Petrarca - Alma felice che sovente torni

AlexAlessio
mi aiutereste a svolgere un analisi di questa poesia? ( la parafrasi non serve perchè me l'ha già fornita la professoressa. )
Se già che ci siete mi aiutereste ad identificare le figure retoriche presenti ve ne sarei grato.

il sonetto è questo:

Alma felice che sovente torni
a consolar le mie notti dolenti
con gli occhi tuoi che Morte non à spenti,
ma sovra ’l mortal modo fatti adorni:

quanto gradisco che’ miei tristi giorni
a rallegrar de tua vista consenti!
Così comincio a ritrovar presenti
le tue bellezze a’ suoi usati soggiorni,

là ’ve cantando andai di te molt’anni,
or, come vedi, vo di te piangendo:
di te piangendo no, ma de’ miei danni.

Sol un riposo trovo in molti affanni,
che, quando torni, te conosco e ’ntendo
a l’andar, a la voce, al volto, a’ panni.

grazie

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Klaudia8
Tutta la poesia ha l'anima personificata alla fine.
l'ultimo verso "a la voce, al volto, a'panni" è una figura tipica del Petrarca ma non mi ricordo come si chiama!
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