a difendersi ed a tirare con l’arco.
Kritolaos prima di morire gli vede vedere dove era nascosta l’armatura del defunto re degli Iloti ed affidò Talos a Karas, un suo fedele amico perché lo proteggesse e lo aiutasse. Intanto a Sparta Brithos, fratello di Talos, imparava come diventare un guerriero.
Un giorno Brithos ed alcuni suoi compagni l’assalirono Antinea, figlia del contadino Pelias, e Talos per difenderla si scontrò con Brithos, che non sapeva fosse suo fratello, e con i suoi compagni.
Da quel giorno Brithos e Talos si odiarono a vicenda.
Ben presto ci fu la guerra contro il Gran Re di Persia e tutti gli iloti furono condotti a Sparta per essere scelti come attendenti per i guerrieri e Talos fu scelto da Brithos.
Nelle battaglia delle Termopili tutti i guerrieri spartani ed il Re Leonidas persero la vita tranne Brithos, il suo amico Aghias e Talos che per volere del Re portarono a Sparta un messaggio per gli Anziani. Essi però vennero considerati traditori perché ingiustamente accusati di essere fuggiti dal campo di battaglia. Aghias, l’amico di Brithos, s’impiccò nella sua casa e Brithos fuggì una notte con l’intenzione di uccidersi ma Talos lo fermò e lo convinse a riscattarsi aiutandolo nella sua guerra solitaria contro i persiani.
Brithos morì a Platea ed il Re Pausanias consegnò a Talos l’armatura di suo fratello e gli rivelò il suo vero nome e la storia della sua vera famiglia.
Allora Talos tornò a Sparta per vedere la sua madre naturale, Ismene, ma lei, per la troppo emozione morì.
Talos divenne un comandante dell’esercito di Pausanias e combattè a lungo in Asia.
Ritornato a Sparta, Talos, dopo varie ricerche trovò Antinea con la quale in seguito ebbe un bambino.
Sparta venne colpita da un terremoto e Karas disse a Talos che doveva scegliere se stare con gli Iloti o gli Spartani.
Talos alla fine decise di aiutare gli Iloti a liberarsi dalla schiavitù degli Spartani e con essi ricostruì Ithome, la vecchia città degli Iloti.
Gli Spartani assediarono la città a lungo e Talos, temendo il peggio, fece allontanare Antinea, suo figlio e sua madre per salvarli.
Mentre si stava preparando lo scontro finale giunse un messaggero degli Anziani, consigliato da Atene, che ordinava di cessare la lotta e ridare la libertà agli Iloti, purchè questi andassero a vivere nei territori degli Ateniesi.
Gli Iloti partirono ma con loro non vi era Talos; egli era scomparso proprio quando poteva raccogliere i risultati del suo valore. Il suo amico più caro, Karas, si mise alla sua ricerca fino a che si imbattè in un lupo che lo condusse vicino alla sua tana, dove rinvenne solo l’armatura e lo scudo dell’eroe.
Qualora gli Iloti avessero avuto bisogno di Talos, egli sarebbe ritornato.
GENERE LETTERARIO:
è un romanzo storico poiché la grande storia dei Greci fa da cornice a duna splendida e tormentata storia familiare. Infatti nel libro si narrano le vicende di due fratelli separati in nome della legge più crudele di Sparta, che il fato per vie tortuose, li riavvicina e li fa combattere insieme contro gli invasori Persiani.
Nel romanzo vengono anche descritti avvenimenti storici quali la vittoria di Maratona e l’eroico sacrificio delle Termopili.
CARATTERISTICHE DEI PERSONAGGI
I personaggi principali sono:
- Talos/Kleidemos: ha occhi e capelli neri e corporatura snella e slanciata, nonostante la sua malformazione al piede. Il pastore Kritolaos, che lo alleva con il nome di Talos, lo definisce “mente pronta e cuore generoso”. Egli rivela infatti generosità e coraggio e si distingue per valore nelle guerre dimostrando predisposizione al comando. Kleidemos era il nome datogli dalla sua famiglia natale.
- Kritolaos: è un pastore appartenente al popolo degli Iloti. Ha i capelli bianchi e le mani nodose; secondo Talos è l’uomo più saggio del mondo. Vive sul monte Taigeto e Talos lo considera suo nonno.
- Colei che allevò Talos: è la figlia di Kritolaos, ha gli occhi grigi ed una testa spesso reclinata. E’ la dimostrazione della dedizione e dell’umiltà.
- Brithos: viene descritto come un grande guerriero. Nella prima parte del testo tenta di uccidere Talos ma qualcosa lo ferma. Solo in seguito scoprirà che Talos è suo fratello e si riconcilierà con lui.
