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riassunto molto breve!!!!!della VITA di FRANCESCO PETRARCA e GIOVANNI BOCCACCIO :D:D:D:D:D
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Biografia
Francesco nasce ad Arezzo nel 1304 da una famiglia fiorentina di condizione borghese. Il padre era un notaio e, durante l’affermazione dei guelfi Neri a Firenze, venne esiliato come Dante. Nel 1312, Petrarca insieme alla sua famiglia si trasferisce ad Avignone, città che all’epoca era la sede del papato. Qui, intraprese gli studi giuridici, ma non era interessato al diritto, in quanto scopre di avere una particolare tendenza letteraria e in questo periodo inizia a scrivere i primi versi. A 16 anni con il fratello Gherardo si reca a Bologna, città che all’epoca costituiva un centro culturale famosissimo. A questo punto intraprende una vita lussuriosa e frivola, ma si dedicò pure allo studio degli scrittori classici: i suoi modelli erano Virgilio e Cicerone, ma considerava importante l’opera “Le Confessioni” di Sant’Agostino (IV sec. d.C.). Pertanto da un lato coltiva la passione per la letteratura; dall’altro alimenta la spiritualità cristiana. All’inizio si esprimeva in latino, poi fece ricorso alla lingua volgare, imitando così gli stilnovisti. Un’esperienza fondamentale nella sua vita fu l’innamoramento di una donna, Laura, già il nome si ricollega all’alloro, simbolo dell’incoronazione poetica e quindi alla gloria poetica cui Petrarca aspira.
La vita del poeta non era occupata solo dai rapporti mondani, dagli studi, dall’amore e dalla poesia: egli voleva una vita parecchio agiata. Per questo si affidò alla carriera ecclesiastica, prendendo gli ordini minori, in modo che si garantiva una buona protezione economica. Egli, era caratterizzato anche dalla curiosità di conoscere che lo spingeva a viaggiare. Ogni viaggio aveva lo scopo di schiarirgli le idee e così sente il bisogno di rompere con la vita mondana, facendo prevalere il bisogno di dedicarsi alla ricerca di se stesso.
Nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 1374, Francesco Petrarca muore a causa di una crisi violenta dovuta a forti attacchi di febbre.
Tratto da skuola.net/appunti/italiano/vita pertrarca
https://www.skuola.net/ricerca/vita+petrarca
Boccaccio pare sia nato a Firenze o a Certaldo, in un vicino borgo nel 1313.
Figlio naturale di un certo Boccaccino di Chelino, famosissimo mercante e personaggio illustre, dal quale prende cognome.
Riconobbe e fece studiare figlio. Lo portò a Napoli quando egli fu chiamato alla banca dei Bardi a Napoli.
Inizia un periodo napoletano per Boccaccio. Un periodo felice, indirizzato agli studi economici ma come al solito prevalse sua vocazione per la letteratura. I sui primi testi sono fortemente influenzati da questo periodo napoletano.
A Napoli vi era un'aristocrazia molto attenta e Boccaccio grazie all'importante ruolo del padre potè frequentare la corte napoletana, frequentò la borghesia avendo a che fare con molte persone soprattutto della borghesia bancaria e Boccaccio si porterà dietro questo indirizzo borghese con cui egli è cresciuto e ha studiato.
Entrò in contatto con autori classici, amava molto latino e amava i classici del suo tempo tra cui Dante e Petrarca e tra i due ci fu un grande scambio di lettere fino alla fine della vita.
Scrisse un commento alle opere di Dante, soprattutto la divina commedia.Fu gande ammiratore delle sue opere.
Dopo la crisi del '300 le banche fallirono tra cui la banca dei Bardi dove lavorava il padre e fu costretto insieme al padre a tornare a Firenze.
Rispetto alla sua bella vita di Napoli. Firenze gli parve cupa, noiosa, piena di mercanti.
Tuttavia si adattò ai nuovi ambienti, pur rimpiangendo gli anni napoletani si integrò abbastanza a Firenze.
Fu accusato di aver partecipato a una congiura, dopo un accusa nel 1362 si ritirò a Certaldo dove poi alla fine morì nel 1365 dove fu riabilitato nel potere politico.
Nel 1360 ricevette voti di chierico, dovuto anche alle lettere con Petrarca.
Boccaccio per guadagnare qualcosa al ritorno a Firenze andava in giro anche per le corti.
Oltre a un certo travaglio interiore poteva usufruire dei privilegi di cui usufruivano i chierici, quindi gli faceva anche comodo. Muore il 21 dicembre 1375 a Certaldo.
