Parafrasi aiutatemii!!

Anthrax606
Parafrasi dei 'funerali di ettore XXIV,vv.696-775

Inizio:
E i due guidavano alla città con singhiozzi e con pianto i cavalli:le mule portavano il morto: e non se ne accorse nessuno degli uomini e delle donne ben cinte: solo Cassandra,bella come l'aurea afrodite.....

Fine:
Così piango te e me,sciagurata,afflitta in cuore: nell'ampia Troia più nessun altro verso di me è buono, è amico; tutti m'hanno in orrore

Risposte
fufi_20
Ettore fu ucciso da Achille.
Quest’ultimo aveva dato alla gente di ***** 12 giorni per celebrare i funerali dopo di che la guerra sarebbe ricominciata.
Priamo e l’araldo Ideo guidarono il carro, sul quale era posto il cadavere di Ettore, all’interno della città, ma nessuno si accorse che il corpo senza vita sul carro era quello di Ettore, solo Cassandra se ne accorse e cominciò a gridare
Così la gente si raccolse attorno al carro e Andromaca, Ecuba ed Elena arrivarono per prime sul carro per manifestare il proprio dolore.
Priamo piangendo disse ai troiani di raccogliere molta legna. Per 9 giorni i troiani raccolsero legna e all’11 giorno il cadavere di Ettore fu posto in cima alla catasta di legno e fu dato fuoco alla legna
I troiani si riunirono intorno al rogo piangendo e ricordando le imprese di Ettore. Quando anche l’ultima fiamma fu spenta i troiani raccolsero le ceneri e le misero dentro un’urna d’oro.
Così onorarono la sepoltura di Ettore.

Paperella:D
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Trovala tu

Anthrax606
Quella è la parafrasi della morte di Ettore,a me serve il funerale

Paperella:D
FUNERALI DI ETTORE:
Quando si trovarono uno di fronte all’altro, Ettore dall’elmo scintillante parlò ad Achille per primo:
“Non fuggirò più di fronte a te, Achille, come adesso così successe per ben tre volte che di fronte alle mura di *****, non riuscii a difendermi dal tuo attacco; adesso il mio animo mi sprona
a non fuggire più, qualunque sia la mia sorte. Ci rivolgiamo agli dei: perché essi saranno i migliori testimoni e conservatori degli accordi; io non intendo portarti disonore, se grazie all’aiuto di Zeus
riuscirò a toglierti la vita; quando, Achille, ti avrò rimosso le tue gloriose armi, restituirò il tuo corpo agli Achei: e anche tu farai così”. Ma Achille guardandolo minacciosamente disse: “Ettore, o tremendo, non scenderò a patti con te: come non vi è alcuna alleanza tra uomini e leoni, e tra lupi e agnelli, i quali non sono mai in accordo, ma si detestano ininterrottamente, così non potrà mai succedere che noi ci vogliamo bene; fra di noi non ci saranno patti, il primo che morirà appagherà Ares con il sangue del nemico. Ricordati che ora devi essere perfetto nell’usare l’asta e veloce nel combattere, senza commettere errori! Ormai non puoi più sfuggire al tuo destino, gli dei hanno già deciso e Atena ti ucciderà per mezzo della mia lancia: sconterai tutto il dolore che hai portato al mio popolo”. Mentre parlò Achille scagliò l’asta contro Ettore; ma egli vedendola prima riesce ad evitarla: si abbassò e l’asta lo schivò, conficcandosi nel terreno; ma Atena, senza essere vista da Ettore, la ripose nelle mani di Achille. A quel punto Ettore disse ad Achille: “La tua mira non ha avuto un esito positivo! Allora in realtà tu non sapevi quello che mi sarebbe successo, Zeus non vuole la mia morte. Eppure tu lo hai dichiarato. Eri molto abile nel parlare, ma l’hai detto perché volevi che io mi scoraggiassi. No, non fuggirò di fronte al tuo attacco, ma ti affronterò a viso aperto, se mi vorrai uccidere, lo dovrai fare mentre ti attacco, se un dio ti aiuterà. Intanto cerca di evitare questa lancia che sto per scagliarti e spero che ti entri nel corpo. Certamente se riuscissi ad ucciderti la guerra risulterebbe molto più facile per i Teucri, perché tu sei il più grande problema” Mentre parlò, bilanciò l’asta e la scagliò ma centrò lo scudo di Achille, non fallì il colpo; ma l’asta rimbalzò cadendo per terra; Ettore si innervosì, perché il suo lancio fu inutile, e preso dallo sconforto, perché non aveva più lance; chiamò il fratello Deifobo, perché gli passasse un’altra lancia: ma egli non gli era più vicino. Allora Ettore capì il suo destino interpretato dal fato e gridò: “Ahi! Adesso non ho più alcun dubbio, gli dei hanno decretato la mia morte. Pensavo di aver vicino Deifobo, ma egli è all’interno di *****, Atena mi ha imbrogliato. Il mio destino è di dover morire, tutto questo era già stato stabilito da Zeus e da suo figlio, Apollo, che adesso mi sono nemici però un tempo.



Ho trovato solo questo, sono un pò di righe in più

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