Letteratura (61854)
confronto semplice ma chiaro foscolo e leopardi!!!!
Risposte
Ugo Foscolo e Leopardi hanno un po’ di cose in comune,tutti e due hanno avuto delle bruttissime vite piene di sofferenze.
Tutte queste sofferenze sono state provocate dalla perdita del padre e del fratello; dal tradimento di Napoleone, dalle continue fughe da francesi e austriaci all’estero, e dal non poter tornare nel suo paese per piangere sulla tomba del suo amato fratello per Ugo Foscolo.
Mentre per Leopardi la sofferenza e dovuta molto alle sue condizioni fisiche,che erano pessime;poi dai vari rifiuti di donne dell’alta società dall’ora;Leopardi fino a quel momento aveva più o meno accettato la sua vita,però da quando la sua più grande amata morì per tubercolosi lui entrò nel pessimismo cosmico.
Leopardi e Foscolo usavano due stili molto diversi,uno era un classicista e l’altro un romantico.
Però quando a Foscolo è morto suo fratello si può dire che a scritto un sonetto seguendo leggermente lo stile del pessimismo cosmico. Il pessimismo cosmico(che entrambi hanno leggermente in comune)dava alla natura la colpa di tutto il male presente sulla terra, diceva che la natura appena nasci t’immette nell’anima un desiderio irrefrenabile,però non ti da i mezzi per soddisfarlo,facendoti così lavorare e faticare inutilmente.
Leopardi una volta entrato non riesce più a uscire da questo pessimismo e allora capisce o crede che secondo lui l’unico modo per superare questo tristissimo momento e lasciar passare tutto,secondo Leopardi per superare il pessimismo cosmico ci si deve ridurre ad uno stato di calma;in parole povere secondo Leopardi bisogna altamente disinteressarsi a tutto ciò che succede nel mondo,bisogna far finta che tutti quei maledetti avvenimenti giornalieri siano niente in confronto ai propri problemi;insomma bisogna pensare solo a se stessi e si deve dimenticare che esistono altre persone sulla faccia della terra.
Un altro momento in cui Foscolo a sofferto molto è stato quando si trovava all’estero e non poteva tornare al suo paese di origine perché ricercato da francesi e austriaci per tradimento.
Lui non poteva tornare a consolare sua madre e non poteva neanche tornare a piangere sulla tomba del fratello.
Io credo che a Foscolo più del fratello importasse della madre perché ormai lei era vecchia e doveva vivere da sola senza più nessuno che le desse una mano. Per di più lei soffriva anche perché sapeva di avere un figlio da qualche parte del mondo chissà dove che doveva scappare per salvarsi la vita.
Io sia a Foscolo che a Leopardi chiederei alcune cose:
A focoso chiederei:
-Perché hai fatto si che il tuo alter ego dovesse suicidarsi in preda ai rimorsi?-
E credo che mi risponderebbe così.
-Perche anche Jacopo Ortis non ha avuto una bella vita, ha dovuto lasciare la donna che amava, ha investito un povero contadino a cavallo ecc…
Credo che a chiunque succedano queste cose, un’enorme voglia di suicidarsi venga per istinto. Anche perché la propria coscienza arriva ad un certo punto che non ce la fa più. E quindi farlo suicidare e stato un modo per perdonarlo di tutti i suoi sbagli.-
Mentre a Leopardi chiederei :
-Perché quando ti sei reso conto che stare fermo con la schiena chinata per leggere ti faceva male non hai né smesso né hai cercato un modo alternativo che non ti facesse tutto quel male?-
Però a questa domanda non so proprio darmi una risposta,quello che a continuato a fare Leopardi io lo trovo un grande atto masochistico;l’unica spiegazione plausibile e che lui non si sia accorto di niente finché non gli è mancata la vista. Anche se e molto strano.
fonte:http://compiti.forumcommunity.net/?t=10961056
Tutte queste sofferenze sono state provocate dalla perdita del padre e del fratello; dal tradimento di Napoleone, dalle continue fughe da francesi e austriaci all’estero, e dal non poter tornare nel suo paese per piangere sulla tomba del suo amato fratello per Ugo Foscolo.
Mentre per Leopardi la sofferenza e dovuta molto alle sue condizioni fisiche,che erano pessime;poi dai vari rifiuti di donne dell’alta società dall’ora;Leopardi fino a quel momento aveva più o meno accettato la sua vita,però da quando la sua più grande amata morì per tubercolosi lui entrò nel pessimismo cosmico.
Leopardi e Foscolo usavano due stili molto diversi,uno era un classicista e l’altro un romantico.
Però quando a Foscolo è morto suo fratello si può dire che a scritto un sonetto seguendo leggermente lo stile del pessimismo cosmico. Il pessimismo cosmico(che entrambi hanno leggermente in comune)dava alla natura la colpa di tutto il male presente sulla terra, diceva che la natura appena nasci t’immette nell’anima un desiderio irrefrenabile,però non ti da i mezzi per soddisfarlo,facendoti così lavorare e faticare inutilmente.
Leopardi una volta entrato non riesce più a uscire da questo pessimismo e allora capisce o crede che secondo lui l’unico modo per superare questo tristissimo momento e lasciar passare tutto,secondo Leopardi per superare il pessimismo cosmico ci si deve ridurre ad uno stato di calma;in parole povere secondo Leopardi bisogna altamente disinteressarsi a tutto ciò che succede nel mondo,bisogna far finta che tutti quei maledetti avvenimenti giornalieri siano niente in confronto ai propri problemi;insomma bisogna pensare solo a se stessi e si deve dimenticare che esistono altre persone sulla faccia della terra.
Un altro momento in cui Foscolo a sofferto molto è stato quando si trovava all’estero e non poteva tornare al suo paese di origine perché ricercato da francesi e austriaci per tradimento.
Lui non poteva tornare a consolare sua madre e non poteva neanche tornare a piangere sulla tomba del fratello.
Io credo che a Foscolo più del fratello importasse della madre perché ormai lei era vecchia e doveva vivere da sola senza più nessuno che le desse una mano. Per di più lei soffriva anche perché sapeva di avere un figlio da qualche parte del mondo chissà dove che doveva scappare per salvarsi la vita.
Io sia a Foscolo che a Leopardi chiederei alcune cose:
A focoso chiederei:
-Perché hai fatto si che il tuo alter ego dovesse suicidarsi in preda ai rimorsi?-
E credo che mi risponderebbe così.
-Perche anche Jacopo Ortis non ha avuto una bella vita, ha dovuto lasciare la donna che amava, ha investito un povero contadino a cavallo ecc…
Credo che a chiunque succedano queste cose, un’enorme voglia di suicidarsi venga per istinto. Anche perché la propria coscienza arriva ad un certo punto che non ce la fa più. E quindi farlo suicidare e stato un modo per perdonarlo di tutti i suoi sbagli.-
Mentre a Leopardi chiederei :
-Perché quando ti sei reso conto che stare fermo con la schiena chinata per leggere ti faceva male non hai né smesso né hai cercato un modo alternativo che non ti facesse tutto quel male?-
Però a questa domanda non so proprio darmi una risposta,quello che a continuato a fare Leopardi io lo trovo un grande atto masochistico;l’unica spiegazione plausibile e che lui non si sia accorto di niente finché non gli è mancata la vista. Anche se e molto strano.
fonte:http://compiti.forumcommunity.net/?t=10961056