Tratto da skuola.net/appunti/italiano/boccaccio
https://www.skuola.net/ricerca/vita+boccaccio
Francesco nasce ad Arezzo nel 1304 da una famiglia fiorentina di condizione borghese. Il padre era un notaio e, durante l’affermazione dei guelfi Neri a Firenze, venne esiliato come Dante. Nel 1312, Petrarca insieme alla sua famiglia si trasferisce ad Avignone, città che all’epoca era la sede del papato. Qui, intraprese gli studi giuridici, ma non era interessato al diritto, in quanto scopre di avere una particolare tendenza letteraria e in questo periodo inizia a scrivere i primi versi. A 16 anni con il fratello Gherardo si reca a Bologna, città che all’epoca costituiva un centro culturale famosissimo. A questo punto intraprende una vita lussuriosa e frivola, ma si dedicò pure allo studio degli scrittori classici: i suoi modelli erano Virgilio e Cicerone, ma considerava importante l’opera “Le Confessioni” di Sant’Agostino (IV sec. d.C.). Pertanto da un lato coltiva la passione per la letteratura; dall’altro alimenta la spiritualità cristiana. All’inizio si esprimeva in latino, poi fece ricorso alla lingua volgare, imitando così gli stilnovisti. Un’esperienza fondamentale nella sua vita fu l’innamoramento di una donna, Laura, già il nome si ricollega all’alloro, simbolo dell’incoronazione poetica e quindi alla gloria poetica cui Petrarca aspira.
La vita del poeta non era occupata solo dai rapporti mondani, dagli studi, dall’amore e dalla poesia: egli voleva una vita parecchio agiata. Per questo si affidò alla carriera ecclesiastica, prendendo gli ordini minori, in modo che si garantiva una buona protezione economica. Egli, era caratterizzato anche dalla curiosità di conoscere che lo spingeva a viaggiare. Ogni viaggio aveva lo scopo di schiarirgli le idee e così sente il bisogno di rompere con la vita mondana, facendo prevalere il bisogno di dedicarsi alla ricerca di se stesso.
Nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 1374, Francesco Petrarca muore a causa di una crisi violenta dovuta a forti attacchi di febbre.
Tratto da skuola.net/appunti/italiano/vita pertrarca
https://www.skuola.net/ricerca/vita+petrarca
Boccaccio pare sia nato a Firenze o a Certaldo, in un vicino borgo nel 1313.
Figlio naturale di un certo Boccaccino di Chelino, famosissimo mercante e personaggio illustre, dal quale prende cognome.
Riconobbe e fece studiare figlio. Lo portò a Napoli quando egli fu chiamato alla banca dei Bardi a Napoli.
Inizia un periodo napoletano per Boccaccio. Un periodo felice, indirizzato agli studi economici ma come al solito prevalse sua vocazione per la letteratura. I sui primi testi sono fortemente influenzati da questo periodo napoletano.
A Napoli vi era un'aristocrazia molto attenta e Boccaccio grazie all'importante ruolo del padre potè frequentare la corte napoletana, frequentò la borghesia avendo a che fare con molte persone soprattutto della borghesia bancaria e Boccaccio si porterà dietro questo indirizzo borghese con cui egli è cresciuto e ha studiato.
Entrò in contatto con autori classici, amava molto latino e amava i classici del suo tempo tra cui Dante e Petrarca e tra i due ci fu un grande scambio di lettere fino alla fine della vita.
Scrisse un commento alle opere di Dante, soprattutto la divina commedia.Fu gande ammiratore delle sue opere.
Dopo la crisi del '300 le banche fallirono tra cui la banca dei Bardi dove lavorava il padre e fu costretto insieme al padre a tornare a Firenze.
Rispetto alla sua bella vita di Napoli. Firenze gli parve cupa, noiosa, piena di mercanti.
Tuttavia si adattò ai nuovi ambienti, pur rimpiangendo gli anni napoletani si integrò abbastanza a Firenze.
Fu accusato di aver partecipato a una congiura, dopo un accusa nel 1362 si ritirò a Certaldo dove poi alla fine morì nel 1365 dove fu riabilitato nel potere politico.
Nel 1360 ricevette voti di chierico, dovuto anche alle lettere con Petrarca.
Boccaccio per guadagnare qualcosa al ritorno a Firenze andava in giro anche per le corti.
Oltre a un certo travaglio interiore poteva usufruire dei privilegi di cui usufruivano i chierici, quindi gli faceva anche comodo. Muore il 21 dicembre 1375 a Certaldo.
Tratto da skuola.net/appunti/italiano/boccaccio
https://www.skuola.net/ricerca/vita+boccaccio
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