- Karas: è il migliore amico di Talos dopo la morte di Kritolaos. Di lui non si sa molto, solo che è un omaccione che, pur di difendere il suo popolo, subisce torture e l’accecamento di un occhio
- Antinea: è l’unica donna amata da Talos nonostante abbia viaggiato molto per seguire il suo padrone, non ha mai dimenticato Talos, come lui non ha mai dimenticato lei. Ha occhi verdi e corpo snello. Rappresenta la giovinezza e l’amore ed avrà un figlio da Talos.
- Aghias: è l’amico di Brithos e si è tolto la vita dopo essere sopravvissuto alla battaglia di Platea. Come Brithos, fu accusato di codardia e non riuscì a reggere alle accuse.
- Aristarchos: è il padre di Talos e rappresenta la nobiltà spartana; mette le leggi della polis davanti all’amore per il proprio figlio. Nella battaglia delle Termopili si rivela valoroso e coraggioso.
- Pausanias: è il re spartano che si rivela traditore dei suoi cittadini. E’ lui che fa conoscere a Talos le sue vere origini.
ANALISI TESTO
In questo romanzo prevalgono azioni e descrizioni. Le azioni si hanno quando Talos e Brithos combattono mentre le descrizioni quando l’autore descrive il paesaggio un personaggio o delle azioni di guerra.
In questo romanzo ci sono anche dei dialoghi, ma sono di meno rispetto alle azioni o descrizioni.
Il capitolo che mi è piaciuto di più è quello che descrive l’incontro tra Kleidemos e la sua madre naturale Ismene; infatti solo in quel momento Talos capisce che i suoi genitori non lo avevano abbandonato per crudeltà, ma perché la legge di Sparta glielo imponeva e per questo i suoi genitori avevano lungamente sofferto (“Nostos” - 2°p. - capitolo 2 – pag. 181). Secondo me, questa è una delle parti più toccanti perchè ricca di sentimento e in grado di suscitare grande emozione nel lettore.
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RIASSUNTO
Il romanzo storico “Lo scudo di Talos” è stato scritto da Massimo Valerio Manfredi e racconta le vicende di una nobile famiglia spartana in cui nacque un bambino storpio chiamato Kleidemos.
Il padre Aristarchos in una notte piena di tuoni e fulmini, lo portò nel bosco e lì lo abbandonò.
Egli fece questo non per sua volontà ma per rispettare la legge di Sparta, seconda la quale i bambini che non erano perfetti nel corpo e quindi non potevano diventare guerrieri, dovevano essere abbandonati.
Il piccolo però fu ritrovato da un vecchio pastore ilota che stava pascolando le pecore del suo padrone sul monte Taigeto insieme al suo fedele cane Krios.
Il vecchio pastore, di nome Kritolaos, lo portò a casa sua e lo fece allevare da sua figlia e gli diede il nome di Talos. Talos crebbe ed imparò, grazie a Kritolaos, a muoversi con abilità ed a reggere almeno in parte il peso del corpo ed imparò a difendersi ed a tirare con l’arco.
Kritolaos prima di morire gli vede vedere dove era nascosta l’armatura del defunto re degli Iloti ed affidò Talos a Karas, un suo fedele amico perché lo proteggesse e lo aiutasse. Intanto a Sparta Brithos, fratello di Talos, imparava come diventare un guerriero.
Un giorno Brithos ed alcuni suoi compagni l’assalirono Antinea, figlia del contadino Pelias, e Talos per difenderla si scontrò con Brithos, che non sapeva fosse suo fratello, e con i suoi compagni.
Da quel giorno Brithos e Talos si odiarono a vicenda.
Ben presto ci fu la guerra contro il Gran Re di Persia e tutti gli iloti furono condotti a Sparta per essere scelti come attendenti per i guerrieri e Talos fu scelto da Brithos.
Nelle battaglia delle Termopili tutti i guerrieri spartani ed il Re Leonidas persero la vita tranne Brithos, il suo amico Aghias e Talos che per volere del Re portarono a Sparta un messaggio per gli Anziani. Essi però vennero considerati traditori perché ingiustamente accusati di essere fuggiti dal campo di battaglia. Aghias, l’amico di Brithos, s’impiccò nella sua casa e Brithos fuggì una notte con l’intenzione di uccidersi ma Talos lo fermò e lo convinse a riscattarsi aiutandolo nella sua guerra solitaria contro i persiani.
Brithos morì a Platea ed il Re Pausanias consegnò a Talos l’armatura di suo fratello e gli rivelò il suo vero nome e la storia della sua vera famiglia.
Allora Talos tornò a Sparta per vedere la sua madre naturale, Ismene, ma lei, per la troppo emozione morì.
Talos divenne un comandante dell’esercito di Pausanias e combattè a lungo in Asia.
Ritornato a Sparta, Talos, dopo varie ricerche trovò Antinea con la quale in seguito ebbe un bambino.
