RAGA è LA NOVELLA DI FRATE CIPOLLA...MI SERVE 1 RISP...GRZ :D URGENTE
immagina un finale diverso per la novella:che cosa sarebbe successo,per esempio,se FRATE CIPOLLA avesse trovato la cassettina colma di chicchi di riso???Se la sarebbe cavata ugualmente??? in che modo???
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be potresti dire che il riso era stato l'unico alimento di cui si era cibato s.lorenzo e che l'aveva salvato dalla morte per qualche giorno..e k quelli erano gli unici chicchi rimasti
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Risposte
nn ho capito....!!!!!!!!!!spiega meglio...
Aggiunto 2 minuti più tardi:
A Certaldo, un paesetto della Toscana, ogni anno veniva inviato un frate della confraternita di Sant’Antonio a riscuotere le offerte dei fedeli; questo compito toccava a frate Cipolla al quale gli abitanti di Certaldo erano affezionati più che altro perché quella località era famosa per la produzione di cipolle. Quell’anno il frate, oltre a benedire il bestiame, del quale Sant’Antonio era il protettore, promise che avrebbe mostrato ai fedeli una reliquia che egli stesso aveva recuperato: una piuma dell’arcangelo Gabriele. Due abitanti di Certaldo, Giovanni del Bragoniera e Biagio Pizzini, i quali conoscevano da tempo il frate, udito ciò decisero di giocargli una beffa, con il solo intento di vedere in che modo il frate sarebbe riuscito a tirarsi fuori da una situazione imbarazzante; si recarono quindi dove il frate alloggiava mentre quest’ultimo era da un suo amico. Qui vi trovarono Guccio Imbratta o Balena o Porco, il servo di frate Cipolla, il quale era stato incaricato di sorvegliare la stanza del suo padrone; Guccio, il quale non sapeva frenare le passioni, avendo visto una cuoca alquanto brutta in cucina, lasciò perdere il suo compito per andare a far colpo su quest’ultima di nome Nuta. Della situazione approfittarono Giovanni e Biagio salmone che, entrati nella camera del frate, presero la penna, la quale venne riconosciuta per quella di un pappagallo, e la sostituirono con dei carboni. Quando il frate, al cospetto dei fedeli creduloni, scoprì la beffa, pensò subito che non doveva essere opera del servo in quanto non era molto intelligente, né si arrabbiò con lui per non aver adempito al suo compito. In questa situazione imprevista il frate è abile nell’inventare una storia fantastica e priva di senso che racconta di un viaggio immaginario che lo portò da “Non-mi-blasmate-se-voi-piace” (Non mi biasimate per piacere) il quale gli donò alcune reliquie della sua collezione tra le quali la piuma e i carboni sui quali fu arrostito San Lorenzo. Essendo queste due reliquie poste in scatole identiche, il frate nel venire a Certaldo le confuse e prese la scatola sbagliata; ciò, secondo frate Cipolla, è accaduto non per sua negligenza ma per volontà divina in quanto due giorni dopo si sarebbe celebrata la festa in onore di San Lorenzo. A questo punto il frate mostra ai fedeli i carboni con i quali fa il segno della croce per benedirli. Alla fine della cerimonia i due, che gli avevano giocato lo scherzo e che avevano assistito al discorso ridendo di cuore, si complimentarono con lui ridandogli la penna.
