Nicolaj gogol
il modo in cui scrive gogol viene chiamato realismo magico perche?
Risposte
è un termine che può essere applicato sia alla letteratura che alle arti visive e alla pittura in particolar modo.
In letteratura distingue un filone letterario in cui gli elementi magici appaiono in un contesto altrimenti realistico. In pittura si rifà ad una visione lucidamente attonita del reale.
Il termine fu per la prima volta utilizzato dal critico tedesco Franz Roh per descrivere il realismo insolito principalmente di pittori americani come Ivan Albright, Paul Cadmus, George Tooker e altri artisti durante gli anni venti; in Italia la sua elaborazione si deve dallo scrittore Massimo Bontempelli, mentre i suoi principali esponenti in pittura sono Antonio Donghi, Felice Casorati e Cagnaccio da San Pietro. Il termine è più spesso associato con il boom letterario dell'America Latina del XX secolo, segnato dalla pubblicazione del romanzo Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez nel 1967, che viene considerato il testo seminale del realismo magico insieme ai racconti di Jorge Luis Borges ma anche quelli di Dino Buzzati. Un tono di realismo magico "ante litteram" è tipico dei racconti di E.T.A. Hoffman, in cui l'elemento soprannaturale emerge insospettato nelle pieghe della vita di tutti i giorni.
Il realismo magico può essere visto come più di uno specifico movimento storico-geografico; è un elemento di stile che può essere rilevato in una gran varietà di romanzi, poesie, (tratto da wikipedia)
In letteratura distingue un filone letterario in cui gli elementi magici appaiono in un contesto altrimenti realistico. In pittura si rifà ad una visione lucidamente attonita del reale.
Il termine fu per la prima volta utilizzato dal critico tedesco Franz Roh per descrivere il realismo insolito principalmente di pittori americani come Ivan Albright, Paul Cadmus, George Tooker e altri artisti durante gli anni venti; in Italia la sua elaborazione si deve dallo scrittore Massimo Bontempelli, mentre i suoi principali esponenti in pittura sono Antonio Donghi, Felice Casorati e Cagnaccio da San Pietro. Il termine è più spesso associato con il boom letterario dell'America Latina del XX secolo, segnato dalla pubblicazione del romanzo Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez nel 1967, che viene considerato il testo seminale del realismo magico insieme ai racconti di Jorge Luis Borges ma anche quelli di Dino Buzzati. Un tono di realismo magico "ante litteram" è tipico dei racconti di E.T.A. Hoffman, in cui l'elemento soprannaturale emerge insospettato nelle pieghe della vita di tutti i giorni.
Il realismo magico può essere visto come più di uno specifico movimento storico-geografico; è un elemento di stile che può essere rilevato in una gran varietà di romanzi, poesie, (tratto da wikipedia)