NATURALISMO FRANCESE E IL VERISMO ITALIANO

ciri91
differenza tra naturalismo francese e il verismo italiano

Risposte
carlotta sara
Il Naturalismo è un movimento letterario che nasce in Francia come applicazione diretta del pensiero positivista e si propone di descrivere la realtà psicologica e sociale con gli stessi metodi usati dalle scienze naturali. La voce narrante nel naturalismo riproduce il modo di vedere e di esprimersi dell'autore, del borghese colto, e tale voce interviene spesso con giudizi sia espliciti che impliciti. Tra il narratore e i personaggi vi è un distacco netto: il narratore allontanandosi dall'oggetto e guardandolo dall'alto, adotta il punto di vista dello scienziato.

Il Verismo è un forte movimento letterario naturalista che si afferma negli anni settanta del XIX secolo e riproduce sostanzialmente nella sua poetica quella del Naturalismo francese, ma con caratteri regionalistici derivanti da una situazione economica e sociale segnata dal ritardo dell'industrializzazione e dalla centralità della questione contadina. Nel verismo il narratore è come se fosse uno dei personaggi stessi, è al loro livello e narra i fatti con la loro mentalità. Alla fine del 1870 quando l'Italia era stata appena costituita in unità ed i problemi esistenti si erano fatti più acuti e pressanti, quando la questione sociale dei rapporti fra patronato e masse lavoratrici stava diventando pericolosa per la stabilità sociale, gli scrittori veristi italiani, prendendo le mosse dal naturalismo francese, elaborarono le loro teorie letterarie creando opere che modificarono il modo d’intendere l’arte dello scrivere.
Il modo di concepire la letteratura da parte del verismo italiano fu ben diverso da quello del Naturalismo francese.

angelica2
Il Naturalismo è un movimento letterario che nasce in Francia come applicazione diretta del pensiero positivista e si propone di descrivere la realtà psicologica e sociale con gli stessi metodi usati dalle scienze naturali. La voce narrante nel naturalismo riproduce il modo di vedere e di esprimersi dell'autore, del borghese colto, e tale voce interviene spesso con giudizi sia espliciti che impliciti. Tra il narratore e i personaggi vi è un distacco netto: il narratore allontanandosi dall'oggetto e guardandolo dall'alto, adotta il punto di vista dello scienziato.

Il Verismo è un forte movimento letterario realista che si afferma negli anni settanta del XIX secolo e riproduce sostanzialmente nella sua poetica quella del Naturalismo francese, ma con caratteri regionalistici derivanti da una situazione economica e sociale segnata dal ritardo dell'industrializzazione e dalla centralità della questione contadina. Nel verismo il narratore è come se fosse uno dei personaggi stessi, è al loro livello e narra i fatti con la loro mentalità. Alla fine del 1870 quando l'Italia era stata appena costituita in unità ed i problemi esistenti si erano fatti più acuti e pressanti, quando la questione sociale dei rapporti fra patronato e masse lavoratrici stava diventando pericolosa per la stabilità sociale, gli scrittori veristi italiani, prendendo le mosse dal naturalismo francese, elaborarono le loro teorie letterarie creando opere che modificarono il modo d’intendere l’arte dello scrivere.
Il modo di concepire la letteratura da parte del verismo italiano fu ben diverso da quello del Naturalismo francese.

caligola
Zola appartiene al movimento chiamato Naturalismo.

Verga appartiene al movimento chiamato Verismo.

Quest’ultimo si rifà al movimento francese del Naturalismo (1875).

Tra questi due movimenti vi sono alcune differenze principali:

Gli autori naturalisti preferiscono analizzare le grandi città. Al contrario degli autori veristi che preferiscono analizzare piccoli paesi e campagne. Gli autori naturalisti sono ottimisti e preferiscono analizzare la denuncia sociale, lo stato degli operai, i bambini. Hanno uno scopo attivo e propositivo. Gli autori veristi i quali, trattando degli argomenti di cui sopra, sono pessimisti e vi è sempre il dolore. Non vedono speranza alcuna di cambiare la classe sociale di appartenenza anche se questo è il periodo dell'“entrata in gioco” della borghesia e i ceti medi. Per Zola vi è un rifiuto di consolazione di tipo religioso. Di contro, vi è una visione meccanica già predefinita da leggi scritte, ma poi, con il susseguirsi degli eventi si può raggiungere la felicità. Secondo i veristi ed i naturalisti l’uomo è il prodotto di tre fattori:

1.Famiglia

2.Ambiente sociale

3.Periodo storico


Le tecniche narrative di Zola sono:

I. REALTÀ CONTEMPORANEA;

II. AMBIENTE (preciso ed attento);

III. I PERSONAGGI (che sono calati in quell’ambiente);

IV. LESSICO DELLA LINGUA PARLATA (gli ambienti sono presentati secondo la “lingua parlata”di quei luoghi);

V. IMPERSONALITÀ (come distacco scientifico dalla materia analizzata;il narratore commenta le vicende);


Le tecniche narrative di Verga sono:

I. IMPERSONALITÀ E NARRATORE POPOLARE. Pare quasi che l’autore non ci sia e che non esprima giudizio alcuno, anzi, vi è il punto di vista dei personaggi all’interno della rosa (vd La roba) . L’autore usa il linguaggio corale che da globalmente il giudizio implicito e spessissimo vi sono fenomeni di straniamento (vengono presentati normali atteggiamenti che tali non sono).

II. ARTIFICIO DELLA REGRESSIONE. Per adottare il punto di vista del popolo, rinuncia alla sua intellettualità ed assume la prospettiva (cultura, etica) popolare.

III. PRINCIPIO DELLO STRANIAMENTO. La tecnica dello straniamento consiste nell'adottare, per narrare un fatto e descrivere una persona, un punto di vista completamente estraneo all'oggetto e questo procedimento narrativo lo troviamo usato in larga misura nelle opere veriste del Verga.

IV. DISCORSO INDIRETTO LIBERO. Non vi sono segni grafici, il discorso è in 3^ persona. Manca il verbo reggente e nel linguaggio popolare vengono riferite idee proprie del personaggio.

V. LA CONCATENAZIONE. Questa può essere per identità o per convinzione. In quella per identità consiste nel porre a poca distanza parole di significato analogo, in quella per convinzione di mettere una parola e subito dopo il suo contrario.

VI. RIPETIZIONE. Rientro significativo a dettagli descrittivi che ritornato per dare un’unità organica. Queste possono essere a distanza di pagine ma anche nella frase successiva.

Il linguaggio di Verga non è colto ma non vi è neppure poco dialetto. Vi si trovano espressioni popolari, ha una sintassi del modo parlato (la parola che utilizzata più volte e con significati diversi).

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