Parafrasi + domande .... è urgenteeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
costui io l'ho accolto e nutrito e pensavo
di farlo immortale e per sempre senza vecchiaia.
ma poiché un altro dio non può trasgredire
o rendere vano un pensiero di zeus egioco,
vada pure in malora, se egli lo spinge e comanda,
sul mare infecondo. io certo non posso aiutarlo:
non ho navi coi remi, e compagni
che lo scortino sul dorso vasto del mare.
invece gli darò volentieri consigli, senza celarli ,
perché arrivi salvo nella sua terra."
allora il messaggero arghifonte le disse :
"mandalo, dunque, così e paventa l'ira di zeus
che poi sdegnato con te non sia aspro."
detto così il forte arghifonte parti
lei si recò dal magnanimo odisseo, la ninfa possente,
quando ebbe udito il messaggio di zeus
lo trovò seduto sul lido i sui occhi
non erano mai asciutti di lacrime passava la dolce vita
piangendo il ritorno perché ormai non gli piaceva la ninfa
certo la notte dormiva, anche per forza
nelle cave spelonche senza voglia con lei che voleva
ma il giorno seduto sugli scogli e sul lido
lacerandosi l'animo con lacrime lamenti e dolori
guardava piangendo il mare infecondo.
ritta al suo fianco gli parlò, chiara fra le dee
infelice, non starmi qui a piangere ancora, non rovinarti
la vita : ti lascerò andare ormai volentieri
ma su taglia dei grossi tronchi con l'ascia di bronzo e costruisci una zattera larga: sopra conficca dei fianchi,
perché ti porti sul fosco mare
io vi porrò in abbondanza del cibo acqua
e rosso vino che ti tengano lontana la fame
ti coprirò di panni ti invierò dietro un vento
perché possa giungere incolume nella tua terra
se gli dei che hanno il vasto cielo lo vogliono
che quando pensano e agiscono sono più potenti di me
dise così rabbrividì il paziente chiaro odisseo
e parlando le rivolse e alate parole
un'altra cosa, bon di mandarmi,tu menti, o dea, che i esorti a varcare il grande abisso del mare,
terribile e duro con una zattera ma neanche navi liberate
veloci che godono del vento di zeus lo varcano
ne io monterò su una zattera contro la tua volontà
se non acconsenti a giurarmi o dea il giuramento solenne
che non mediti un'altra azione cattiva a mio danno
disse cosi sorrise calipso chiara fra le dee
lo carezzò con la mano gli rivolse la parola gli disse
sei davvero un furfante e non pensi da sciocco
che discorso hai pensato di farmi
sia ora testimone la terra e in alto il vasto cielo
e l'acqua dello stive che scorre ( che il giuramento più grande e terribile x gli dei beati)
che non medito un'altra azione cattiva a tuo danno
ma penso e mediterò quello che per me
io vorrei , se fossi in tale bisogno
perché anche io ho giusti pensieri e nel petto
non ho un cuore di ferro ma compassione
detto così lo guidò chiara fra le dee
sveltamente dietro la dea andò lui
arrivarono la dea e l'uomo nella cava spelonca
li egli sedette sul trono da cui i mortali si cibano
lei stesa sedette di fronte al divino odisseo
e le ancelle le misero innanzi ambrosia e nettare
ed essi sui cibi pronti imbanditi le mani tendevano
poi quando furono sazi di cibo e bevanda
202 tra essi cominciò a parlare calipso
chiara fra le dee
divino figlio di laerte odisseo pieno di astuzie
e così vuoi ora andartene a casa subito
nella cara terra dei padri e tu sii felice comunque
ma se tu nella mente sapessi quante pene
ti è destino partire prima di giungere in patria
qui resteresti con me a custodire questa dimora
e saresti immortale benchè voglioso di vedere
tua moglie che tu ogni giorno desideri
eppure mi vanto di non essere inferiore a lei per aspetto o figura
perché non è giusto
che le mortali gareggino con le immortali per aspetto e beltà
rispondendo le disse l'astuto odisseo
dea possente non ti adirare per questo con me lo so
bene anche io che la saggia penelope
a vederle è inferiore a te per beltà e statura
lei infatti è mortale e tu immortale e senza vecchiaia
ma anche cosi desidero e voglio ogni giorno
giungere a casa e vedere il di del ritorno
e se un dio mi fa naufragare sul mare scuro come vino
saprò sopportare perché ho un animo paziente nel petto
sventure ne ho tante patite e tante sofferte
224 tra le onde ed in guerra sia con esse anche questa
domande
a) nel riferirsi a odisseo, che peraltro non viene indicato per nome, quali sono le caratteristiche che ermes mette in luce per definire l'eroe?
b) nel dialogo fra la ninfa e odisseo quali caratteristiche della personalità si possono cogliere
c) come si può definire l'atteggiamento di calipso nei confronti di odisseo ( indica +aggettivi)
- premuroso
-indifferente
-seducente
-collaborativo
-insofferente
-sollecito
-egoista
-sprezzante
d) dividi il testo dal verso 2002 al verso 224 e assegna un titolo
e) che cosa promette la dea all'eroe, nella prima sequenza, per indurlo a restare con lei?
f) come risponde, nella seconda sequenza, odisseo a calipso affinché la ninfa non si senta umiliata dal suo rifiuto?
g) quali temi epici vengo messi in luce dal passo che hai letto?
il viaggio, l'ospitalità, l'eroismo oppure il potere di zeus , l'astuzia di odisseo la fedeltà di penelope
h) componi una breve descrizione delle personalità di odisseo e di calipso che emergono dai versi che hai letto.,
di farlo immortale e per sempre senza vecchiaia.