QUESTO RIASSUNTO è MEGLIO....leggilo grz
Aggiunto 2 minuti più tardi:
A Certaldo, un paesetto della Toscana, ogni anno veniva inviato un frate della confraternita di Sant’Antonio a riscuotere le offerte dei fedeli; questo compito toccava a frate Cipolla al quale gli abitanti di Certaldo erano affezionati più che altro perché quella località era famosa per la produzione di cipolle. Quell’anno il frate, oltre a benedire il bestiame, del quale Sant’Antonio era il protettore, promise che avrebbe mostrato ai fedeli una reliquia che egli stesso aveva recuperato: una piuma dell’arcangelo Gabriele. Due abitanti di Certaldo, Giovanni del Bragoniera e Biagio Pizzini, i quali conoscevano da tempo il frate, udito ciò decisero di giocargli una beffa, con il solo intento di vedere in che modo il frate sarebbe riuscito a tirarsi fuori da una situazione imbarazzante; si recarono quindi dove il frate alloggiava mentre quest’ultimo era da un suo amico. Qui vi trovarono Guccio Imbratta o Balena o Porco, il servo di frate Cipolla, il quale era stato incaricato di sorvegliare la stanza del suo padrone; Guccio, il quale non sapeva frenare le passioni, avendo visto una cuoca alquanto brutta in cucina, lasciò perdere il suo compito per andare a far colpo su quest’ultima di nome Nuta. Della situazione approfittarono Giovanni e Biagio salmone che, entrati nella camera del frate, presero la penna, la quale venne riconosciuta per quella di un pappagallo, e la sostituirono con dei carboni. Quando il frate, al cospetto dei fedeli creduloni, scoprì la beffa, pensò subito che non doveva essere opera del servo in quanto non era molto intelligente, né si arrabbiò con lui per non aver adempito al suo compito. In questa situazione imprevista il frate è abile nell’inventare una storia fantastica e priva di senso che racconta di un viaggio immaginario che lo portò da “Non-mi-blasmate-se-voi-piace” (Non mi biasimate per piacere) il quale gli donò alcune reliquie della sua collezione tra le quali la piuma e i carboni sui quali fu arrostito San Lorenzo. Essendo queste due reliquie poste in scatole identiche, il frate nel venire a Certaldo le confuse e prese la scatola sbagliata; ciò, secondo frate Cipolla, è accaduto non per sua negligenza ma per volontà divina in quanto due giorni dopo si sarebbe celebrata la festa in onore di San Lorenzo. A questo punto il frate mostra ai fedeli i carboni con i quali fa il segno della croce per benedirli. Alla fine della cerimonia i due, che gli avevano giocato lo scherzo e che avevano assistito al discorso ridendo di cuore, si complimentarono con lui ridandogli la penna.
QUESTO RIASSUNTO è MEGLIO....leggilo grz
nn lo so....
Aggiunto 20 minuti più tardi:
Certaldo vi è un certo frate Cipolla che di frate ha ben poco, essendo lui un buontempone e un gran retorico.
Un giorno, frate Cipolla, promette ai contadini presenti alla messa, di mostrar loro una importante reliquia: la penna dell’arcangelo Gabriele.
Due suoi vecchi amici, molto astuti, organizzano una beffa sottraendo la penna al frate. Mentre frate Cipolla è fuori per il pranzo e il suo fante si distrae con una donzella, i due entrano nella sua stanza, trovano la cassetta contenente una piuma di pappagallo, che lui diceva essere quella dell’angelo, e dopo averla prelevata riempiono la cassetta con alcuni carboni.
Nel pomeriggio, al momento di mostrare la reliquia, frate Cipolla, aprendo la cassetta, si accorge dei carboni e, senza mostrare alcuno stupore, improvvisa una storia per la quale, fra le tante reliquie che lui possiede, ci sono due cassette identiche per la piuma e per i carboni con i quali fu arso S. Lorenzo.
Dicendo quindi di aver sbagliato cassetta, mostra con molto “successo” i carboni.
I contadini ugualmente contenti e onorati, rendono vana la beffa dei due briganti che stupiti e divertiti dal rimedio di frate Cipolla, gli rendono la penna che gli avevano rubato.
Aggiunto 19 secondi più tardi:
ti ho fatto il RIASSUNTO...
Aggiunto 20 minuti più tardi:
Certaldo vi è un certo frate Cipolla che di frate ha ben poco, essendo lui un buontempone e un gran retorico.
Un giorno, frate Cipolla, promette ai contadini presenti alla messa, di mostrar loro una importante reliquia: la penna dell’arcangelo Gabriele.
Due suoi vecchi amici, molto astuti, organizzano una beffa sottraendo la penna al frate. Mentre frate Cipolla è fuori per il pranzo e il suo fante si distrae con una donzella, i due entrano nella sua stanza, trovano la cassetta contenente una piuma di pappagallo, che lui diceva essere quella dell’angelo, e dopo averla prelevata riempiono la cassetta con alcuni carboni.
Nel pomeriggio, al momento di mostrare la reliquia, frate Cipolla, aprendo la cassetta, si accorge dei carboni e, senza mostrare alcuno stupore, improvvisa una storia per la quale, fra le tante reliquie che lui possiede, ci sono due cassette identiche per la piuma e per i carboni con i quali fu arso S. Lorenzo.
Dicendo quindi di aver sbagliato cassetta, mostra con molto “successo” i carboni.
I contadini ugualmente contenti e onorati, rendono vana la beffa dei due briganti che stupiti e divertiti dal rimedio di frate Cipolla, gli rendono la penna che gli avevano rubato.
Aggiunto 19 secondi più tardi:
ti ho fatto il RIASSUNTO...
se posti il testo provo a cambiare il finale