Parafrasi nevicata
Ciao ragazzi mi servirebbe la parafrasi della poesi di Giosuè Carducci, ma negli appunti non la trovo..
Posto i versi della poesia:
Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo cinereo: gridi,
suoni di vita più non salgono da la città,
non d’erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
non d’amor la canzon ilare e di gioventù.
Da la torre di piazza roche per l’aere le ore
gemon, come sospir d’un mondo lungi dal dì.
Picchiano uccelli raminghi a’ vetri appannati: gli amici
spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.
In breve, o cari, in breve – tu càlmati, indomito cuore –
giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò.
Se qualcuno può darmi una mano sarai lieto
Posto i versi della poesia:
Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo cinereo: gridi,
suoni di vita più non salgono da la città,
non d’erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
non d’amor la canzon ilare e di gioventù.
Da la torre di piazza roche per l’aere le ore
gemon, come sospir d’un mondo lungi dal dì.
Picchiano uccelli raminghi a’ vetri appannati: gli amici
spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.
In breve, o cari, in breve – tu càlmati, indomito cuore –
giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò.
Se qualcuno può darmi una mano sarai lieto
Risposte
Bene, chiudo
bravi wksuola.net ed Orrfeos
bravi wksuola.net ed Orrfeos
grazie mille a tutti e due
Eccoti una parafrasi fatta da me...
La neve cade lentamente dal cielo grigio: nella città (Bologna)
non risuonano più grida e rumori delle normali attività della città.
Non si sentono più le urla dell’erbaiola né il rumore del carro che percorre la strada
I cittadini non sono più felici grazie a gesti d' amore e non si alzano gli schiamazzi dei bambini.
Dalla torre di piazza risuonano lontani i rintocchi delle ore attraverso il cielo , come il sospiro di un mondo di morti.
Gli uccelli vagabondi picchiano ai vetri appannati. Si tratta degli spiriti di amici defunti che mi osservano e mi chiamano.
Tra poco, o cari amici, tra poco - o cuore mio ti prego di abbandona le illusione e speranze della vita - anche la mia anima verrà laggiù nel mondo dei morti, nell'oscurità riposerò.
La neve cade lentamente dal cielo grigio: nella città (Bologna)
non risuonano più grida e rumori delle normali attività della città.
Non si sentono più le urla dell’erbaiola né il rumore del carro che percorre la strada
I cittadini non sono più felici grazie a gesti d' amore e non si alzano gli schiamazzi dei bambini.
Dalla torre di piazza risuonano lontani i rintocchi delle ore attraverso il cielo , come il sospiro di un mondo di morti.
Gli uccelli vagabondi picchiano ai vetri appannati. Si tratta degli spiriti di amici defunti che mi osservano e mi chiamano.
Tra poco, o cari amici, tra poco - o cuore mio ti prego di abbandona le illusione e speranze della vita - anche la mia anima verrà laggiù nel mondo dei morti, nell'oscurità riposerò.
La neve cade lentamente attraverso il cielo grigio: Bologna non è più animata dalle quotidiana grida dei pedoni o dei negozianti ed appare silenziosa in conseguenza dello svanire dei suoni tipici della città. Non si sentono più per la strada le urla dell’erbaiola né è possibile udire il rumore del carro che corre nella via. L’animo dei cittadini non è più rallegrato da parole o gesta di amore ed affetto e la pace regna nel cortile dove non si alzano gli schiamazzi dei bambini che giocano felici. Dalla torre del palazzo comunale di piazza San Petronio, si diffonde nell’atmosfera la sensazione che i rintocchi delle ore determinino un allontanamento dalla dimensione del tempo e dalla luce del giorno: il mondo dei morti è ormai vicino...
ECCOTELA...
ECCOTELA...
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