ma poiché un altro dio non può trasgredire
o rendere vano un pensiero di zeus egioco,
vada pure in malora, se egli lo spinge e comanda,
sul mare infecondo. io certo non posso aiutarlo:
non ho navi coi remi, e compagni
che lo scortino sul dorso vasto del mare.
invece gli darò volentieri consigli, senza celarli ,
perché arrivi salvo nella sua terra."
allora il messaggero arghifonte le disse :
"mandalo, dunque, così e paventa l'ira di zeus
che poi sdegnato con te non sia aspro."
detto così il forte arghifonte parti
lei si recò dal magnanimo odisseo, la ninfa possente,
quando ebbe udito il messaggio di zeus
lo trovò seduto sul lido i sui occhi
non erano mai asciutti di lacrime passava la dolce vita
piangendo il ritorno perché ormai non gli piaceva la ninfa
certo la notte dormiva, anche per forza
nelle cave spelonche senza voglia con lei che voleva
ma il giorno seduto sugli scogli e sul lido
lacerandosi l'animo con lacrime lamenti e dolori
guardava piangendo il mare infecondo.
ritta al suo fianco gli parlò, chiara fra le dee
infelice, non starmi qui a piangere ancora, non rovinarti
la vita : ti lascerò andare ormai volentieri
ma su taglia dei grossi tronchi con l'ascia di bronzo e costruisci una zattera larga: sopra conficca dei fianchi,
perché ti porti sul fosco mare
io vi porrò in abbondanza del cibo acqua
e rosso vino che ti tengano lontana la fame
ti coprirò di panni ti invierò dietro un vento
perché possa giungere incolume nella tua terra
se gli dei che hanno il vasto cielo lo vogliono
che quando pensano e agiscono sono più potenti di me
dise così rabbrividì il paziente chiaro odisseo
e parlando le rivolse e alate parole
un'altra cosa, bon di mandarmi,tu menti, o dea, che i esorti a varcare il grande abisso del mare,
terribile e duro con una zattera ma neanche navi liberate
veloci che godono del vento di zeus lo varcano
ne io monterò su una zattera contro la tua volontà
se non acconsenti a giurarmi o dea il giuramento solenne
che non mediti un'altra azione cattiva a mio danno
disse cosi sorrise calipso chiara fra le dee
lo carezzò con la mano gli rivolse la parola gli disse
sei davvero un furfante e non pensi da sciocco
che discorso hai pensato di farmi
sia ora testimone la terra e in alto il vasto cielo
e l'acqua dello stive che scorre ( che il giuramento più grande e terribile x gli dei beati)
che non medito un'altra azione cattiva a tuo danno
ma penso e mediterò quello che per me
io vorrei , se fossi in tale bisogno
perché anche io ho giusti pensieri e nel petto
non ho un cuore di ferro ma compassione
detto così lo guidò chiara fra le dee
sveltamente dietro la dea andò lui
arrivarono la dea e l'uomo nella cava spelonca
li egli sedette sul trono da cui i mortali si cibano
lei stesa sedette di fronte al divino odisseo
e le ancelle le misero innanzi ambrosia e nettare
ed essi sui cibi pronti imbanditi le mani tendevano
poi quando furono sazi di cibo e bevanda
202 tra essi cominciò a parlare calipso
chiara fra le dee
divino figlio di laerte odisseo pieno di astuzie
e così vuoi ora andartene a casa subito
nella cara terra dei padri e tu sii felice comunque
ma se tu nella mente sapessi quante pene
ti è destino partire prima di giungere in patria
qui resteresti con me a custodire questa dimora
e saresti immortale benchè voglioso di vedere
tua moglie che tu ogni giorno desideri
eppure mi vanto di non essere inferiore a lei per aspetto o figura
perché non è giusto
che le mortali gareggino con le immortali per aspetto e beltà
rispondendo le disse l'astuto odisseo
dea possente non ti adirare per questo con me lo so
bene anche io che la saggia penelope
a vederle è inferiore a te per beltà e statura
lei infatti è mortale e tu immortale e senza vecchiaia
ma anche cosi desidero e voglio ogni giorno
giungere a casa e vedere il di del ritorno
e se un dio mi fa naufragare sul mare scuro come vino
saprò sopportare perché ho un animo paziente nel petto
sventure ne ho tante patite e tante sofferte
224 tra le onde ed in guerra sia con esse anche questa
domande
a) nel riferirsi a odisseo, che peraltro non viene indicato per nome, quali sono le caratteristiche che ermes mette in luce per definire l'eroe?
b) nel dialogo fra la ninfa e odisseo quali caratteristiche della personalità si possono cogliere
c) come si può definire l'atteggiamento di calipso nei confronti di odisseo ( indica +aggettivi)
- premuroso
-indifferente
-seducente
-collaborativo
-insofferente
-sollecito
-egoista
-sprezzante
d) dividi il testo dal verso 2002 al verso 224 e assegna un titolo
e) che cosa promette la dea all'eroe, nella prima sequenza, per indurlo a restare con lei?
f) come risponde, nella seconda sequenza, odisseo a calipso affinché la ninfa non si senta umiliata dal suo rifiuto?
g) quali temi epici vengo messi in luce dal passo che hai letto?
il viaggio, l'ospitalità, l'eroismo oppure il potere di zeus , l'astuzia di odisseo la fedeltà di penelope
h) componi una breve descrizione delle personalità di odisseo e di calipso che emergono dai versi che hai letto.,
Miglior risposta
qui c'è un pezzo di parafrasi che ho appena mandato (per te è dal verso 202)
https://www.skuola.net/mitologia-epica/odissea-omero/parafrasi-calipso-ulisse.html
domani passo per il resto se riesco
https://www.skuola.net/mitologia-epica/odissea-omero/parafrasi-calipso-ulisse.html
domani passo per il resto se riesco
Miglior risposta