No al bullismo
come si fa una relazione sul bullismo
Miglior risposta
Ne ho cercata una, fammi sapere se va bene :)
Il bullo può essere definito come un prepotente, bellimbusto che si mette
in mostra con spavalderia. La vittima invece è presentata come una persona timida, sensibile e insicura. Ma cos’è il bullismo? È il fenomeno delle
prepotenze, delle prevaricazioni e delle violenze agite per lo più a scuola.
Il bullismo si manifesta in forma diretta che consiste in aggressioni fisiche, verbali, danni agli oggetti della vittima. Però ne esiste anche una forma indiretta cioè che colpisce la vittima nella sua sensibilità e ne comporta l’isolamento sociale. Dagli studi emerge che sono i maschi a “praticare”
il bullismo diretto mentre alle ragazze è associato quello indiretto. Dai
recenti fatti di cronaca però si può notare come le ragazze siano sempre
più aggressive: in una città del nord un gruppo di coetanee ha picchiato la
compagna di scuola perché si vestiva in maniera troppo provocante e in
quel modo i ragazzi guardavano solo lei.
È dimostrato che gli episodi di bullismo diminuiscono col crescere dell’età
però diventano più gravi: ad esempio in una scuola superiore possono succedere violenze sessuali. In Italia è stata riscontrata una presenza elevata di bullismo che si manifesta addirittura nelle scuole materne. Iniziando
già da questa età ad essere bulli, non avere rispetto per gli altri influenzerà nell’adolescenza. Ma cosa spinge ai comportamenti prepotenti? Il non
essere ascoltati, la famiglia che non è riuscita a insegnare l’educazione,
non avere una consapevolezza morale…
Con la diffusione della rete si è creata una nuova forma di bullismo, il cyberbullying che consiste nell’uso di internet o del cellulare per inviare
messaggi di minaccia alle vittime. Ciò garantisce l’anonimato del bullo che
sta tranquillo sapendo che non verrà mai scoperto. La vittima ha ancor più
paura perché non conosce l’identità del bullo e così non riesce a relazionarsi con persone nuove. Da qualche tempo l’immagine della scuola italiana
è compromessa dai filmati che circolano su Youtube: ragazzi che picchiano
diversamente abili, fanno delle avances alle insegnanti, insultano altri
compagni… questi giovani credono di recitare in un film, sono presi dal desiderio di apparire a tutti i costi ma non si rendono conto di quanto stiano
male gli altri vedendo queste cose che danno un’immagine tutt’altro che
positiva.
Concludo dicendo che se la società fosse meno egoista, non ci sarebbe
così tanto bullismo.
Fonte: Pubblica Istruzione
Il bullo può essere definito come un prepotente, bellimbusto che si mette
in mostra con spavalderia. La vittima invece è presentata come una persona timida, sensibile e insicura. Ma cos’è il bullismo? È il fenomeno delle
prepotenze, delle prevaricazioni e delle violenze agite per lo più a scuola.
Il bullismo si manifesta in forma diretta che consiste in aggressioni fisiche, verbali, danni agli oggetti della vittima. Però ne esiste anche una forma indiretta cioè che colpisce la vittima nella sua sensibilità e ne comporta l’isolamento sociale. Dagli studi emerge che sono i maschi a “praticare”
il bullismo diretto mentre alle ragazze è associato quello indiretto. Dai
recenti fatti di cronaca però si può notare come le ragazze siano sempre
più aggressive: in una città del nord un gruppo di coetanee ha picchiato la
compagna di scuola perché si vestiva in maniera troppo provocante e in
quel modo i ragazzi guardavano solo lei.
È dimostrato che gli episodi di bullismo diminuiscono col crescere dell’età
però diventano più gravi: ad esempio in una scuola superiore possono succedere violenze sessuali. In Italia è stata riscontrata una presenza elevata di bullismo che si manifesta addirittura nelle scuole materne. Iniziando
già da questa età ad essere bulli, non avere rispetto per gli altri influenzerà nell’adolescenza. Ma cosa spinge ai comportamenti prepotenti? Il non
essere ascoltati, la famiglia che non è riuscita a insegnare l’educazione,
non avere una consapevolezza morale…
Con la diffusione della rete si è creata una nuova forma di bullismo, il cyberbullying che consiste nell’uso di internet o del cellulare per inviare
messaggi di minaccia alle vittime. Ciò garantisce l’anonimato del bullo che
sta tranquillo sapendo che non verrà mai scoperto. La vittima ha ancor più
paura perché non conosce l’identità del bullo e così non riesce a relazionarsi con persone nuove. Da qualche tempo l’immagine della scuola italiana
è compromessa dai filmati che circolano su Youtube: ragazzi che picchiano
diversamente abili, fanno delle avances alle insegnanti, insultano altri
compagni… questi giovani credono di recitare in un film, sono presi dal desiderio di apparire a tutti i costi ma non si rendono conto di quanto stiano
male gli altri vedendo queste cose che danno un’immagine tutt’altro che
positiva.
Concludo dicendo che se la società fosse meno egoista, non ci sarebbe
così tanto bullismo.
Fonte: Pubblica Istruzione
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Risposte
Se sei ************! Grazie :)
Sposto nella sezione "italiano".
Antonio, per inserire la fonte basta fare copia e incolla del link ;)
Antonio, per inserire la fonte basta fare copia e incolla del link ;)