Presentazione della poesia
Salve a tutti mi aiutereste a svolgere una presentazione scritta di almeno 20 righe sulla poesia "IO VOGLIO DEL VER LA MIA DONNA LAUDARE" di Guinizzelli. Per presentazione intendo 'questa è una poesia lirica del .. scritta in ... il poeta con questa poesia vuole... (aiutandosi anche con la parafrasi). Posto la poesia qui sotto. GRAZIE INFINITE
Io voglio del ver la mia donna laudare
Ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella diana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.
Verde river’ a lei rasembro a l’are,
tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.
Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa ‘l de nostra fé se non la crede:
e no ‘lle po’ apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’om po’ mal pensar fin che la vede.
Aggiunto 2 minuti più tardi:
Posto anche la parafrasi (più o meno corretta)
PARAFRASI
Io voglio lodare la mia donna come veramente è e paragonare a lei la rosa e il giglio (con allusione ai colori del viso): essa splende e si mostra più luminosa che la stella del mattino, e assomiglio a lei ciò che lassù, in cielo, è bello.
Assomiglio a lei il prato verde, e l'aria per la sua trasparenza e chiarità, e tutti i colori dei fiori, il giallo e il vermiglio, il colore dell'oro e quello azzurro dei lapislazzulì e le gemme preziose, degne di essere offerte in dono. Anche Amore per merito suo si raffina meglio, diventa cioè più puro e più perfetto, liberando gli animi da ogni bassezza e rendendoli più virtuosi.
Ella passa per la via adorna di virtù e di grazia, e così gentile, nobile nel portamento, che piega l'orgoglio, rende cioè più umile, e quindi più virtuoso, colui al quale rivolge il suo saluto, e lo converte alla nostra fede cristiana, se non è credente; e non può nemmeno avvicinarsi a lei un uomo che sia di animo vile, cioè basso e volgare; vi dico anche che ella ha un potere ancora più prodigioso: nessun uomo, per tutto il tempo che la vede, può mal pensare, può cioè concepire pensieri cattivi, volgari e peccaminosi.
Io voglio del ver la mia donna laudare
Ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella diana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.
Verde river’ a lei rasembro a l’are,
tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.
Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa ‘l de nostra fé se non la crede:
e no ‘lle po’ apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’om po’ mal pensar fin che la vede.
Aggiunto 2 minuti più tardi:
Posto anche la parafrasi (più o meno corretta)
PARAFRASI
Io voglio lodare la mia donna come veramente è e paragonare a lei la rosa e il giglio (con allusione ai colori del viso): essa splende e si mostra più luminosa che la stella del mattino, e assomiglio a lei ciò che lassù, in cielo, è bello.
Assomiglio a lei il prato verde, e l'aria per la sua trasparenza e chiarità, e tutti i colori dei fiori, il giallo e il vermiglio, il colore dell'oro e quello azzurro dei lapislazzulì e le gemme preziose, degne di essere offerte in dono. Anche Amore per merito suo si raffina meglio, diventa cioè più puro e più perfetto, liberando gli animi da ogni bassezza e rendendoli più virtuosi.
Ella passa per la via adorna di virtù e di grazia, e così gentile, nobile nel portamento, che piega l'orgoglio, rende cioè più umile, e quindi più virtuoso, colui al quale rivolge il suo saluto, e lo converte alla nostra fede cristiana, se non è credente; e non può nemmeno avvicinarsi a lei un uomo che sia di animo vile, cioè basso e volgare; vi dico anche che ella ha un potere ancora più prodigioso: nessun uomo, per tutto il tempo che la vede, può mal pensare, può cioè concepire pensieri cattivi, volgari e peccaminosi.
Miglior risposta
Ciao! Posso cominciare con offrirti una mia traccia:
Questo sonetto e' stato composto nel XIII secolo e sia per struttura che per contenuto rispecchia la tradizione della poesia lirica medievale. Infatti la donna viene vista come una donna-angelo, paragonata a tutte le meraviglie della natura, e soprattutto come una entità "civilizzatrice", perché al suo passaggio nessun uomo può concepire cattivi pensieri. C'è di più: al suo passaggio, gli uomini sentono il "richiamo" della religione cristiana, e provano tutte le virtù connesse con quella fede; questo si ricollega quindi con la visione della donna-angelo. La donna-angelo e' uno stereotipo (topos in greco! ;)) tipico della poesia lirica del XII e XIII secolo, perché sublima l'immagine della donna e toglie tutto quello che di volgare può essere connesso alla sua figura (la femminilità, la sensualità... ); quindi la donna diventa perfettamente compatibile con la religione cristiana, perché non è portatrice di sensualità o di desiderio che può distogliere l'uomo onesto dalla "retta via". Un esempio molto calzante di questa figura, oltre quello offerto da questa poesia, e' la Beatrice di Dante, angelo vero e proprio, civilizzatore e portatore di tutte le migliori virtù. L'amore, grazie alla donna-angelo, non scade mai nella volgarità, e implica non solo l' amore tra uomo e donna (che implica inevitabilmente l'aspetto carnale che la religione tenta di "frenare"), ma anche l'amore per la religione, per Dio e la virtù.
Spero di averti aiutato, ciao ciao!! :) :)
Questo sonetto e' stato composto nel XIII secolo e sia per struttura che per contenuto rispecchia la tradizione della poesia lirica medievale. Infatti la donna viene vista come una donna-angelo, paragonata a tutte le meraviglie della natura, e soprattutto come una entità "civilizzatrice", perché al suo passaggio nessun uomo può concepire cattivi pensieri. C'è di più: al suo passaggio, gli uomini sentono il "richiamo" della religione cristiana, e provano tutte le virtù connesse con quella fede; questo si ricollega quindi con la visione della donna-angelo. La donna-angelo e' uno stereotipo (topos in greco! ;)) tipico della poesia lirica del XII e XIII secolo, perché sublima l'immagine della donna e toglie tutto quello che di volgare può essere connesso alla sua figura (la femminilità, la sensualità... ); quindi la donna diventa perfettamente compatibile con la religione cristiana, perché non è portatrice di sensualità o di desiderio che può distogliere l'uomo onesto dalla "retta via". Un esempio molto calzante di questa figura, oltre quello offerto da questa poesia, e' la Beatrice di Dante, angelo vero e proprio, civilizzatore e portatore di tutte le migliori virtù. L'amore, grazie alla donna-angelo, non scade mai nella volgarità, e implica non solo l' amore tra uomo e donna (che implica inevitabilmente l'aspetto carnale che la religione tenta di "frenare"), ma anche l'amore per la religione, per Dio e la virtù.
Spero di averti aiutato, ciao ciao!! :) :)
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