Sparta venne colpita da un terremoto e Karas disse a Talos che doveva scegliere se stare con gli Iloti o gli Spartani.
Talos alla fine decise di aiutare gli Iloti a liberarsi dalla schiavitù degli Spartani e con essi ricostruì Ithome, la vecchia città degli Iloti.
Gli Spartani assediarono la città a lungo e Talos, temendo il peggio, fece allontanare Antinea, suo figlio e sua madre per salvarli.
Mentre si stava preparando lo scontro finale giunse un messaggero degli Anziani, consigliato da Atene, che ordinava di cessare la lotta e ridare la libertà agli Iloti, purchè questi andassero a vivere nei territori degli Ateniesi.
Gli Iloti partirono ma con loro non vi era Talos; egli era scomparso proprio quando poteva raccogliere i risultati del suo valore. Il suo amico più caro, Karas, si mise alla sua ricerca fino a che si imbattè in un lupo che lo condusse vicino alla sua tana, dove rinvenne solo l’armatura e lo scudo dell’eroe.
Qualora gli Iloti avessero avuto bisogno di Talos, egli sarebbe ritornato.
GENERE LETTERARIO:
è un romanzo storico poiché la grande storia dei Greci fa da cornice a duna splendida e tormentata storia familiare. Infatti nel libro si narrano le vicende di due fratelli separati in nome della legge più crudele di Sparta, che il fato per vie tortuose, li riavvicina e li fa combattere insieme contro gli invasori Persiani.
Nel romanzo vengono anche descritti avvenimenti storici quali la vittoria di Maratona e l’eroico sacrificio delle Termopili.
CARATTERISTICHE DEI PERSONAGGI
I personaggi principali sono:
- Talos/Kleidemos: ha occhi e capelli neri e corporatura snella e slanciata, nonostante la sua malformazione al piede. Il pastore Kritolaos, che lo alleva con il nome di Talos, lo definisce “mente pronta e cuore generoso”. Egli rivela infatti generosità e coraggio e si distingue per valore nelle guerre dimostrando predisposizione al comando. Kleidemos era il nome datogli dalla sua famiglia natale.
- Kritolaos: è un pastore appartenente al popolo degli Iloti. Ha i capelli bianchi e le mani nodose; secondo Talos è l’uomo più saggio del mondo. Vive sul monte Taigeto e Talos lo considera suo nonno.
- Colei che allevò Talos: è la figlia di Kritolaos, ha gli occhi grigi ed una testa spesso reclinata. E’ la dimostrazione della dedizione e dell’umiltà.
- Brithos: viene descritto come un grande guerriero. Nella prima parte del testo tenta di uccidere Talos ma qualcosa lo ferma. Solo in seguito scoprirà che Talos è suo fratello e si riconcilierà con lui.
- Karas: è il migliore amico di Talos dopo la morte di Kritolaos. Di lui non si sa molto, solo che è un omaccione che, pur di difendere il suo popolo, subisce torture e l’accecamento di un occhio
- Antinea: è l’unica donna amata da Talos nonostante abbia viaggiato molto per seguire il suo padrone, non ha mai dimenticato Talos, come lui non ha mai dimenticato lei. Ha occhi verdi e corpo snello. Rappresenta la giovinezza e l’amore ed avrà un figlio da Talos.
- Aghias: è l’amico di Brithos e si è tolto la vita dopo essere sopravvissuto alla battaglia di Platea. Come Brithos, fu accusato di codardia e non riuscì a reggere alle accuse.
- Aristarchos: è il padre di Talos e rappresenta la nobiltà spartana; mette le leggi della polis davanti all’amore per il proprio figlio. Nella battaglia delle Termopili si rivela valoroso e coraggioso.
- Pausanias: è il re spartano che si rivela traditore dei suoi cittadini. E’ lui che fa conoscere a Talos le sue vere origini.
ANALISI TESTO
In questo romanzo prevalgono azioni e descrizioni. Le azioni si hanno quando Talos e Brithos combattono mentre le descrizioni quando l’autore descrive il paesaggio un personaggio o delle azioni di guerra.
In questo romanzo ci sono anche dei dialoghi, ma sono di meno rispetto alle azioni o descrizioni.
Il capitolo che mi è piaciuto di più è quello che descrive l’incontro tra Kleidemos e la sua madre naturale Ismene; infatti solo in quel momento Talos capisce che i suoi genitori non lo avevano abbandonato per crudeltà, ma perché la legge di Sparta glielo imponeva e per questo i suoi genitori avevano lungamente sofferto (“Nostos” - 2°p. - capitolo 2 – pag. 181). Secondo me, questa è una delle parti più toccanti perchè ricca di sentimento e in grado di suscitare grande emozione nel lettore.
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