PROMESSI SPOSI (72991)

Linsk
Promessi Sposi: La personalità di Don Rodrigo nel V capitolo

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kiakia_97
Don Rodrigo: un'anima negata al bene
La condanna morale per il primo eroe del male del romanzo è completa. La colpa di d.R. non è tuttavia solo legata al fatto che egli attenta con la sua "passionaccia" all'innocenza e alla purezza di una faciulla innocente: sta caso mai nella sua superficialità, nell'indifferenza con cui pratica il male, nella gioia di farlo, nel puro compiacimento per la sofferenza altrui. Di un personaggio di questo genere il M. non può fornirci il ritratto: sarebbe concedere troppo alla sua persona. Invece interessa al narratore, e molto, descriverci l'ambiente, la casa del tiranno: il palazzotto, con tutto ciò che lo circonda, è sicuramente una prova altissima del realismo manzoniano. Non solo esiste la capacità realistica qui, però, ma anche quella di porre in relazione tutti gli elementi naturali, insieme con le persone che abitano attorno al palazzotto, con l'animo del signore del luogo. Tutta l'atmosfera, dai bravi travestiti da contadini agli avvoltoi inchiodati ai battenti dà una sensazione di esaurimento e decadimento, non di autentica energia: il mondo di don Rodrigo non solo è iniquo, ma è anche storicamente falso. Lo stesso padrone in realtà è impotente di fronte alla storia che lo nega, alle ragioni vere della vita che stanno dalla parte del vero (quello che, abbiamo detto, il Manzoni persegue, indaga), ma che sono fatalmente negate all'ambiente di don Rodrigo. Il vero è santo, e corrisponde al bene: il male è falso, perché, soprattutto, è la negazione delle ragioni della storia.

http://www.liceoberchet.it/matdidattici/manzoni/capquinto.htm

spero k vada bene.
ciao, ciao :hi ;)
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